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Banca Intesa / San Paolo IMI / Fineco: il phising ci riprova

23/10/2005
- A cura di
Zane.
Archivio - Tentano di adescare i correntisti di tre importanti istituti di credito in una botta sola i truffatori che a partire da mercoledì hanno spammato mezza Italia. Quasi impossibile cascarci.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

A giudicare dal numero di segnalazioni che stiamo ricevendo in queste ore, l'azione di phishing condotta negli ultimi giorni ai danni dei correntisti Banca Intesa, San Paolo IMI e Fineco deve essere davvero su vasta scala. Money_envelope.png

Si tratta, ancora una volta, di una truffa sullo stile di quelle già viste svariate volte negli ultimi mesi:

Oggetto: Banca Intesa/ San Paolo IMI/ Fineco di verifiche di email - vostro@indrizzo.it

Banca Intesa/ San Paolo IMI/ Fineco chiede il vostro contributo:

Per i possessori di un conto Banca Intesa o di un conto San Paolo IMI o di un conto Fineco, a seguito di verifiche

di l'indirizzo di posta elettronica nei nostri database clienti, si è reso necessario utilizzo online la conferma dei

Suoi dati. Le chiediamo perciò di confermarci i dati in nostro possesso, accedendo al seguente form protetto:

Per i possessori di un conto Banca Intesa: http://www.bancaintesa.it/LJKH4ZYojikrkqp2p816d3w5

Per i possessori di un conto San Paolo IMI: http://www.sanpaolo.com/Z6mgFGqEacKZRna8h5h5x3m42q

Per i possessori di un conto Fineco: http://www.fineco.it/pjDeT0oBzj8ufF456FNH61n843p6r8

I falsi indirizzi sono scritti in realtà in formato HTML, e portano ad un sito diverso dal quello dei veri istituiti di credito, molto probabilmente studiati dai truffatori per raggirare gli utenti e sottrarre dati di accesso ai servizi di e-Banking.

Non è ancora del tutto chiaro però quali fossero le destinazioni finali dei link: probabilmente a causa di un problema di rappresentazione dei caratteri infatti, i link puntano ad un non meglio specificato http://d%09%250%39%%09%3250%09%39%256b%09%63d%09%34uj%2EDa.%52%55%09/ che però non risulta reperibile.

Le raccomandazioni sono quelle di sempre: massima prudenza e diffidenza verso tutte le comunicazioni via e-mail. Ed anche in caso il messaggio sembri credibile, è sempre meglio chiedere una conferma via telefono prima di proseguire.

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