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Fine dell'avventura QXL Italia

28/10/2006
- A cura di
Zane.
Archivio - QXL.it chiude i battenti. È la fine dell'ultimo, claudicante avversario di eBay. Che ora non ha davvero più concorrenti, almeno in Italia.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

"Siamo spiacenti di annunciare la chiusura del sito qxl.it che avverrà il 1 Novembre 2006. La strategia del gruppo QXL Ricardo è quella di concentrarsi in Scandinavia, Svizzera e i paesi dell'Europa dell'est dove i rispettivi siti hanno prodotto risultati eccellenti." Inizia così la missiva che il portale di aste on-line QXL.it ha inviato durante la settimana a migliaia di utenti registrati al sito. Qxl.gif

Il fallimento del progetto era d'altro canto nell'aria da molti mesi: pochissime o nulle le offerte agli articoli in vendita, scarsissime visite alle inserzioni e, in generale, il sentore diffuso che il gruppo non avesse le risorse necessarie per sostenere la concorrenza di eBay.

La possibilità di creare aste gratuite, al contrario di eBay che richiede comunque una commissione anche per i semplici inserimenti di oggetti, non è dunque bastata ad arginare l'emorragia di utenti.

La chiusura di QXL.it rappresenta un duro colpo per l'intero mercato delle aste on-line: nonostante l'inadeguatezza, QXL era considerato da molti l'unico vero competitor di eBay. Con la chiusura del servizio QXL Italia, il colosso americano diventa non solo il più grande servizio di inserzioni via Internet, ma anche il solo di una certa rilevanza, perlomeno sul mercato nazionale.

E il monopolio, come ben sappiamo, non aiuta certo il mercato. Tanto meno la riduzione dei prezzi...

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