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Yahoo apre le porte all'OpenSocial

02/06/2008
- A cura di
Archivio - A quanto pare il portale della "Y" rossa si sta muovendo su più fronti per cercare di recuperare il posto che le spetta in una realtà, quella del web, che non aspetta nessuno.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Anche Yahoo!, dopo aver dato il ben servito a Microsoft, ha deciso di partecipare alla fondazione del progetto OpenSocial. Opensocial.jpg

OpenSocial nasconde dietro un sito web di sobria fattura, in pieno stile Google, un obbiettivo molto ambizioso: creare e diffondere delle API (Application Programming Interface) comuni e aperte che consentano all'utente di condividere informazioni fra le varie piattaforme di social networking.

Oggi ad esempio, chiunque utilizzi servizi quali MySpace, il concorrente diretto Facebook, Linked In o uno dei tanti cloni nati come funghi negli ultimi mesi, si trova costretto ad inserire copie delle medesime informazioni in siti completamente separati, con possibilità di integrazione delle stesse o realizzazioni di aggiornamenti "a cascata" praticamente nulle.

Grazie alle API di OpenSocial tutto questo è destinato a cambiare.

L'associazione senza scopo di lucro nella cui proposta di fondazione spiccano direttive che puntano a proteggere la proprietà intellettuale e che sanciscono una struttura di controllo e governabilità delle future implementazioni, diventerà indipendente dai propri fondatori entro il 1° Luglio di quest'anno.

Un buon risultato di questo progetto risolverebbe i problemi di incompatibilità delle applicazioni sui singoli siti che fanno Rete sociale il loro punto di forza.

L'ingresso di un portale del calibro di Yahoo! porta non solo agli sviluppatori dei tool una notevole mole di utilizzatori (500 milioni circa) ma anche tutto un know-how tecnico e culturale del secondo motore di ricerca più utilizzato.

Inoltre, l'adesione al progetto da parte di un altro colosso dopo Google, MySpace e le aziende a loro legate, permetterà una vera integrazione dei servizi offerti dai diversi portali, dall'upload di foto e video (Yahoo! è proprietaria di quella realtà sociale ormai diffusissima che è Flickr), alla possibilità di una comunicazione più diretta tra gli utenti, allo scambio e aggiornamento dei feed personali.

Inoltre, i siti privati e i blog potranno disporre, a quanto pare, di gadget da inserire nelle proprie pagine per sentirsi realmente parte del progetto.

Il motto dell'organizzazione sembra proprio essere Il web è migliore quando è sociale.

Nell'era odierna dove le grandi aziende di servizi che dominano Internet si stanno dando battaglia sul relativamente nuovo terreno del social network, nascono così alleanze che ridisegnano ogni volta il panorama del tanto acclamato web 2.0.

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