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Godson, CPU cinese equipaggerà i PC low-cost

21/09/2006
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Archivio - Le nuove revisioni del microprocessore made in China destinate ad essere impiegate per la realizzazione di sistemi dal prezzo contenuto..

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01_-_Godson.jpgIl gigante asiatico avanza a ritmi parossistici, e si propone sempre più come concorrente diretto delle aziende occidentali piuttosto che come semplice mercato di manodopera a basso costo per le multinazionali giapponesi e americane. Fece scalpore tempo addietro la presentazione di Godson, microprocessore di concezione e realizzazione totalmente cinesi, dalle prestazioni ridotte ma che ben rappresentava la nuova volontà della nazione-continente di competere in mercati tradizionalmente considerati come appannaggio dei grandi paesi industrializzati dell'Occidente.

Le versioni iniziali di Godson (risalenti al 2002 e realizzate da BLX IC Design, azienda fortemente sostenuta e appoggiata dal governo comunista di Pechino) erano caratterizzate da una frequenza di funzionamento di 266 MHz e da tecnologia a 32 bit. Dopo 4 anni di sviluppo, la nuova generazione della "CPU rossa" è in grado di vantare 800 MHz - 1 GHz di clock e tecnologia a 64 bit. Capacità estremamente limitate, se si considera lo standard attuale dei PC equipaggiati con processori Intel o AMD, ma sufficienti a far girare le applicazioni più semplici e diffuse: si pensi ai browser web, alla posta elettronica e agli applicativi da ufficio.

Grazie al raggiungimento della nuova potenza, presto potremo verosimilmente vedere l'introduzione, sul mercato interno cinese, di sistemi a basso costo dal prezzo di 175-200 dollari americani, cifre suscettibili di rapide decurtazioni in caso di successo commerciale dell'iniziativa. Secondo indiscrezioni, il PC Godson-powered avrebbe in dotazione 256 Megabyte di RAM, hard disk da 40-60 Gigabyte e una build Linux come sistema operativo. Le porte di interconnessione sarebbero le canoniche VGA, USB ed Ethernet.

Le attuali richieste di Godson-PC ammonterebbero a 2.000 unità, destinati alle aule scolastiche, ma già si parla di ulteriori ordinazioni da 10.000 sistemi per progetti nelle zone rurali. E non è certo nuova l'idea che vede il PC cinese come un possibile concorrente dell'attuale iniziativa di blindatura della piattaforma tradizionalmente "aperta" dei compatibili, fortemente voluta da tutti i maggiori protagonisti dell'informatica e dell'elettronica di consumo: qualora Godson dovesse progredire fino a raggiungere clock se non paragonabili almeno di poco inferiori a quelli degli attuali processori Intel e AMD, non è difficile speculare su una sua possibile adozione in massa anche qui da noi come valida alternativa alle piattaforme inglobate da Palladium e dalle DRM selvagge.

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