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Il "downgrade" a Windows XP è possibile... ma non fino al 2020

a cura di Zane
15/07/2010 - news
Mondo Windows - Microsoft corregge il tiro e corteggia le aziende: gli acquirenti di Windows 7 Professional e Ultimate rimarranno liberi di effettuare il downgrade a Windows XP ancora per molti anni. Ma attenzione: tale opzione rimarrà valida fino al 2015 al più e, comunque, il supporto ufficiale per la vecchia piattaforma verrà interrotto ad aprile 2014.

Contestualmente all'annuncio di Windows 7 SP1 beta, Microsoft ha comunicato un'importante variazione ai piani inerenti Windows XP.

Inizialmente, il gruppo aveva in programma di precludere il diritto di downgrade a Windows XP 18 mesi dopo la disponibilità di Windows 7 (ovvero ad aprile 2011) oppure dopo la pubblicazione di Windows 7 SP1 in veste finale: si sarebbe rispettata quella delle due che fosse giunta prima.

Ora però, il colosso ha esteso tale libertà "per tutta la durata del ciclo di vita di Windows 7".

Come noto, l'opzione di downgrade consente di acquistare una licenza OEM (ovvero "preinstallata") del sistema operativo Microsoft più recente e quindi rimuovere il software in favore di una delle due iterazioni precedenti. Tale opportunità, come è ovvio, è principalmente richiesta dal pubblico aziendale che, per esigenze legate all'adattamento dei cicli di manutenzione o alla compatibilità con taluni applicativi o periferiche molto datate, abbia la necessità di ritardare il più possibile l'aggiornamento del sistema operativo pur dovendo fronteggiare, di quando in quando, la sostituzione dell'hardware.

Il diritto di downgrade è garantito solo per le edizioni "Ultimate" e "Professional" (vi è invero anche la "Enterprise" ma, poiché tale declinazione è in vendita solamente con contratti di licenza "a volume", il messaggio non ne fa esplicita menzione) e consentono, rispettivamente, di passare a Windows Vista Ultimate, Windows Vista Business o Windows XP Professional.

L'interpretazione errata: downgrade possibile fino al 2020

La notizia è stata rielaborata da Computer World, rapidamente ripreso da testate di tutto il mondo, e posta come se Microsoft avesse improvvisamente scelto di estendere la disponibilità di Windows XP sino al 2020.

In realtà, come puntualizzato dapprima dal giornalista Ed Bott ed in seguito da Microsoft stessa, tale interpretazione è errata per diversi motivi.

È il "2015", al più

Innanzitutto, la data di scadenza del ciclo di supporto esteso per Windows XP rimasta fissata all'8 aprile 2014: questo significa che, chiunque volesse ostinarsi ad utilizzare tale piattaforma negli anni successivi, si troverà completamente esposto a qualsiasi problema di sicurezza rintracciato, poiché Microsoft interromperà anche lo sviluppo delle patch di sicurezza. La situazione, insomma, sarà del tutto analoga a quella in cui si trovano dal 2006 gli utenti di Windows 95/98/Me e da pochi giorni quelli di Windows 2000.

Ad ogni modo, vi è un ulteriore dettaglio che stronca ogni dubbio in merito. Il diritto di downgrade consente di passare ad una delle ultime due versioni precedenti, a patto però di aver già acquistato una licenza valida per il sistema operativo corrente.

Poiché la commercializzazione di Windows 7 nel canale OEM sarà interrotta due anni dopo la prossima versione di Windows, appare evidente che la possibilità di passare a Windows XP con questa tecnica dovrebbe essere garantita non oltre il 2014-2015: nel 2012-2013 è infatti atteso Windows 8, i cui diritti di downgrade consentiranno di passare unicamente a Windows Vista o Windows 7.

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