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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Dopo la diffusione in massa di Messenger Skinner - che continua, seppur in maniera più limitata tutt'oggi - assistiamo adesso all'espansione di un nuovo software nocivo: WebMediaPlayer. Il programma si propone come soluzione per accedere a televisione e radio direttamente via Internet, ma nasconde in se un tranello non da poco. Insieme all'installazione del programma, viene veicolato sul computer anche un adware, il cui compito è quello di mostrare periodicamente delle pubblicità all'utente-vittima. Per farlo, utilizza il noto CiD, di cui abbiamo analizzato in questo articolo la variante utilizzata sia dal "vecchio" Messenger Skinner, che dal più nuovo e blasonato WebMediaPlayer. Il software parrebbe del tutto legale: nella licenza infatti, viene menzionato l'uso di programma di advertising, utilizzato a scopo di finanziamento per il software. La cosa sarebbe ancora accettabile se l'adware venisse rimosso dal sistema alla disinstallazione di WebMediaPlayer, ma non è così. Il malware permane anche in seguito alla rimozione del programma. Rimaniamo quindi lontani sia da Messenger Skinner, che dal nuovo WebMediaPlayer, anche perché, al momento, sono pochi i software antivirus che identificano la minaccia, e di conseguenza è necessario procedere con la rimozione manuale. Segnala ad un amico |
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