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In arrivo la carta dei servizi Internet

11/08/2006
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Archivio - Importante passo in avanti verso la ratifica dei diritti degli utenti nei confronti dei provider, finalmente non più alla mercè di connessioni dalla qualità spesso scadente e di condizioni di contratto con ben poche garanzie..

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_ADSL.gifBeppe Grillo ha di recente presentato al Presidente del Consiglio dei Ministri una proposta con tutte le richieste che gli internauti avevano postato sul suo seguitissimo blog. Tra le altre cose, vi era indicata la concessione a tutti i cittadini italiani dell'accesso gratuito alla rete. Senza voler arrivare a questo, a noi utenti di ADSL paganti e scontenti basterebbe che le nostre connessioni offrissero per davvero il servizio per cui elargiamo i nostri soldi al provider.

E invece, puntualmente ci ritroviamo a doverci scontrare con disservizi, problemi di accesso, download lenti e richieste di assistenza evase con lentezza biblica. Per gli insoddisfatti della banda larga non tanto larga, una recente iniziativa della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) potrebbe davvero portare un po' di verità e chiarezza in questa babele di annunci da decine di Megabit e dati di prestazioni reali nicchiati.

A fine luglio è stata pubblicata una delibera dell'Autorità, che chiede il rispetto del diritto degli utenti ad un'informazione chiara ed esaustiva sulla reale qualità delle connessioni, e alla garanzia che il contratto stipulato venga realmente rispettato dal provider. Non solo: scopo primario dell'iniziativa è la nascita, entro l'inizio del prossimo anno, della prima carta italiana dei servizi Internet.

Secondo quanto stabilito dall'Autority, gli operatori del settore sono tenuti a comportarsi secondo un criterio di assoluta trasparenza: ogni sei mesi a partire da questo Agosto, i fornitori di accesso dovranno comunicare all'AGCOM dati aggiornati e particolareggiati sulla qualità delle connessioni offerte, in base a 10 diversi indicatori. Li elenchiamo in dettaglio:

  • Tempi necessari all'attivazione del servizio;
  • Percentuale di malfunzionamenti;
  • Tempo impiegato per la riparazione dei guasti;
  • Tempo di attesa dell'utente che si rivolge al call center;
  • Addebiti contestati;
  • Percentuale di indisponibilità del servizio in dial-up;
  • Velocità effettiva di trasmissione dei dati sulle linee;
  • Percentuale di errori che si verificano durante la trasmissioni dei dati;
  • Ritardo della trasmissione in una singola direzione;
  • Caratteristiche dell'offerta di base.

I dati così raccolti verranno poi resi pubblici per la consultazione sul sito dell'Autority e su quelli dei provider. Grazie alla disponibilità di queste informazioni, l'utente avrebbe tutti gli elementi di informazione necessari per scegliere l'offerta che trova più adatta e di maggiore qualità. Gli ISP, non potendo più nascondere eventuali magagne delle connessioni (ad esempio quanto effettivamente le linee offerte tendono a subire malfunzionamenti, e il tempo medio necessario per le riparazioni), si vedrebbero costretti a migliorare i loro servizi, garantendo la concorrenza e un miglioramento effettivo dell'offerta complessiva.

02_-_Communication.jpgProseguendo, la delibera chiede agli operatori di garantire, per contratto, le prime nove condizioni della suddetta lista: qualora non riuscissero a mantenere fede all'impegno preso, l'utente avrebbe il diritto di fare reclamo e disdire l'abbonamento dopo 30 giorni senza dover subire alcuna penale. A Settembre, inoltre, è prevista l'apertura di un tavolo di collaborazione con le aziende protagoniste del settore, per la definizione delle modalità ottimali con cui poter garantire le condizioni più strettamente connesse alle prestazioni effettive dell'offerta ADSL, ovvero quelle che vanno dalla 6 (Percentuale di indisponibilità del servizio in dial-up) alla 9 (Ritardo della trasmissione in una singola direzione).

Secondo quanto dichiarato da Corrado Calabrò, presidente di AGCOM, in merito alla delibera, l'iniziativa porterà alla diffusione di connessioni di maggiore qualità di quelle offerte attualmente. Quel che è certo è che la cosa rappresenta, in discontinuità rispetto a quanto visto finora, una autentica rivoluzione copernicana del settore di fornitura di accesso alla rete, con l'utente che diviene finalmente il vero protagonista dell'offerta, capace di scegliere con consapevolezza, e non subire, il suo veicolo di accesso a quel mezzo di comunicazione fondamentale che è diventato anche in Italia Rete.

E se, permetteteci di dire, la connessione libera e assolutamente gratuita per ogni cittadino di questo paese rappresenterebbe la condizione ideale in uno stato di autentico diritto, il non dover essere costretti a continuare il pagamento per un accesso ad Internet che va a singhiozzo, o peggio, il dover corrispondere ulteriore denaro, nella scissione del contratto, per un disservizio di cui siamo vittima e non artefici ci fa sentire un po' meno europei di serie B.

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