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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Più di 200 università hanno già scelto le pagine di LinkedIn per comunicare con i propri o futuri studenti. L'esigenza di promuovere la propria attività è evidente. D'altra parte si vuole consentire agli studenti di vagliare al meglio l'offerta didattica per agevolare una scelta più consapevole. La carriera scolastica e quella professionale sono formalmente connesse. Il passaggio è fondamentale nella vita di molti di noi. All'interno c'è un motore di ricerca che consente di cercare singoli atenei, anche su base geografica. Si potrà individuare il percorso lavorativo di laureati in specifici settori educativi. Le università avranno a disposizione la pagina delle celebrità, gli ex studenti che hanno avuto successo e merito nella professione. In alcuni paesi del mondo il social network è riuscito ad abbassare il limite di età per la fruizione della piattaforma. Addirittura a 13 anni. Tra gli istituti che hanno perfezionato la loro presenza ci sono molti college americani e britannici. L'Italia, come spesso accade, è rimasta indietro. Gli atenei italiani non si sono ancora mossi, persino quelli più noti, pubblici e privati. Si tratta di un'ulteriore occasione per fare rete. Sarebbe un peccato sottovalutarne i benefici. Segnala ad un amico |
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