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Windows XP andrà forte anche nel 2008. Il motivo? Windows Vista

01/08/2007
- A cura di
Archivio - Redmond aggiorna le previsioni di vendita dei suoi sistemi operativi per il prossimo anno fiscale, rimodellandole a favore del "vecchio" XP.

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Windows Vista, la cosa "più nuova" del gigante dei sistemi operativi in circolazione ormai da gennaio, continua a rappresentare una mezza delusione per i consumatori, i produttori di PC e... Microsoft stessa. Il sistemone tanto strombazzato che di "rivoluzionario" ha in pratica ben poco, al contrario di quanto promesso in questi anni dalla multinazionale, non riesce a conquistare il mercato, lasciando ancora parecchio spazio alla commercializzazione del vecchio ma rodato Windows XP.

A dirlo è Chris Liddell, Chief Financial Officer di Microsoft, che nel corso di una recente conferenza con gli analisti in merito ai risultati finanziari del 2007 ha snocciolato un po' di cifre interessanti. Le previsioni per l'anno fiscale 2008 sono state modificate, e così i rapporti in percentuale di sistemi operativi Vista/XP che dovrebbero prendere il volo dagli scaffali: da un rapporto di 85/15 sul 100% dei sistemi venduti, il dirigente ha comunicato che le vendite stimate parlano ora di 78 sistemi Vista contro 22 XP. Il che equivale a sostenere che nei prossimi 12 mesi XP venderà quasi il 50% in più di quanto atteso in precedenza.

Naturalmente Liddell getta acqua sul facile fuoco della polemica sostenendo che "D'accordo, è un numero (per Vista, ndr) inferiore, ma è sempre una stima generale molto altra dal nostro punto di vista", e che per tale motivazione non c'è alcun motivo di preoccupazione per la graduale ma - purtroppo? - inesorabile adozione di Vista da parte dell'intero settore IT.

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L'unica fonte di preoccupazione è rappresentata da una possibile riduzione dei ricavi, poiché le edizioni più ricche di feature, tra le tante in cui Windows Vista viene commercializzato, tendono a costare un botto di più rispetto a quelle base (rif. Guida completa alle edizioni di Windows Vista). In tal senso, le stime parlano di una perdita di 120 milioni di dollari, limitando il gruzzolo che Redmond guadagnerà nel 2008 a "soli" 540 milioni di dollari.

"Questo sembra dire che XP ha gambe più forti di quanto ti saresti aspettato dopo la distribuzione di un nuovo sistema operativo", commenta l'analista di settore Michael Cherry, che si spiega il fenomeno con la tipologia di nuovi PC che attualmente va per la maggiore nei cataloghi dei rivenditori. "Molte delle macchine che vedo nei cataloghi sono nella fascia dei 700 dollari, di certo sotto i 1000" dichiara ancora Cherry, sistemi che secondo l'analista sono probabilmente molto più adatti ad XP che a Windows Vista.

Sarebbe insomma ufficialmente confermato dalla stessa Microsoft il rapporto negativo tra il mercato e Vista, cosa di cui si è lamentato anche il dirigente di Acer Gianfranco Lanci. E se per ora l'azienda si dimostra comprensiva, offrendo addirittura - quasi incredibile a dirsi - un piano specifico di downgrade da Vista a XP per le imprese insoddisfatte del nuovo sistema, in futuro potrebbe essere costretta ad affrontare in maniera più incisiva la situazione, magari limitando ancora la disponibilità di XP agli utenti. Per ora, il termine ultimo di distribuzione del vecchio OS ai rivenditori è fissato al 31 gennaio del 2008, e la notizia è già stata fonte di notevole malumore tra i consumatori e le aziende.

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