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Attacchi Phishing continuano a crescere

08/04/2005
- A cura di
Archivio - In aumento le e-mail fasulle di richiesta di informazioni personali..

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attacchi (1) , phishing (1) .

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Secondo il recente rapporto dell'Anti-Phishing Working Group, il fenomeno delle e-mail fraudolente che richiedono il collegamento a server camuffati per famosi siti d'asta o servizi di intermediazione finanziaria sono in costante, pericolosa ascesa.

La APWG è un'associazione focalizzata alla ricerca e alla lotta senza quartiere agli attacchi condotti in rete dai ladri di identità e di carte di credito, sponsorizzata, tra gli altri, da Visa, Mastercard, Microsoft, Adobe, Symantec, Kaspersky Lab, McAfee e tanti altri nomi di grosso calibro dell'informatica.

Nel rapporto relativo al mese di Febbraio 2005, i messaggi di phishing rilevati sono stati 13.141, con un aumento del 2% rispetto al mese precedente.In breve, ecco i dati più interessanti contenuti nel rapporto:

  • Siti di phishing attivi registrati: 2625
  • Tasso di crescita medio mensile di siti di phishing da Luglio 2004 a Febbraio 2005: 28%
  • Numero di marchi contraffatti con azioni di phishing: 64
  • Numero di compagnie bersaglio dell'80% degli attacchi di phishing a Febbraio: 6
  • Paese in cui sono presenti la maggiore parte dei siti di phishing: Stati Uniti
  • Tempo medio di sopravvivenza online di siti di phishing: 5,7 giorni
  • Tempo più lungo di sopravvivenza online di un sito di phishing: 30 giorni

Inoltre, cosa ancor più preoccupante, man mano che aumenta la consapevolezza intorno al problema del phishing i cracker spostano i loro interessi verso nuove forme di attacchi e di contraffazioni fraudolente, come ad esempio il Pharming, ovvero l'utilizzo di un codice maligno che fa leva sulle vulnerabilità dei DNS, indirizzando i navigatori a un sito fraudolento malgrado loro abbiano digitato l'URL corretto nel loro browser.

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