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Arriva la mazzata sulle ADSL senza fonia

06/03/2006
- A cura di
Zane.
Archivio - Gli operatori sono costretti a correggere le tariffe per adeguarsi alla decisione dell'authority. Azzerato ogni possibile risparmio, ha ancora senso preferire una linea solo-dati?

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Butta davvero male per quanti avevano sperato di potersi liberare della linea telefonica tradizionale (e con essa del pesante canone bimensile!) pur conservando la preziosa connettività ADSL. Connected_PC_laptop_LCD_world.png

I principali provider nazionali hanno iniziato nelle scorse settimane l'adeguamento dei propri listini alla decisione AGCOM di accogliere le richieste avanzate da Telecom Italia, che aveva reclamato mesi addietro un canone mensile anche sulle linee solo dati.

Con una mossa davvero inspiegabile l'Autorità per Garanzia nelle Comunicazioni ha deliberato infatti che i provider che offrono connettività ADSL sprovvista di fonia debbano comunque versare un obolo mensile a Telecom Italia.

Fra i principali provider italiani che offrono linee ADSL senza telefono, abbiamo avuto modo di parlare con Aruba.it ed NGI.

La prima ha dato comunicazione a tutti i propri utenti circa due settimane fa che al rinnovo del contratto sarà applicata una maggiorazione mensile di 11 euro per i privati e 22 euro per le aziende, oltre al canone relativo al traffico ADSL. L'obolo aggiuntivo entrerà in vigore solo dopo la scadenza dell'attuale contratto.

Propositi più protezionistici invece da NGI: nonostante non abbia ancora preso una decisione definitiva al riguardo, il provider ci ha comunicato la volontà di annegare il costo del canone aggiuntivo per linee solo dati negli attuali prezzi di listino, e non prevede quindi rialzi alle tariffe per l'utenza finale.

Fine certa per un nuovo mercato

Imporre ai provider una tariffa mensile per le linee solo dati (anche se ancora non quantificata di preciso dall'Authority) significa di fatto uccidere il vantaggio di rinunciare alla fonia pur mantenendo l'ADSL.

Se infatti venisse quantificato in circa 11 euro mensili come anticipato da Aruba.it, questo porterebbe le ADSL senza voce a costare esattamente come le linee tradizionali.

Si pensi solo che il canone Telecom Italia per una linea voce è di 14,57 euro al mese, ai quali vanno sommati (mediamente) 26 euro per la connettività ADSL, per un totale di 40€ /mese circa.

L'ADSL solo dati costa leggermente di più (30 euro in media), che, sommati agli eventuali 11 euro di canone mensile, diverrebbero esattamente 40€ /mese.

Insomma, si pagherebbe uguale, con la differenza che sulla seconda linea non sarebbe possibile fare chiamate vocali tradizionali.

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