Perciò io vi chiedo quali sono i giochi, tra quelli usciti nel 2012, che vi sono piaciuti di più, e perché. E magari, già che ci siamo, anche quelli che più vi hanno deluso.
Parto io con la delusione dell'anno: Max Payne 3. Non è un brutto gioco in senso assoluto (anche se è ripetitivo), ma ha perso l'atmosfera noir dei primi due capitoli, che era ciò che li rendeva speciali.
Ora però passiamo alle cose belle (non è una classifica):
- Mass Effect 3: la conclusione di una delle mie saghe fantascientifiche preferite. Sicuramente è il capitolo più cinematografico della saga, ed è bello reincontrare vecchi amici e nemici in questa corsa contro il tempo per salvare la galassia. Dispiace solo che il finale vero e proprio, anche in versione extended cut, resti un po' sottotono.
- Dishonored: bella ambientazione e bellissimo gameplay. Giocarlo come uno stealth puro, cercando di finire il gioco senza uccidere nessuno, è davvero appagante. Unica pecca la trama un po' scontata.
- The Walking Dead: per me la vera sorpresa del 2012. Non mi aspettavo nulla da questo titolo, e invece mi ha conquistato fin dai primi minuti. Come per il fumetto, anche qui gli zombie ci sono, e di solito portano con loro morte e distruzione, ma sono una presenza che passa un po' in secondo piano rispetto alle dinamiche che si creano all'interno del gruppo dei sopravvissuti. Gesti di amicizia, di coraggio, speranza, sacrificio, voglia di ricostruire, ma anche paura, odio, tradimento, volontà di sopravvivere ad ogni costo, anche schiacciando i più deboli. C'è tutto questo e anche di più nel titolo dei Telltale Games. Il gameplay è ridotto ai minimi termini, tanto che è più una storia interattiva che un videogioco tradizionale, ma il legame empatico tra Lee, Clementine e gli altri sopravvissuti e il peso delle nostre scelte lo rendono uno capolavoro. E in più di un'occasione mi ha stupito e profondamente commosso.
To the Moon

Ok, qui sto un po' barando, perché questo gioco è uscito nel 2011, e io lo giocai già al lancio. To the Moon però è finalmente sbarcato su Steam lo scorso settembre, e la versione Steam credo sia al momento l'unica ad essere tradotta in italiano. Traduzione nel complesso ben fatta, anche se c'è qualche errore grossolano (pochi, per fortuna). Ma concentriamoci invece sul gioco: To the Moon è una piccola e scintillante perla nel vasto universo indie. La grafica è piacevolmente retro, peccato solo (ma credo che sia un limite di rpg maker) per la bassa risoluzione. La colonna sonora è semplicemente stupenda, ti entra nel cuore e ti accompagna per tutta la durata di questa breve, ma intensa storia. Breve, perché dura poco più di due ore. Più o meno il tempo di un buon film. perché questo è To the Moon: un film, un racconto nel quale al giocatore è richiesto solo di esplorare un po' l'ambiente, raccogliere qualche oggetto e poi stare a guardare, e farsi coinvolgere da una storia romantica, delicata e malinconica. La cinica ironia del dottor Neil (probabilmente uno dei più riusciti personaggi mai apparsi in un videogioco), che però in fondo è un gran sentimentale, e la professionalità della più seria (e fredda) dottoressa Eva fanno da contorno alla storia dell'anziano John e del viaggio nei suoi ricordi, dai più recenti fino a qualcosa di nascosto sepolto nella sua infanzia, per cercare di realizzare il suo ultimo desiderio: andare sulla luna. Se non nella realtà, almeno all'interno della sua mente. Un viaggio allo stesso tempo dolcissimo e tristissimo. E se, durante una delle scene madri, sulla note di Everything's Alright, ascoltando Laura Shigihara cantare, vi accorgerete che all'improvviso lo schermo si è fatto sfocato, non preoccupatevi; sono solo le lacrime che stanno velando i vostri occhi e significa che To the Moon sta compiendo la sua magia.
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