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![]() Sarà un segno del mondo che cambia ma pagare per informarsi in rete non sembra più un tabù. Dall'indagine emerge che gli uomini sono più propensi delle donne e i giovani più degli anziani. Certo, la geografia delle intenzioni è estremamente variegata. A guidare la truppa ancora gli Stati Uniti, riferimento per l'informazione online. Il New York Times ha fatto scuola. Dal 2011 ha ristretto la lettura gratuita agli articoli pubblicati nel sito. Oggi sono solo 10 al mese. D'altro canto sono cresciuti gli introiti derivanti dai contenuti premium soprattutto nei paesi di lingua inglese. I modelli di business che prevedono l'offerta di contenuti solo a pagamento hanno registrato un calo di traffico; quelli ibridi conoscono invece maggiore gradimento. In Europa è la Francia il paese dove è aumentata di più la propensione a comprare le notizie. In Danimarca invece l'attitudine all'acquisto è in calo. Su un campione di 11.000 intervistati in 9 paesi il 10% ha affermato di pagare per l'informazione online. Segnala ad un amico |
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