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PSP, non si ferma la fucina dei firmware modificati

29/12/2007
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Archivio - Il team dietro i recenti exploit della scena PSP conferma di essere al lavoro per la realizzazione di un nuovo custom firmware, in seguito all'uscita del recente upgrade del software della console pubblicato da Sony. Che dimostra di possedere una caratteristica in più rispetto a quanto paventato finora.

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Sembrava dovesse morire quanto prima, e invece la "scena" del coding underground dedicato PlayStation Portable del gigante nipponico si rivela più viva che mai. A confermare tale vitalità è un messaggio postato da Mathieulh, membro di quel Team M33 responsabile della realizzazione del primo firmware custom in grado di funzionare sulla Slim & Lite, che annuncia di essere al lavoro - assieme agli altri membri del Team M33 - sul fw 3.80M33.

Appare dunque scontato che, ben presto, i geniali hacker PSP libereranno tutte le nuove, interessanti funzionalità dell'ultimo firmware rilasciato da Sony dalle gabbie tecnologiche volute dalla corporation, offrendo nel contempo quelle caratteristiche tipiche di un custom firmware come la possibilità di espandere le capacità del sistema grazie ai plug-in e il caricamento diretto delle ISO dei dischi UMD dall'interfaccia principale della console.

L'uscita pubblica di Mathieulh contiene ad ogni modo una triplice sorpresa. Non solo essa conferma che il gioco del gatto col topo tra Sony e i coder col pallino del reverse engineering non si è certo esaurito con l'uscita PSP-2000, ma dimostra anche - seppur implicitamente - che il paventato ritiro di Dark_AleX dalla scena, che avrebbe così perso il suo protagonista principale e l'inventore dei custom firmware per la console, non era altro che l'ennesima burla dell'hacker spagnolo.

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Come da lui stesso rivelato, il Team M33 non è altro che una estensione del progetto originale dei firmware "Open Edition" - che chi scrive ancora porta installati sulla sua console - e venire a conoscenza del fatto che il suddetto Team sia ancora in attività non può che portare a una sola conclusione. E cioè che Dark_AleX non ha affatto perso interesse nella demolizione e riscrittura del codice di Sony, così come nel gusto per le uscite ad effetto in grado di spiazzare gli appassionati con annunci di abbandoni e "punizioni" per il comportamento poco leale da parte di taluni colleghi animati da smanie di protagonismo (rif. Pandora's Battery, l'hack definitivo della scena PSP).

Buon'ultima, la terza ghiotta notizia contenuta nel post di Mathieulh riguarda la console stessa, e l'eventualità di una terza revisione hardware dopo le prime due già rilasciare: "Durante i lavori sul futuro firmware 3.80M33 - scrive Mathieulh sui forum di LAN.ST - abbiamo scovato una stringa davvero interessante nel playload dell'IPL:'/kd/pspbtcnf_03g.bin'". Tale stringa, spiega Mathieulh, fa il paio con il codice pspbtcnf_02g individuato dagli hacker sin dal rilascio dei firmware 2.71 e 2.80, che avrebbe poi mostrato che il nome in codice Slim & Lite era proprio quella sigla "02g" contenuta nelle stringhe in codice.

Mathieulh dice che a questo punto viene facile speculare sul fatto che nei laboratori Sony siano al lavoro su una ulteriore, terza edizione della console, le cui caratteristiche sono ancora avvolte nel mistero - il tanto rumoreggiato PSP Phone? Una PSP a prova di Pandora's Battery? - ma che non tarderanno a far parlare di se in futuro.

Rimanendo ancorati al presente è d'uopo segnalare la presenza, all'interno del già citato firmware 3.80 ufficiale di Sony, di una funzionalità passata sin qui in sordina: associato all'installazione del firmware 2.10 PlayStation 3, l'upgrade permette ai possessori di quest'ultima e di una PSP di giocare a tutti i videogame rilasciati per la prima PlayStation - siano essi dischi originali o file immagine acquistati e scaricati on-line su PlayStation Store - per mezzo della funzionalità Remote Play. Sarà in tal modo possibile risparmiare prezioso spazio sulla memory stick della console portatile, accedendo con la suddetta al ben più capiente HD integrato nella PS3 o al suo lettore di dischi ottici via Wi-Fi.

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