Sono parole compiaciute, quelle pronunciate da Jon von Tetzchner, CEO di Opera Software, riguardo alla nuova indagine aperta dall'Unione Europea contro Microsoft e la possibile integrazione anti-concorrenziale del browser Internet Explorer all'interno di Windows.
"A nome di tutti gli utenti di Internet, applaudiamo la Commissione per aver compiuto un nuovo passo verso il ripristino della competitività in un mercato che Microsoft ha strangolato per più di una decade" ha commentato il dirigente.
Secondo il comunicato del gruppo norvegese, "il browser web è l'applicazione più importante presente su personal computer", un chiaro riferimento quindi alla costante crescita delle web application ed, in generale, alla tendenza ormai consolidata di trasformare software di ogni tipo in servizi accessibili mediante il navigatore.
"La Commissione ha confermato che farà quanto in proprio potere per far sì che gli utenti possano continuare a trarre vantaggio liberamente di una delle più importanti innovazioni della storia dell'umanità: Internet", ha concluso von Tetzchner.
Opera Software ha ovviamente tutto da guadagnare da questo procedimento: oltre al miglioramento del regime concorrenziale che verrebbe oggettivamente a generarsi in caso Microsoft fosse costretta a strappare Internet Explorer da Windows, il gruppo norvegese sta cavalcando l'onda anche per tentare di migliorare la propria visibilità sul mercato: la diffusione di Opera Browser infatti, ancora oggi non arriva all'1% del totale.
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