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Novità in vista nell'ambito della protezione da copia dei contenuti digitali. Macrovision Corporation, azienda specializzata nelle tecnologie di protezione sin dai tempi del VHS, ha annunciato una serie di strumenti che, usati in combinazione, dovrebbero rendere impossibile la vita ai pirati del software videoludico, uno dei comparti più importanti del digital entertainment ma anche uno dei più bersagliati dalle contraffazioni e dai download a scrocco sulle reti del P2P.

La nuova suite anti-copia, chiamata ActiveReach, è composta dai seguenti elementi:

• Una nuova versione di SafeDisc, la popolare e ben nota protezione dei CD e DVD originali che dovrebbe risultare parecchio ostica da scardinare;
• Hawkeye P2P Antipiracy, in grado, a dire dell'azienda, di impedire la condivisione di eventuali copie dei dischi protetti;
• FLEXnet, una piattaforma di aggiornamento automatico in grado di "blindare" il codice e rendere impossibile la sua contraffazione.

Secondo la compagnia, la tecnologia FLEXnet farebbe già parte del software InstallShield, generatore di programmi di installazione usato dalla totalità dei membri della Business Software Alliance, associazione di categoria dei produttori di software proprietario.

Nonostante non si conoscano molti altri dettagli oltre agli annunci ufficiali, i dirigenti di Macrovision si mostrano estremamente fiduciosi nei riguardi del loro nuovo prodotto, promettendo che ActiveReach farà ben presto parte di miliardi di CD e DVD in tutto il mondo: "La soluzione ActiveReach garantisce più ampi margini di guadagno per tutti i produttori di videogiochi: rende sicure tutte le fasi di vita del prodotto, scongiurando il rischio di perdite economiche legate alla pirateria"

Dal punto di vista degli smanettoni, degli utenti del P2P e del popolo della rete, il sottobosco vitale e pulsante di Internet, già alcuni cracker hanno dichiarato la possibilità di sconfiggere facilmente la nuova versione di SafeDisc, ed è per amor di verità che va riportato come SafeDisc non abbia MAI rappresentato un serio problema per la messa in rete di immagini dei dischi protetti, rendendo invece estremamente complicata la copia privata del software regolarmente acquistato.

È tutta da dimostrare, inoltre, l'efficacia delle tecnologie di blindatura del codice e di protezione contro il digital sharing e l'uso del P2P, finora si sono avuti tanti proclami a riguardo ma nulla di concretamente efficace è stato ancora avvistato all'orizzonte.

Insomma, sembra proprio che i pochi dubbi riguardo al nuovo sistema siano, come sempre, sul chi sarà il primo, e quanto tempo ci vorrà a crackare questo presunto sistema "invincibile" pensato dai geniacci Macrovision.