Nel corso dell'articolo "La Grande Guida a BitTorrent", abbiamo descritto il funzionamento di questo potente sistema di filesharing. Abbiamo detto che BitTorrent è innanzitutto un protocollo, cioè un insieme di regole di comunicazione.
Per poter partecipare a questa comunicazione, è necessario impiegare un programma apposito, denominato "client BitTorrent".
La nostra guida si è concentrata principalmente su µTorrent: abbiamo visto come configurarlo e come usarlo per scaricare i file di nostro interesse.
µTorrent non è però l'unico software gratuito disponibile: in caso questo client non incontrasse la vostra approvazione, sono disponibili moltissime altre alternative.
Prima di elencarle però, facciamo un passo indietro: vediamo cosa rende µTorrent così speciale.
Letteralmente, si pronuncia mitorrent, ma l'autore ha indicato anche yutorrent e microtorrent come possibili dizioni.
Sia come sia, da noi italiani questo programma è ormai noto come µTorrent, con la "u" chiaramente udibile.
Comunque lo si voglia chiamare, µTorrent è un client BitTorrent che fa della leggerezza il proprio principale punto di forza: generalmente, l'applicazione usa meno di 10 MB di memoria e, anche a pieno carico, difficilmente supera i 15.
Si tratta quindi di uno programma ideale sia per operare su un vecchio calcolatore da dedicare esclusivamente allo scopo, sia per girare in background su una workstation tradizionale, senza intaccare la reattività della macchina.
L'applicazione è sì leggera, ma anche straordinariamente completa: sono infatti presenti tutte le più interessanti funzionalità del mondo BitTorrent, e tutte configurabili a piacere.
Se µTorrent è un vero godimento per lo smanettone, è altrettanto buono anche per il novizio: già con la configurazione predefinita infatti, è possibile ottenere risultati ragguardevoli, ed iniziare a scaricare immediatamente.
A partire da fine 2008 inoltre, µTorrent è disponibile anche per Mac: imparando ad utilizzare il programma sotto Windows quindi, si potrà continuare a scambiare file in un ambiente familiare anche in caso si passasse a piattaforma Apple.
Siamo davanti quindi ad un applicativo molto leggero, straordinariamente configurabile ma allo stesso tempo di facile utilizzo: è proprio per questi motivi che µTorrent è il client BitTorrent che consiglio.
Non si possono però tacere almeno due aspetti quantomeno "controversi" di questo applicativo.
Sul finire del 2007, µTorrent è stato acquistato da BitTorrent Inc., la società commerciale fondata dallo stesso ideatore del protocollo, già al centro di alcune polemiche in passato per una serie di accordi con le major dell'intrattenimento.
Inoltre, µTorrent è distribuito con licenza freeware, ma closed source: non essendo disponibile il codice sorgente, non è quindi possibile appurare con assoluta certezza che il programma non includa (e non includerà in futuro) qualche parte di codice "tracciante", che possa rilevare agli sviluppatori quanti e/o "quali" file sono stati scambiati.
>> µTorrent.
Il client BitTorrent originale, realizzato dallo stesso autore del protocollo, era uno strumento piuttosto limitato realizzato in Python, ed offriva poche possibilità di personalizzazione ed una interfaccia grafica davvero spartana.
A partire dalla versione 6.0 però, il prodotto si è trasformato radicalmente, divenendo una versione rimarchiata di µTorrent. In quanto tale, il programma offre tutte le ottime caratteristiche del cugino: leggerezza, una ricca dotazione di funzionalità avanzate ed una interfaccia curata e coloratissima.
Contestualmente all'installazione di Mainline (questo il nomignolo del client BitTorrent originale), viene predisposto sul sistema anche il servizio BitTorrent DNA (Delivery Network Accelerator): si tratta di un programma che consente ai publisher che sottoscrivono un accordo con BitTorrent Inc. di distribuire i propri contenuti sfruttando il protocollo BitTorrent, e quindi suddividendo il traffico fra i vari client dotati di DNA.
Per l'utente che partecipa al network DNA, la promessa è quella di poter accedere al materiale distribuito in questo modo in maniera più veloce, senza alcun rallentamento percettibile della propria connessione: una suggestiva demo è disponibile qui, visionabile però solo a patto che sul calcolatore sia già installato il componente.
Dalle mie prove, è emerso che effettivamente DNA non causa rallentamenti nell'accesso alla rete, ed è comunque facilmente disinstallabile da Pannello di Controllo senza compromettere il funzionamento del client BitTorrent.
Ad ogni modo, il servizio occupa fra i 7 e i 10 MB di memoria: indubbiamente non molti, ma si tratta comunque di qualcosa che potrebbe far storcere il naso ai "puristi".
>> BitTorrent
Vuze, precedentemente noto come Azureus, è un client BitTorrent open source piuttosto popolare. È realizzato in Java, e come tale richiede l'ambiente Java Runtime Environment, ma di contro è disponibile per qualisasi piattaforma, sia essa Windows, Mac, Linux o quant'altro.
Oltre alla possibilità di accedere ai download torrentizi, Vuze offre tutto il necessario per visualizzare le opere multimediali scaricate ed organizzarle all'interno di una libreria integrata.
Ma uno dei principali punti di forza a favore di Vuze è oggi l'interessantissimo Vuze HD Network, un ricco catalogo di materiale ad buona ed alta definizione (perfettamente legale) accessibile mediante il programma.
Vuze è indubbiamente uno strumento interessante: abbinato ad una linea ADSL in grado di fornire una connessione sufficientemente veloce, è un programma divertente e in grado di offrire un ampia gamma di interessanti contenuti legali.
Proprio la sua completezza e la volontà di divenire un punto di intrattenimento completo non lo rendono però particolarmente appetibile come semplice client BitTorrent: l'interfaccia è infatti sovrabbondante di funzionalità, ed il programma arriva ad occupare oltre 100 MB di memoria anche durante i soli trasferimenti.
Da provare e tenere a portata di mano, ma non come programma per i download torrentizi generici.
>> Vuze
Shareaza è un interessante strumento con una caratteristica che lo rende unico: la possibilità di acquisire fonti da reti distinte per lo stesso file. Oltre ad essere compatibile con BitTorrent infatti, questo programma open source supporta anche le reti eDonkey2000 (la stessa utilizzata da eMule), Gnutella, e Gnutella2.
Sebbene sulla carta sia tutto molto promettente, le mie prove rivelano una realtà ben diversa. Per prima cosa, il supporto alla rete eMule è ancora server-centrico: la compatibilità con Kad è ancora arretrata, e, nella situazione attuale, tale mancanza si fa indubbiamente sentire.
In secondo luogo, i file in transito via BitTorrent non vengono realmente suddivisi fra le varie reti: anche iniziando il download di un torrent particolarmente popolare infatti, non vengono mai trovate fonti aggiuntive via eDonkey2000 o Gnutella. Il viceversa, cioè supportare mediante BitTorrent i download iniziati dalle altre reti, non pare invece possibile a causa delle caratteristiche intrinseche del protocollo.
Ad oggi, Shareaza è da considerarsi un progetto in lavorazione, con tante buone idee che, fra qualche tempo, potrebbero davvero renderlo un programma appetibile.
>> Shareaza
Gli utenti del browser Opera hanno la possibilità di scaricare file da BitTorrent senza installare alcun componente aggiuntivo: il navigatore integra nativamente il supporto a questa tecnologia.
Utilizzare il browser per scaricare via BitTorrent è indubbiamente il modo più semplice per accedere ai file BitTorrent, ma probabilmente non il più flessibile: il client è infatti piuttosto basilare, e deficita di alcune funzionalità avanzate che potrebbero essere interessanti per gli utenti più esigenti.
Wyzo è una versione modificata di Firefox che integra al proprio interno tutto il necessario per scaricare file da BitTorrent.
L'estensione FireTorrent, ad oggi non ancora rilasciata pubblicamente, promette invece di rendere disponibili le le stesse funzionalità offerte da Wyzo anche alle installazioni di Firefox ufficiali.
L'impiego di Wyzo è sì immediato, ma potrebbe non essere particolarmente interessante mantenere installato sul proprio sistema un intero navigatore semplicemente per accedere a BitTorrent.
Per quanto riguarda l'estensione FireTorrent invece, valgono le stesse osservazioni viste per Opera: l'utilizzo di un client dedicato è sicuramente consigliabile per chiunque desiderasse utilizzare BitTorrent in modo continuativo.
>> Wyzo
FrostWire è un clone open source del celeberrimo client LimeWire. In quanto tale, il programma affianca alla possibilità di scaricare da BitTorrent anche l'accesso alla rete Gnutella (sebbene non sia possibile acquisire fonti per lo stesso file dalle due reti).
Il client è scritto in Java, e funziona quindi su qualsiasi piattaforma dotata di Java Runtime Enviroment. In caso l'ambiente non fosse presente, l'installatore si occupa di scaricarlo ed installarlo in modo pressoché trasparente.
Utilizzando il programma per qualche tempo, ci si rende comunque conto che FrostWire non è lo strumento più indicato per accedere alla rete BitTorrent. Il fulcro dell'applicazione è infatti l'accesso alla rete Gnutella, e sembra che la presenza di un client torrentizio sia semplicemente qualcosa in più.
Inoltre, l'applicazione si dimostra piuttosto affamata di risorse: durante le mie prove, si sono spesso raggiunti i 90 MB di memoria occupata, con frequenti balzi al 100% nell'uso della CPU.
>> FrostWire
I client BitTorrent a disponibili sono davvero un'infinità. Se, per un qualsiasi motivo, non foste soddisfatti di alcun programma presentato fino ad ora, molte altre alternative sono ospitate su SourceForge.
Segnalo inoltre i seguenti:
Utilizzate altri client non citati in questo articolo? Perché? Fatecelo sapere usando i commenti.
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