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![]() Com'è oramai consuetudine da alcuni anni, gli istituti per le ricerche di mercato nel settore hi-tech IDC e Gartner hanno in questi giorni pubblicato i rispettivi studi sull'andamento complessivo delle vendite di personal computer - desktop, portatili e quant'altro - durante il 2007. Pur con le differenze esistenti tra le rivelazioni delle due società, entrambe valutano come fortemente positivo l'andamento complessivo del mercato. Nel 2007 il volume degli affari è cresciuto in maniera sostenuta, affermano in coro IDC e Gartner, con una percentuale del 14% (IDC) o del 13% (Gartner) rispetto al 2006 e un totale di PC messi in vendita di 269 milioni (IDC) o 271 milioni (Gartner). Va bene per tutti produttori di sistemi brandizzati, e in particolare per Acer e Dell: quest'ultimo vede finalmente cambiare il segno dei propri affari, e dopo un 2006 difficile - in cui ha perso la leadership del settore - consegna tra il 2,3% (IDC) e l'1,7% (Gartner) di PC in più. Acer, dal canto suo, avrebbe sperimentato una crescita poco meno che clamorosa, e secondo Gartner nel mercato statunitense ha consegnato il 171% in più di macchine ai reseller. Il produttore asiatico è stato sicuramente aiutato dall'acquisizione - formalizzata nell'agosto scorso - di Gateway, società americana che nei tempi d'oro era indicata costantemente nella lista delle 500 più grandi aziende del mondo e il cui acquisto è costato ad Acer ben 710 milioni di dollari. Secondo i numeri di IDC crescono a livello mondiale HP, che si conferma come il maggior produttore di PC al mondo con un aumento del volume di affari del 30%, Acer del 56%, Lenovo del 22% e Toshiba del 18%. Numeri assolutamente positivi anche per Gartner, sebbene con stime che risultano più conservative di quelle di IDC: HP, Acer e Lenovo crescono del 23-22% e Toshiba del 16%. Apple, inoltre, conferma il suo momento d'oro consegnando negli USA dal 31% (IDC) al 28% (Gartner) di macchine in più. A trainare il business dei PC sono stati soprattutto gli utenti casalinghi e le PMI, con le realtà aziendali più grandi rimaste alla finestra con un approccio conservativo all'upgrade del parco macchine. E se nel complesso il 2007 è stato un anno ricco di soddisfazioni per i produttori, gli istituti di statistica avvertono su una possibile, drastica frenata degli affari nel 2008, con la prevista frenata dell'economia americana - evento di cui le borse già cominciano a presagire le prime avvisaglie - a gettare ombre infauste sulle previsioni di mercato. Segnala ad un amico |
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