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MySpace riduce del 30% il proprio organico

20/06/2009
- A cura di
Internet - La crisi colpisce anche il web e Rupert Murdoch licenzia 425 dipendenti.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Sono tempi duri per MySpace, complice la crisi ma anche la forte concorrenza di Facebook.

Il licenziamento dei 425 dipendenti, pari al 30% della forza lavoro, appare una scelta obbligata per l'azienda che gestisce il sito. L'amministratore delegato, Owen Van Natta, definisce così questa drastica decisione: "Capisco che questi cambiamenti siano difficili per molti. Sono però anche necessari per la salute sul lungo periodo e per la cultura di MySpace. Il nostro intento è di ritornare ad uno sviluppo di innovazione centrato sui nostri utenti e sul nostro prodotto".

Il provvedimento ha lasciato di stucco l'intera opinione pubblica, poiché si tratta di una scelta improvvisa e del tutto inaspettata.

MySpace ebbe notevole successo fin dal suo esordio, tanto da indurre Rupert Murdoch, nell'anno 2005, ad investire 580 milioni di dollari nel progetto.

Oggi, a causa della Facebook-mania, questo social network è vittima di un fuga generale da parte degli utenti, che migrano verso il portale più in voga del momento.

Questo fenomeno danneggia evidentemente MySpace, ex-numero uno del settore. Negli USA, Facebook ha superato MySpace per quanto riguarda il numero di visitatori: MySpace ne conta 70.237.000 giornalieri mentre Facebook raggiunge quota 70.278.000.

Per questi motivi, MySpace rischia di non vedersi rinnovato il milionario accordo per la pubblicità con Google: vedendo gli ultimi sviluppi, difficilmente ripresenterà la stessa proposta di contratto, come minimo, si pensa che il contratto verrà ridimensionato.

Ma, questo, è ancora tutto da decidere: Murdoch potrebbe anche rivolgersi ad un'altra società per la gestione dell'advertising.

Saranno insomma mesi di fuoco, decisivi per le sorti del social network.

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