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Router, modem, ADSL, connessione, connettività

Le ADSL italiane passano a 7 megabit

23/10/2007
- A cura di
Zane.
Archivio - Si mormora di un nuovo salto di qualità per la connessione a banda larga del bel paese: nei prossimi mesi tutte le linee raggiungeranno i 7 Mbit per secondo.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Gli affamati di banda larga avranno presto una interessante sorpresa. Stando ad alcune indiscrezioni raccolte in rete, Telecom Italia starebbe per effettuare un sostanzioso upgrade gratuito a tutte le linee ADSL italiane, sia per i nuovi clienti che per gli abbonamenti già on-line. Internet Connection Tool.png

Nell'arco temporale tra fine ottobre e fine novembre, tutte le connessioni "base" verranno potenziate fino a raggiungere l'interessante limite massimo di 7 megabit per secondo in download e 384 kilobit per secondo in upload.

L'upgrade non richiederà ancora il passaggio ad ADSL2, ma ci porta comunque ad un passo di distanza da 8 megabit per secondo, il tetto massimo della tecnologia ADSL di prima generazione.

Non è la prima volta che Telecom Italia regala un upgrade di banda: si ricorderà sicuramente l'incremento da 256 Kbps a 640 Kbps del 2003 oppure il successivo potenziamento che ha portato a 1,2 Mbps, o ancora l'upgrade di tutte le connessioni a 2 Mbps e, in molti casi, agli attuali 4 Mbps.

L'opinione

In tutte le precedenti occasioni in cui sono stati proposti incrementi di banda gratuit si sono verificati problemi di svariata natura, che spaziavano da accessi sensibilmente più lenti (soprattutto nelle ore di punta) alla paralisi completa della connettività. Problemi imputabili ad un inadeguato potenziamento della infrastruttura di rete a monte. Che il Provider Nazionale abbia imparato la lezione, o dovremo prepararci al peggio anche stavolta?

E non sarebbe stato forse meglio investire risorse per incrementare la diffusione della banda larga anche nei numerosissimi paesi non ancora raggiunti dalla tecnologia, piuttosto che migliorare ulteriormente un sistema di per sé già più che dignitoso?

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