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Il marketing ora si fa con eBay

07/10/2005
- A cura di
Archivio - Mettere all'asta oggetti promozionali sul famoso portale di e-commerce e sfruttarne il ritorno di immagine è l'ultima frontiera nella promozione per i prodotti più disparati..

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Dopo le console paranormali, ora tocca alla pubblicità indiretta: il colosso delle compravendite on-line non cessa di far parlare di se.

È infatti una delle tendenze del momento nella ricerca forsennata di nuove vie per la promozione commerciale sfruttando l'onnipresenza della rete come media "totale": usare le aste di eBay per far parlare di se, del proprio marchio e dei propri prodotti.

eBay.gifGià l'anno scorso la 20th Century Fox aveva messo in vendita sul famoso portale di aste on-line oggetti di merchandising per pubblicizzare I, Robot, il film di sci-fi d'azione tratto da uno scritto Isaac Asimov. Al di là del risultato delle singole vendite (una giacca di pelle autografata da Will Smith è stata venduta per la stratosferica cifra di 4.600 dollari americani), la cosa ha permesso di far parlare del film ancor prima della sua uscita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.

Questa primavera era poi stata la Coca-Cola a sfruttare il nuovo veicolo di promozione, proponendo aste di bottiglie e gioielli ispirati alla nuova Coca-Cola Zero, prodotti ideati dal designer Chris Aire. L'azienda, anche in questo caso, ha sfruttato la cosa per ingenerare curiosità nel pubblico per la nuova incarnazione del brand più famoso di tutti i tempi.

Ultimo caso in ordine di tempo è quello della catana di fast-food americana Wendy, che ha ben pensato di sfruttare la sovraesposizione televisiva del pupazzetto protagonista degli spot pubblicitari del marchio. Risultati totalizzati: 13.000 visite all'asta del pupazzo e 52 utenti che vi hanno partecipato. Prezzo di vendita finale: 1.700 dollari, che l'azienda ha deciso di devolvere tutti in beneficenza. Sufficientemente ripagata, evidentemente, dalla pubblicità assolutamente gratuita ricavata dall'iniziativa.

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