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 La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Dopo i recenti attacchi informatici che hanno messo a nudo la debolezza del sistema di protezione dei propri account, Twitter corre ai ripari. La notizia è apparsa sulla rivista Wired Usa. Si tratterebbe, secondo le indiscrezioni, di una soluzione ben avviata, in fase di testing interno. L'obiettivo è quello di abbassare il rischio che gli utenti possono assistere a manipolazioni dei account, cos'come è successo a Associated Press, BBC, 60 Minutes. Il sistema di protezione è articolato in due fasi di autenticazione. L'accesso ad un account richiede una password e un codice generato in maniera casuale e trasmesso, attraverso un messaggio testuale o via App per smartphone, ad un dispositivo precedentemente registrato. Sulla carta solo chi ha registrato il dispositivo ne è a conoscenza. Il beta testing dovrebbe cominciare entro breve tempo, almeno per i migliori clienti, le organizzazioni a maggiore visibilità. 
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