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Rivendiamo gli MP3 usati privi di DRM

16/12/2008
- A cura di
Audio Video Multimedia - Stanchi di quel MP3 che ormai avete ascoltato troppe volte? Sarebbe bello poterlo rivendere e guadagnarci qualche euro! Grazie a Bopaboo.com sarà possibile farlo. Forse.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Un nuovo servizio, attualmente in fase beta e solo per gli utenti americani, viene offerto dal sito bopaboo.com. Il portale consente agli utenti registrati di rivendere gli MP3 regolarmente acquistati in passato, a patto che siano privi della protezione DRM.

Ogni utente può creare un proprio negozio online dove caricare i propri brani. Le tracce rimarranno disponibili sino al momento della vendita e del conseguente trasferimento al compratore. Al sito andrà una percentuale sulla transazione effettuata.

Bapo1.jpgMa sorgono già molti interrogativi che potrebbero affossare l'iniziativa ancora prima che decolli completamente.

La legge consente di poter rivendere un CD o un DVD privandosi del supporto fisico, ma non è chiaro se si possa applicare anche alle musiche digitali acquistate online.

In secondo luogo: come si potrebbe verificare che una persona elimini effettivamente il brano dal proprio computer dopo averlo venduto e non ne mantenga una copia, magari per poi rivenderlo sotto un altro nome? secondo il fondatore del sito, Alex Meshkin, sono state prese tutte le precauzioni contro questa possibilità. Ma saranno efficaci?

Altro problema riguarda la provenienza stessa del brano: come controllare l'eventuale commercializzazione di canzoni provenienti dal mondo del P2P, oppure rippati da un CD prestato da un amico?

Alex Meshkin, che era già stato coinvolto in passato in alcuni movimenti "sospetti" durante una sua sponsorizzazione ad una squadra di corse Nascar, sostiene di aver già parlato con le grandi major americane per risolvere tutti i problemi legali (e non) che si possono presentare.

Insomma parecchi interrogativi, anche se l'idea, una volta risolti i problemi legali, sarebbe indubbiamente interessante e potrebbe costituire un futuro mercato o un alternativa al mondo del file sharing per la ricerca di vecchi brani ormai introvabili.

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