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Opera 10.60 finale: ritocchi all'interfaccia, HTML5 avanzato, WebM e più velocità per tutti

a cura di Zane
02/07/2010 - news
Internet - La software house norvegese ha reso disponibile la compilazione stabile e definitiva di Opera 10.60. Numerosi, gradevolissimi ritocchi all'interfaccia e più velocità sono le portate principali, ma c'è anche il pieno supporto al codec "WebM" ed un motore HTML5 perfezionato. Il rilascio è sincronizzato: le versioni per Windows, Mac e Linux sono disponibili contemporaneamente.

Il mercato in cui si trovano ad operare i browser web si evolve rapidamente, e così le software house che desiderino rimanere competitive nel settore sono costrette a lavorare senza sosta.

A pochi mesi dalla nuova, interessantissima versione 10.50, ecco che il team di Opera Software già sforna un'altra release. Nella prima mattinata di ieri, il gruppo ha presentato Opera 10.60: una iterazione che, pur senza introdurre variazioni significative come ha fatto il ramo di sviluppo precedente, presenta comunque alcune succulente migliorìe

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Ancora più velocità

La società spinge ancora sull'acceleratore e promette incrementi superiori al 50% in alcuni test velocistici rispetto all'iterazione precedente.

I risultati ottenuti con Peacekeeper sulla versione finale sembrano confermare la bontà del lavoro svolto: Opera 10.60 riesce infatti a superare di circa il 6,5% la versione "developer" di Google Chrome, divenendo così il browser web più veloce in circolazione su questo specifico benchmark

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Ritocchi all'interfaccia grafica

Sono stati introdotti alcuni ritocchi minori all'interfaccia grafica.

Il pulsante d'accesso presenta ora la scritta Menu. Secondo gli sviluppatori, si tratta di una mossa necessaria a chiarire la funzione del comando, ma già molti utenti hanno protestato: effettivamente, la resa visiva non è troppo piacevole.

Rifinite anche le anteprime delle schede aperte, che risultano ora meno squadrate

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La pagina Speed Dial mostra qui riquadri widescreen (rettangolari), quindi più adatti ai display in formato 16:9

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Niente più anteprime multiple di default

Opera ha deciso di disabilitare la funzione che mostra anteprime distinte nella barra delle applicazioni di Windows 7 per ogni singola scheda: la caratteristica, pur operando correttamente, era infatti risultata invisa ai più.

Chi apprezzasse tale comportamento può comunque facilmente ri-abilitarlo dal pannello delle opzioni.

Meno Carbon, più Cocoa

Opera 10.60 per Mac continua sulla strada intrapresa dal predecessore. Il framework alla base del software è ora Cocoa, e il team di sviluppo è stato impegnato a ripulire il codice da alcuni rami secchi legati al precedente meccanismo, Carbon, ancora presenti nel listato.

Le funzioni basate su Carbon rimaste, spiegano i programmatori, sono caricate dinamicamente al fine di migliorare le performance.

Gli utenti che ancora fossero legati a Mac OS X Tiger (10.4) faranno però bene a notare che il nuovo Opera non è in grado di utilizzare l'interprete Java su tale configurazione. Per quanto riguarda le versioni successive del sistema operativo Apple invece, non vi sono problemi fino a quando l'ambiente Java è aggiornato all'ultima versione.

Pieno supporto a WebM

La nuova edizione di Opera supporta il codec WebM rilasciato con licenza open source da Google. Questo significa che il browser è in grado di riprodurre nativamente e senza richiedere l'installazione di software addizionale i filmati in streaming compressi in tale formato

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Per provare la caratteristica è sufficiente abilitare la modalità HTML5 di YouTube ed aprire un filmato compatibile (come questo).

Un'altra demo, indicata dalla società stessa, è a questa pagina.

HTML5 "avanzato", CSS e SVG

Opera 10.60 introduce anche il supporto ad alcune funzionalità "avanzate" previste da HTML5:

Troviamo inoltre ritocchi alle funzioni di visualizzazione degli ideogrammi orientali, alla grafica vettoriale SVG ed ai fogli di stile CSS.

Protezione integrata by AVG

Opera 10.60 è dotato anche di un sistema di protezione integrato realizzato da AVG Technologies. Fondamentalmente, si tratta di un meccanismo che analizza gli URL richiesti e impedisce l'accesso a quelli classificati come pericolosi.

Una release sincronizzata

Chiudono il quadro delle novità oltre 100 bugfix ad importanza variabile ed una buona notizia per tutti gli utenti delle piattaforme alternative: contrariamente a quanto visto con la precedente 10.50, Opera 10.60 è stato rilasciato contemporaneamente sia per Windows, sia per Mac, sia per Linux.

Gli interessati possono prelevare gratuitamente la propria copia partendo da questa pagina. Il programma è in italiano.

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