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La corporazione delle major cinematografiche non gradisce le DRM

07/01/2008
- A cura di
Archivio - Causare grattacapi agli utenti è un bene, non lo è altrettanto se ad avere problemi con la visione sono gli stessi membri dell'elite dell'industria a cui tutto è concesso. Ne fa le spese un lettore custom sviluppato per impedire la distribuzione non autorizzata delle prime visioni.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Hollywood è bugiarda e piagnucolosa? Assolutamente si, se si considerano le ultime cifre disponibili in via confidenziale ai mega-manager del cinema, che mettono in evidenza una crescita complessiva del settore a discapito della continua propaganda esercitata contro la condivisione di contenuti sulle reti di file sharing. La notizia del giorno è che Hollywood, oltre a essere bugiarda è anche piuttosto ipocrita, non giudicando accettabili quelle misure di restrizione tecnologica che invece considera giuste e degne se a subirle sono i consumatori.

È questa la chiave di lettura più diretta del declino commerciale del lettore SV-300, dispositivo custom sviluppato da Cinea (sussidiaria di Dolby Laboratories) e pensato per combattere il "leak" degli screener, distribuito a decine di migliaia di votanti che partecipano alle selezioni per gli Oscar sin dal 2004.

Gli speciali DVD che Hollywood fornisce ai membri della giuria vengono "pretrattati" da Cinea in modo da poter funzionare solo su un particolare lettore SV-300, rendendo la fruizione personalizzata per ogni singolo votante e la copia dei contenuti teoricamente impossibile.

SV-300 integra insomma una tecnologia DRM a prova di pirati infiltrati tra gli studios - conosciuta come S-View - che risulta particolarmente importante in questo periodo se si considera che proprio a dicembre gli screener dei blockbuster cinematografici - anteprime diffuse prima ancora dell'uscita dei film nelle sale - fanno la loro comparsa sulle maggiori reti di P2P. Piuttosto significativamente però, Cinea appare ora in procinto di interrompere la distribuzione dello speciale lettore ai membri dell'Academy Award per ragioni che appaiono tutto fuorché chiare.

SV-300.jpg

Un portavoce della società, rivela il solitamente ben informato Hollywood Reporter, sostiene che mere questioni di budget hanno convinto Cinea a chiudere con S-View e SV-300, assicurando nel contempo che la decisione non comporterà la loro fuoriuscita dal mercato delle misure anticopia. Il focus verrà ora spostato su Running Marks, tecnologia di watermarking grazie alla quale poter individuare facilmente il responsabile di una eventuale distribuzione anzitempo della pellicola.

Altre fonti contattate da Hollywood Reporter parlano tuttavia di una situazione ben diversa. SV-300, dicono gli informatori, non ha mai sfondato né tra gli studios né tra i membri dell'Academy, che hanno sempre lamentato problemi nell'utilizzo del lettore come l'impossibilità di portarselo dietro nei luoghi di vacanza durante i periodi festivi. Ed è un player Cinea il responsabile dell'esclusione di Munich di Steven Spielberg dal premio inglese BAFTA, avvenuta agli inizi del 2006 (rif. L'ultimo film di Spielberg bloccato dalle DRM).

Le invalidanti, inutili DRM non piacciono insomma agli addetti all'industria cinematografica, che è ben contenta di interrompere il supporto alle suddette se esse sono causa di frizione e problemi per quei carrozzoni promozionali usati nel settore di cui l'Oscar è il principale rappresentante.

Il tutto tende naturalmente a passare sotto silenzio, mentre procede spedita l'azione di lotta - concreta o propagandistica che sia - contro i presunti danni provocati dal P2P. Di certo rimane l'ipocrisia delle major, che appare lampante grazie a episodi del genere e per nulla una buona pubblicità per quanti mentono sapendo di mentire, professando la volontà di infilare protezioni in ogni singolo download, file e dischetto da 12 cm in via di distribuzione sul mercato.

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