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In un epoca in cui la Rete delle reti è diventata strumento essenziale per la comunicazione, l'informazione e l'accesso a servizi in grado di semplificare la vita o arricchirla di nuove possibilità, una delle maggiori preoccupazioni del cittadino telematico diventa, a ragione, la doverosa protezione della propria privacy. Oramai non si accede a portale, servizio di ricerca specialistico o database di album musicali che non si venga pressati dalla richiesta di registrare i propri log-in e password personali, con relativa immissione dei dati personali nel database del sito.

Anche se per ipotesi si volessero sempre inserire dati fasulli, risulta oltremodo tedioso dover correre dietro ad un elenco sempre più lungo di ID e password di accesso, necessari magari solo per trovare un torrent, effettuare una ricerca in un database una-tantum o per la lettura di un articolo interessante di cui si è trovato il link girovagando per il web.

Per ovviare alla noia della registrazione obbligatoria è possibile utilizzare il prezioso servizio offerto da BugMeNot. Il portale offre un database di dati di log-in preconfezionati per un numero sempre crescente di siti (sono 123676 al momento della stesura dell'articolo), e può essere un alleato prezioso per chi è preoccupato della generale noncuranza, da parte dei grossi gruppi così come del piccolo e-store di chincaglieria etnica, del fondamentale diritto alla riservatezza di cui deve godere ognuno di noi.

Come funziona

Usare BugMeNot risulta facile come schioccare le dita: a pagina aperta, basta inserire il link dell'indirizzo a cui interessa accedere (magari estrapolandone la radice invece di incollare per intero l'URL che punta alla risorsa del sito che vogliamo consultare) e cliccare sul pulsante rosso "Get Logins" per ottenere i dati di account fittizi da utilizzare.

Ovvio è che la stringa presente di default nel campo è messa lì a puro titolo di esempio, e sparirà non appena ci si cliccherà col tasto sinistro del mouse per incollare il nostro link. Nell'esempio che segue, cercheremo dei dati di log-in utili per accedere alle funzionalità di ricerca avanzate del portale Allmusic, database omnicomprensivo di informazioni su album e artisti musicali da tutto il mondo (servizio particolarmente prezioso per il sottoscritto, amante degli MP3 dai tag perfetti). Una volta inserito l'indirizzo "www.allmusic.com" e cliccato sul tasto rosso, BugMeNot restituisce a video tre box separati, ognuno con una funzione specifica che andiamo ora ad analizzare.

Il primo box presenta tre link, da utilizzare rispettivamente per: a) effettuare una nuova ricerca; b) richiedere la rimozione di un sito dal database di BugMeNot, specificando le motivazioni della richiesta; c) leggere le stringate istruzioni su come utilizzare il servizio. Si tratta sostanzialmente di un box utile al funzionamento del portale, ma noi siamo alla ricerca dei preziosi dati di accesso e possiamo passare tranquillamente oltre.

Il secondo box contiene quello che stavamo cercando: gli account fittizi da utilizzare per accedere al portale senza dover passare per alcuna procedura di registrazione. Per ogni account è presente lo username, la password, eventuali informazioni utili aggiuntive inserite da chi ha postato i dati e la percentuale di successi dei tentativi di log-in segnalati da altri utenti. Una volta provato ad usare un account, è altresì utile per il buon funzionamento del servizio segnalare se il tentativo ha avuto successo o meno.

Il box conclusivo è utile per inserire un nuovo account: qualora i risultati della ricerca non funzionassero, potremmo sempre creare un account usando dati fittizi, e successivamente inserirlo nel database di BugMeNot affinché lo possano utilizzare anche altri.

Il funzionamento del servizo è tutto qui. Qualora fossero necessarie informazioni aggiuntive, è possibile consultare le FAQ disponibili a questo indirizzo.

Conclusioni

Grazie a BugMeNot, chi scrive ha potuto ridurre all'osso il numero di sottoscrizioni inutili che l'immensa forza centrifuga del web tende a moltiplicare all'infinito, potendo concentrare le proprie attenzioni solo su quelle davvero essenziali per la vita in rete (BancoPostaonline, eBay, il MegaForum, ...). Certo, il servizio non è perfetto, e non può in alcuno modo difendere l'utente dalle frodi e dagli utilizzi deleteri che i piccoli esercenti elettronici (che magari hanno in vendita quel prodotto che proprio non troviamo da nessuna altra parte) possono fare dei nostri dati. Ma non è questa la sua funzione. BugMeNot può contribuire a restituire all'anonimato un pezzetto della nostra permanenza in rete: come ha avuto modo di suggerire il giurista e uomo politico Stefano Rodotà, Garante Privacy dal 1997 al 2005, in un mondo interconnesso in cui i collettori di informazioni personali si moltiplicano senza sosta, accentratori caotici di vite potenzialmente alla mercè dei commercianti di identità digitali, il diritto all'oblio, alla possibilità di non rimanere traccia telematica di noi diventa un diritto inalienabile della persona.