Sebbene Windows sia il sistema operativo dominante quando si parla di PC propriamente detti, le cose non vanno allo stesso modo nel settore mobile. Gli avversari di Microsoft (in particolare il software alla base di sua maestà iPhone) sono in netto vantaggio su PDA e smartphone, ed i prodotti dei concorrenti sono oggettivamente alcune generazioni avanti rispetto a Windows Mobile quando si parla di usabilità e supporto all'interazione tramite tocco.
Il colosso spera ora di poter rientrare nella partita. Durante la giornata di ieri, Microsoft ha presentato dal palco di GSMA Mobile World Congress la settima versione di Windows Mobile, e la relativa strategia commerciale per il settore dei computer-fonini da taschino.
Il colosso ha parlato della necessità di differenziare Windows Mobile da Windows per PC: alla luce della diversa modalità con cui si interagisce con il piccolo schermo di PDA e smartphone, elementi quali il menu Start per avviare i programmi risultano ben poco funzionali, per quanto familiari agli utenti avvezzi ad impiegare tali tecnologie su computer.
Spazio quindi a grandi pannelli animati, chiaramente studiati per essere utilizzati tramite touch senza la necessità che siano i partner a sviluppare interfacce addizionali da montarsi sul sistema operativo per superarne le limitazioni intrinseche
Grande importanza anche alle possibilità di personalizzazione, affinché il telefonino possa divenire uno strumento in grado di adattarsi alle diverse necessità del pubblico, capace di presentare le proprie funzionalità in modo efficiente e, allo stesso tempo, graficamente accattivante.
I vari dispositivi "Windows Phone" continueranno ad essere realizzati dai partner Microsoft abituali (HTC, Asus, Toshiba eccetera), ma il monopolista del software ha imposto che ogni apparecchio sia dotato di almeno tre pulsanti fondamentali: "Start", per tornare rapidamente alla schermata iniziale, "Search", per ricercare rapidamente le informazioni memorizzate sia in locale sia sui web service e "Back", ovvero il classico "Indietro" che risulta sempre indispensabile nell'iterazione con i dispositivi elettronici
Tutti gli schermi dovranno essere di tipo "capacitivo" (ovvero come quelli di iPhone e iPad): questa scelta è chiaramente dettata dalla necessità di rendere l'approccio touch il più pratico e preciso possibile ed offrire la possibilità di utilizzare anche due dita alla volta: lo zoom sulle immagini e sulle mappe tramite pollice ed indice diviene insomma possibile anche sui dispositivi Windows Mobile.
Si parte dalla possibilità di sbloccare lo schermo passando con il dito sullo schermo, mettendo (finalmente!) fine al vetusto approccio "a pulsante" che caratterizza l'attuale versione sei
La schermata principale è composta da quelle che sono state chiamate "super-icone", ovvero riquadri che, oltre a consentire di avviare specifiche applicazioni, mostrano anche informazioni provenienti dalla rete e dal programma stesso: l'icona di Outlook, ad esempio, riporta il numero di messaggi ancora da leggere, mentre quella che consente l'accesso ad un determinato contatto su Facebook mostra lo stato e si aggiorna con la foto del profilo più recente.
Più o meno tutti gli elementi possono essere aggiunti alla videata iniziale, di modo da poter accedere in maniera immediata a tutti i dati più rilevanti.
Radicalmente aggiornate anche molte altre applicazioni classiche, come quella di gestione del calendario, dei contatti, delle foto e del multimedia. Tali componenti, chiamati "hub", sono in grado di convogliare sul dispositivo sia i dati memorizzati in locale, sia quelli presenti su un server Exchange, gestite tramite i servizi Windows Live o provenienti dai vari social network
Tutte le applicazioni sono ora dotate di un pannello a scomparsa presente nella parte bassa. La finestrella offre solamente alcune icone per visualizzazione predefinita, ma può essere "estratta" alla bisogna per accedere ad una lista di comandi contestuali.
Ampio spazio anche all'integrazione con il web: servizi quali le mappe o le ricerche tramite Bing sono tutti integrati nell'interfaccia. Sul palco è stata dimostrata la possibilità di utilizzare la rete per recuperare le indicazioni stradali e le relative immagini satellitari partendo da un link generato automaticamente in un appuntamento, o interrogando esplicitamente Bing tramite la funzione di ricerca integrata nel dispositivo.
Anche il browser utilizzato per sfogliare le pagine web tradizionali in mobilità è stato ampiamente rivisto, ed è ora basato sullo stesso motore di rendering offerto da Internet Explorer per PC. Il nuovo programma consente di effettuare lo zoom con due dita, adattare il testo alla larghezza dello schermo ed offre inoltre caratteri molto leggibili grazie alla tecnologia "sub-pixel positioning", definita come un ulteriore passo avanti rispetto a ClearType.
Manca però ancora una volta l'importantissimo plug-in Flash. Non è ancora chiaro se vi saranno ripensamenti in merito prima del debutto pubblico ma, per come stanno attualmente le cose, la tecnologia di Adobe non sarà gestita nemmeno dai nuovi Windows-fonini.
Per quanto riguarda i professionisti, si è parlato della versione ridotta di Microsoft Office: non è stato dedicato molto spazio a tale componente, ma Microsoft promette che sarà possibile lavorare senza troppe rinunce anche in mobilità, sia in modalità disconnessa, sia tramite l'accesso ad un server SharePoint, grazie ad una suite dotata di un'interfaccia consistente con quella dell'imminente Office 2010
Il nuovo Windows portatile è stato ottimizzato per gestire musica e video: questo si traduce nella presenza di un'applicazione mutuata direttamente da quella presente nel lettore Zune HD commercializzato dal colosso
"Ogni Windows Phone sarà uno Zune", hanno chiarito dal palco.
Anche in questo caso, il gestore multimediale non si limita a consetnire l'accesso alla musica locale, ma offre a terze parti la possibilità di integrare servizi di streaming e web service. In particolare, si è parlato della possibilità di utilizzare Pandora (attualmente operante solo negli Stati Uniti).
Come era lecito aspettarsi, anche lato-PC vi sono delle novità. L'applicazione di gestione è ora la stessa utilizzata per sincronizzare la musica con Zune, con un binomio che ricorda sicuramente da vicino la coppia iTunes+iPhone
Per quanto riguarda la sezione gaming, il nuovo Windows Mobile 7 è in grado di utilizzare il profilo Xbox LIVE, e condividere con esso i punteggi e gli obbiettivi raggiunti, in modo del tutto simile a quanto avviene sulla console e nel mondo Windows con i titoli del brand Games for Windows.
Si può giocare anche in multiplayer tramite la rete, sia in compagnia di altri giocatori mobili, sia con utenti impegnati ad utilizzare lo stesso titolo con PC e console.
Sarà necessario attendere ancora qualche tempo prima di poter mettere le mani sui primi dispositivi dotati del nuovo Windows Mobile 7.
A quanto pare infatti, Microsoft conta di rendere disponibili questi prodotti nel corso della seconda metà dell'anno, probabilmente solo a partire dal periodo pre-natalizio.
Il nuovo sistema operativo mobile di Microsoft sembra essere un prodotto interessante, se non altro per la capacità di essere realmente utilizzare via tocco nella sua interezza: se su Windows Mobile 6 risulta spesso frustrante utilizzare il telefonino una volta abbandonata la shell personalizzata offerta dall'operatore, il problema dovrebbe essere finalmente superato con questa versione del prodotto, studiata fin dalla base per poter essere gestita con le dita.
Microsoft ha deciso di rafforzare l'idea di più "declinazioni" di uno stesso Windows Phone: ecco quindi che agli sviluppatori sarà preclusa la possibilità di realizzare nuove shell personalizzate. Una scelta che, in un ottica tesa a preservare consistenza, prestazioni ed usabilità dello strumento è sicuramente condivisibile.
Il colosso impone inoltre una serie di requisiti piuttosto rigidi ai produttori che desiderino realizzare un "Windows Phone": si parla, fra gli altri, della presenza obbligatoria di GPS, radio FM, schermo touch, fotocamera da almeno 5 megapixel ed altro ancora.
L'architettura di base è stata rivista in profondità: il risultato è che le applicazioni studiate per lavorare con Windows Mobile 6 non sono compatibili con la nuova generazione.
Un'altra importante novità riguarda il modo in cui è possibile installare programmi addizionali. A quanto pare infatti, l'utente non sarà più libero di scaricare ed installare quello che preferisce dal web o dai siti dei singoli sviluppatori, ma sarà invece costretto a passare per l'apposito marketplace gestito da Microsoft. Una scelta che, se da un lato dovrebbe contribuire a garantire la qualità dei programmi proposti, genererà sicuramente qualche lamentela da parte dei power-user più esigenti.
Non è nemmeno chiaro se la piattaforma continuerà a supportare il multitasking o meno: tale caratteristica era presente in Windows Mobile 6, ed è stata spesso citata come uno dei (pochi) punti di forza rispetto ad iPhone. Le varie testimonianze raccolte in rete sembrano dipingere uno quadro differente: alcune applicazioni potranno continuare ad essere eseguite in background ma, probabilmente, non tutte. Se ne saprà comunque di più nei mesi a venire.
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