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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Lungi dall'essere un ripiego forzato o la soddisfazione di una curiosità di chi già usa software blasonati ed estremamente costosi, il software open source è arrivato ad una maturità tale da rivaleggiare ad armi pari con la controparte venduta con licenze commerciali tradizionali. Dalla sua ha in più il vantaggio di essere gratuito e costantemente "monitorato" e supportato da una comunità di appassionati ed entusiasti, fedeli sostenitori della filosofia Open. Nell'ambito delle suite da ufficio, OpenOffice.org è in assoluto il prodotto open più utilizzato. A conferma di questa sua meritata popolarità, il Plio, Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org, in occasione della prima conferenza italiana della comunità del progetto, ha annunciato che i download della suite, incarnata nella versione stabile 1.1.4 e in quella beta - entrata nella fase conclusiva del processo di test che porterà al rilascio della versione 2.0 -, hanno superato quota 40 milioni, raggiungendo, secondo le stime degli analisti, una quota di mercato pari al 10% del totale, drenando utenti da prodotti come quel Microsoft Office che è, assieme a Windows XP, il software di punta del Monopolista di Redmond. Segnala ad un amico |
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