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Respinta la mozione di D'alema

Cinema, motori e problemi spirituali: il forum per tutto ciò che non è informatica.

Messaggioda thomas » sab feb 24, 2007 3:40 pm

Su su, il qualunquismo lasciamolo agli stolti.
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Messaggioda ssjx » sab feb 24, 2007 3:55 pm

tubercolo1 ha scritto:E' un male non volere che torni colui che rappresenta le leggi ad personam, il conflitto di interessi, lo scadimento del welfare, la finanza corrotta , la delegittimazione della magistratura, i paradisi fiscali alle Cayman, i condoni......?! [8D] [devil] [B)]



Però una cosa è da riconoscere .............. si dice sempre che Berlusconi è bravo a parlare e che sa fare propaganda quanto nessun altro...

... in fondo però vedo che anche quelli di sx sono stati piuttosto bravi [fischio]
Usavo IE e mi lamentavo... usavo Mozilla e mi lamentavo, decisamente meno ma mi lamentavo, ... poi ho trovato Opera e fu amore a prima vista
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Messaggioda ingmotty » sab feb 24, 2007 4:02 pm

crazy.cat ha scritto:E ti pare una bella cosa?
Si tratta di una coalizione nata e tenuta insieme dall'odio anti-silvio e dalla paura di perdere la poltrona, perché dopo le leggi emanate in questi pochi mesi sanno benissimo che non ci tornerebbero tanto presto.


I motivi per i quali io non condivido "la scesa in politica" di Berlusconi l'ho motivati qualche post più su; senza dubbio creare una coalizione solo per impedire che un personaggio salga al potere è quanto mai miserevole, lo dimostra la traballante maggioranza crollata due giorni fa.

Onestamente, permettetemi quest' osservazione, se il Cavaliere non avesse promesso in campagna elettorale, l'ultimo giorno, di abolire TARSU e ICI, il Senato oggi non sarebbecosì in bilico.

Quanto alla paura di perdere la poltrona, penso che qualunque politico ce l' abbia, sia egli di destra, sinistra o centro. Non credi? [;)]
Ridi, e il mondo riderà con te. Piangi, e piangerai da solo!
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Messaggioda bandrew » sab feb 24, 2007 4:02 pm

tubercolo1 ha scritto:E' un male non volere che torni colui che rappresenta le leggi ad personam, il conflitto di interessi, lo scadimento del welfare, la finanza corrotta , la delegittimazione della magistratura, i paradisi fiscali alle Cayman, i condoni......?! [8D] [devil] [B)]

Sì. E' un male non tanto in sè ma se oltre a questa più o meno legittima campagna contro di lui e ciò che rappresenta non c'è altro questo è il male peggiore per il paese.
Il centrosinistra non ha una politica unitaria in nessuno dei campi fondamentali dell'azione di un governo. Se ci fossero solo posizioni diverse ma "vicine", con accordi si potrebbero limare le differenze. Qui però si sta parlando di posizioni assolutamente inconciliabili e chiare a tutti.
Non c'è una politica estera condivisa: ci sono filoamericani e antiamericani. Pacifisti e pacifinti, gente che manifesta contro tutte le guerre, per la riduzione della spesa militare, contro le basi Nato (sì c'è anche questo) e poi in parlamento tradisce la propria base votando per rifinanziamento di missioni di GUERRA senza averealcun pudore.
Non c'è una politica economica condivisa: si va dal liberismo più spinto fino al collettivismo statalizzante e per questo non c'è alcuna vera politica riformista per favorire la ripresa piuttosto che per colpire qualche categoria.
Non c'è una politica etica e morale condivisa: ci sono parti che vorrebbero abolire il concordato con la chiesa (vedi radicali e socialisti) e altre che vivono in parrocchia (vedi Mastella e parte della margherita guidata da un ex radicale, incredibile solo a pensarlo).
Non c'è una politica sulle infrastrutture visto che molti vogliono fermare ogni cantiere in nome di chissà quale idiozia e altri che vogliono per il bene del paese portare avanti le grandi opere. Qui non parlo degli impatti ambientali della Tav che in ogni caso DEVE essere fatta e lo sarà, ma del blocco di opere solo perché le ha avviate il governo precedente.
Mi vien da ridere a leggere che Berlusconi rappresenta lo scadimento del welfare. Dimmi una cosa che il centrosinistra ha fatto per la povera gente. Ha aumentato le tasse indiscriminatamente coprendo con finte detrazioni irpef a famiglie più povere l'aumento di decine di imposte dirette e indirette che hanno il solo effetto di far piangere tutti tranne i ricchi che ridono sempre. Ve ne accorgerete quando sulle buste paghe troverete 10 euro di aumento e poi andando a pagare il bollo auto, l'ICI revisionato, i ticket, il riscaldamento e avanti on tutte le altre. I conti si faranno a giugno quando con i conguagli vedremo davvero chi se l'è presa nel mulo.
Se il bene dell'Italia è questo mi sa tanto che la gente che ha votato Prodi si riconferma "cogliona" perché vuole farsi del male da sola.
Sia chiaro: non me ne frega nulla di Berlusconi e sodali, voglio che le famiglie italiane stiano bene, che i lavoratori possano avere qualcosa in tasca e che le imprese possano operare, che si facciano riforme anche difficili e che questo sciagurato paese diventi moderno. La sinistra mi garantisce l'opposto. Ci svuota le tasche, blocca opere fondamentali, ci rende ridicoli nel mondo e non fa nemmeno quelle poche cose davvero di sinistra che dovrebbe fare dal punto di vista "etico" come i Pacs. Cosa vive a fare allora? Risposta: solo per avere il solito posto dove non batte mai il sole attaccato alla solita poltrona.
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Messaggioda tubercolo1 » sab feb 24, 2007 5:23 pm

" Non c'è una politica sulle infrastrutture visto che molti vogliono fermare ogni cantiere in nome di chissà quale idiozia e altri che vogliono per il bene del paese portare avanti le grandi opere.......ma del blocco di opere solo perché le ha avviate il governo precedente. "

Se i cantieri che si vogliono fermare sono quelli del ponte di Messina, fatti un giro in Sicilia dove il 60 % dell'acqua negli acquedotti obsoleti si disperde lasciando libero il campo alla Mafia dell'acqua : aggiustiamo almeno prima quelli! Per non parlare della viabilità, del trasporto pubblico ....
Se ti riferisci ai cantieri stradali, non è che la sinistra li voglia fermare solo perché li ha messi in piedi il governo precedente, il punto è che vanno riappaltati : non puoi essere così "struzzo" da non sapere che i costi dei lavori per i "vecchi" appalti - in mano a ditte fiduciarie del vecchio governo - sono mediamente più alti del 30-35% rispetto , ad esempio, ai costi di un'opera analoga in Francia, nostra "cuginetta"( sto parlando, per scendere sul concreto, dei costi al km per la costruzione di strade nella pianura padana, non attraverso le Alpi.

Su su, il qualunquismo lasciamolo agli stolti.
Qualunquismo???? Ma tu leggi, ogni tanto , oltre a guardare Fede ?! Parliamo di processi, anche internazionali, non di qualunquismo!

Mi vien da ridere a leggere che Berlusconi rappresenta lo scadimento del welfare. Dimmi una cosa che il centrosinistra ha fatto per la povera gente
Tu che ci vivi, vai a vedere cosa spende il tuo Governatore per appaltare la sanità, con il risultato della deregulation e dei morti nelle camere iperbariche ! Vi piace il sistema statunitense, dove, in assenza di carta di credito, vi lasciano sui marciapiedi a crepare? ( Ragazzi, io nella sanità ci lavoro ed ho contatti con le comunità scientifiche inernazionali, questa non è una barzelletta , credetemi. Speriamo che Hilary Clinton abbia successo !)

Non c'è una politica economica condivisa: si va dal liberismo più spinto fino al collettivismo statalizzante e per questo non c'è alcuna vera politica riformista per favorire la ripresa piuttosto che per colpire qualche categoria

Certo che Bersani di gente ne ha scontentata parecchia, ma quella è la strada : ridiscutere un patto sociale con le diverse categorie , suddividere i sacrifici di cui ogni italiano, grazie ad una politica sconsiderata di vecchia data, deve farsi carico sin dalla nascita.
Spiegami per quale motivo la comunità economica europea ha giudicato il governo Prodi sulla buona strada per il risanamento dei conti pubblici italiani : sono antiberlusconiani sinistrorsi anche loro? E' mai stato stilato un analogo giudizio per il governo del centrodestra?
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Messaggioda -DrAma- » dom feb 25, 2007 9:47 am

tubercolo1 ha scritto:
Mi vien da ridere a leggere che Berlusconi rappresenta lo scadimento del welfare. Dimmi una cosa che il centrosinistra ha fatto per la povera gente
Tu che ci vivi, vai a vedere cosa spende il tuo Governatore per appaltare la sanità, con il risultato della deregulation e dei morti nelle camere iperbariche ! Vi piace il sistema statunitense, dove, in assenza di carta di credito, vi lasciano sui marciapiedi a crepare? ( Ragazzi, io nella sanità ci lavoro ed ho contatti con le comunità scientifiche inernazionali, questa non è una barzelletta , credetemi. Speriamo che Hilary Clinton abbia successo !)


Da quello che scrivi magari lo sai sulla sanità italiana, ma non su quella USA...questo è un luogo comune bello e proprio...
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Messaggioda thomas » dom feb 25, 2007 12:13 pm

tubercolo1 ha scritto:Spiegami per quale motivo la comunità economica europea ha giudicato il governo Prodi sulla buona strada per il risanamento dei conti pubblici italiani : sono antiberlusconiani sinistrorsi anche loro? E' mai stato stilato un analogo giudizio per il governo del centrodestra?

La comunità economica europea ha giudicato tutti i governi sulla buona strada, non solo quello di Prodo.

Parlando poi in generale, se davvero (perché io ancora non ci credo) viviamo così male, perché non cominciamo a spendere meno? Scarpe, vestiti, ristoranti, divertimento, auto e moto, cellulari ed internet... mi pare che nessuno si faccia passare la voglia di regalarsi qualcosa.... per tirare la cinghia... questo si che sarebbe un buon segno.

Invece pur di comprarsi una Punto da 25.000€ (e nessuno che si lamenta sul prezzo esasperato), la compriamo in finanziamento, che altro non è una parola diversa per dire mutuo... un mutuo su una macchina... quando fondamentalmente potremmo accontentarci di un usato.
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Messaggioda tubercolo1 » dom feb 25, 2007 12:24 pm

Ti quoto al 100%,Thomas : ci uccide il credito al consumo ! Compra ora e paga fra un anno!

"Se si vuole arrestare la crescita abnorme del debito pubblico italiano, arrivato a novembre 2006 al record assoluto di 1.607,7 miliardi di euro, un controvalore di 27.700 euro che grava sulla testa di ogni italiano,compresi i neonati, che continuerà a salire per la componente micidiale dei tassi di interesse BCE e dell’aumento dei rendimenti sui titoli di Stato come i BOT annuali,arrivati oggi a sfiorare il 4 per cento,occorre un piano quinquennale di riduzione."

Se ci comperassimo solo quello per il quale abbiamo i soldini...... magari non avremmo il cellulare di nuova generazione, ma i nostri figli non nascerebbero con 27700 neuri di debito!

Il sistema sanitario negli Stati Uniti

Negli Usa non esiste un’assistenza sanitaria pubblica. Anche i democratici hanno rinunciato a proporla "per i costi eccessivi". Esistono soltanto alcuni programmi sanitari pubblici, che assicurano determinate prestazioni per alcune categorie. La Health Care Financing Administration (HCFA) è l’agenzia federale che amministra i programmi federali Medicare e Medicaid, che coprono complessivamente circa 74 milioni di americani. Il Medicare, che assicura gli over 65 affetti da insufficienza renale e da alcune particolari disabilità, riguarda circa 40 milioni. Il Medicaid riguarda persone a basso reddito e particolarmente bisognose. Ma, per quanto destinati a anziani, disabili e bisognosi, questi programmi pubblici, come vedremo, sono a pagamento. E allora non tutti vi possono accedere e dunque negli Stati Uniti 45 milioni di persone sono assolutamente prive di ogni tipo di assistenza sanitaria (nel 2000 erano 40 milioni).
La più gran parte dei lavoratori può accedere alle assicurazioni private previste dai contratti di lavoro con costi a carico dei lavoratori e dei padroni. Ma, con la diffusione del lavoro precario e del sottosalario stile Wal-Mart, accade che molti lavoratori non possano permettersi di sottrarre dalla paga la quota contributiva posta a loro carico e rinuncino all’assicurazione, potendosi ritrovare nei 45 milioni di cui sopra.
L’accesso a Medicare e Medicaid è condizionato al pagamento dei premi di assicurazione e dei contributi in caso di uso dei servizi. Il Medicare assicura i ricoveri ospedalieri a fronte di un premio medio di $300 al mese: in caso di ricovero, poi, si pagano $912 per i primi 60 giorni, $228 al giorno fino al 90° giorno, $456 al giorno fino al 150° e successivamente il costo completo. Assicura inoltre il medico di base a fronte di un premio di $78 al mese. Per quanto riguarda i medicinali, Medicare, a seguito della riforma varata nel 2003 da Bush, non copre i farmaci prescritti e assunti fuori dagli ospedali e i beneficiari sono costretti a pagarsi assicurazioni private per i farmaci o a pagarsi di volta in volta i farmaci.
Medicare è stato creato nel 1965 a favore di anziani e disabili che non possono permettersi un’assicurazione sanitaria privata. Medicare coinvolge il 12% del budget federale, pari a 217 miliardi di $. Gli "esperti" prevedono il crollo finanziario del programma entro il 2030 a causa dell’aumento del rapporto pensionati/lavoratori. Il Congressional Budget Office ha calcolato che per coprire solo la metà dei farmaci richiesti dai beneficiari del Medicare in 10 anni occorrerebbero fra i 728 e i 1.010 miliardi di $. Nel 2003 l’amministrazione Bush ha approvato una legge di "riforma" del Medicare, volta a gettare le basi per procedere successivamente al taglio delle sovvenzioni pubbliche, ad aumentare la somma posta a carico dei beneficiari, a predisporre il passaggio che punta a trasformare anche il Medicare in un sistema assicurativo totalmente privato.
Il primo passo prevede che siano le assicurazioni private e non più il governo a occuparsi dei sussidi per i farmaci con prescrizione medica. È previsto che il governo trasferisca le risorse alle assicurazioni private, che gestiranno direttamente con gli interessati l’assicurazione sulle medicine, a cominciare dalla possibilità di rivedere i premi. Solo in circostanze eccezionali Medicare offrirà una copertura diretta delle spese dei farmaci. Dal 2010 la privatizzazione procederà rapidamente. La legge prevede sussidi per gli anziani con bassi redditi che escono dal programma federale per aiutarli a passare all’assicurazione privata e a pagarsi i premi più alti. Per quelli sani, per i quali le compagnie potranno offrire polizze competitive, i promotori sperano addirittura che premi assicurativi minori e sussidi più alti per chi esce dal programma potranno indurre molti anziani a passare all’assicurazione privata. Invece i malati rifiutati dalle compagnie resteranno con Medicare e saranno obbligati a pagare una tassa annuale sempre più alta. Il prezzo dei farmaci è in costante aumento, ma nondimeno la legge del 2003 rende praticamente impossibile comprare farmaci in Canada, dove costano molto meno. Si prevede comunque che circa 3 milioni di persone e molti anziani e disabili, a seguito della "riforma", una volta cacciati dal Medicare, non saranno in grado di sostenere l’assicurazione sanitaria privata. Il Census Bureau, l’Ufficio federale di statistica dal quale rileviamo la più gran parte di questi dati, ha calcolato che il numero dei non assicurati è cresciuto nel 2003 di 1,4 milioni di persone.
Completiamo con gli stralci di un intervento di Ignazio Marino, direttore del Centro Trapianti del Jefferson Medical College di Philadelphia apparso su L’Espresso del 9 settembre 2004: "Il divario tra chi può accedere a strutture sanitarie altamente specializzate e chi non può avvalersi nemmeno del pronto soccorso si fa sempre più marcato, mettendo in evidenza come l’accesso alla sanità negli Usa non solo non è un diritto per tutti, ma è un lusso che sempre meno cittadini si possono permettere… Il paradosso è poi che chi non possiede un’assicurazione privata e deve sobbarcarsi per intero l’onere delle spese, si ritrova a pagare conti ben più salati di quelli che spettano invece a quelli che hanno una polizza. I grandi gruppi assicurativi negoziano con gli ospedali e ottengono solitamente tariffe scontate. Al contrario il singolo cittadino, disoccupato, pensionato o mediamente povero, si sobbarca spese più pesanti. In altre parole meno te lo puoi permettere e più devi pagare... La questione solleva un problema più ampio: qual è la soglia di povertà per poter accedere gratuitamente alle cure sanitarie, tenendo conto che il bilancio della sanità Usa è in rosso? Non ci ha pensato due volte il governatore del Mississipi, che ha tagliato proprio l’assistenza ai più deboli. Il reddito pro capite per avere diritto all’assistenza sanitaria gratuita è stato abbassato da 12.569 dollari l’anno a poco più di 6 mila dollari: manovra che farà risparmiare, ma che ha avuto come conseguenza immediata la perdita della garanzia dell’assistenza medica per 65 mila persone, per la maggior parte pensionati e disabili".
A proposito di "valori cristiani"..

DrAma, sei del mestiere? Se sì , non puoi non sapere !
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Messaggioda tubercolo1 » dom feb 25, 2007 1:38 pm

La riforma previdenziale di Bush

Bush ha promesso che uno dei punti centrali della sua politica economica sarà la riforma del sistema previdenziale. L’invecchiamento della popolazione, si dice, "fa esplodere la spesa previdenziale e rende impossibile compensare la spesa sanitaria". La ricetta di Bush è di spostare sui privati i costi e le responsabilità ora a carico dello stato, cioè di smantellare ciò che resta di un welfare pubblico, privatizzando sempre di più sanità e previdenza.
La riforma previdenziale promessa da Bush contempla lo smantellamento della Social Security ossia del sistema previdenziale pubblico statunitense. I contributi versati alla Social Security sono oggi del 12,4% della retribuzione, di cui il 6,2% a carico del lavoratore (a fronte del 33% della retribuzione, di cui il 9% circa a carico del lavoratore, ovvero del 19% del compenso, di cui 1/3 a carico del "collaboratore", in Italia). La previdenza pubblica americana è a ripartizione. L’età pensionabile è più alta che in Italia. I trattamenti sono molto bassi, tant’è che è diventato essenziale costituire pensioni integrative private erogate dai fondi pensione aziendali. La Social Security conta su un robusto fondo di riserva, che fino al 1999 risultava sovrafinanziato di 280 miliardi di dollari? Che cosa è successo? Negli ultimi 4 anni le grandi aziende hanno messo in campo un’originale sistema per contrastare la crisi e risollevare i bilanci: hanno smesso di versare i contributi e così solo un decimo delle 500 società più redditizie degli Usa risulta in regola con il versamento dei contributi. Il loro debito complessivo per contributi non versati ammonta a 400 miliardi di $. La United Airlines, già in forte debito, è stata successivamente autorizzata dal giudice fallimentare a eliminare del tutto le pensioni. Il governo dice che il peggioramento del rapporto tra pensionati e attivi e la vicina maturazione della pensione per gli stimati 77 milioni di baby boomers -i figli del boom economico, nati negli anni 50/60- determinerebbe l’insorgere di disavanzi dal 2014/15, successivamente destinati all’ulteriore peggioramento, con l’azzeramento finale del fondo di riserva nel 2040. Secondo Elsa Fornero, su Il Sole 24 Ore del 6 gennaio 2005, "si potrebbe evitare questo andamento aumentando l’aliquota contributiva al 17-18%". Ma Bush e il padronato statunitense sono di altro avviso. Di aumentare i contributi a carico delle aziende non se ne parla. E allora, "per garantire la pensione ai giovani che altrimenti, andando avanti così, non la avrebbero" (riconoscete il ritornello?), il padronato americano pensa semplicemente di abolire la previdenza pubblica e di dirottare anche questi contributi alle banche o ai fondi. La Social Security verrebbe sostituita con conti privati per tutti gli under 55 oppure questi contributi affluirebbero anch’essi nei fondi pensione privati. La "riforma" di Bush si tradurrebbe in un forte flusso di denaro (dei lavoratori) verso le borse azionarie. Le pensioni dei lavoratori sarebbero sempre di più esposte al rischio di sparire a seguito di tracolli finanziari. Ma non tutte le ciambelle riescono col buco neanche ai diavoli peggiori. Questa "riforma" comporta costi di transizione da un sistema all’altro che lo Stato americano non può permettersi. E infatti, una volta sottratti i nuovi contributi alla previdenza pubblica per dirottarli verso il circuito finanziario, con quali soldi lo Stato pagherebbe le pensioni di chi ha maturato il diritto, tra cui i famosi 77 milioni di baby boomers? Gli esperti stimano in 2.000 miliardi di $ i costi di transizione anche verso privatizzazioni parziali e così negli ultimi tempi si è iniziato a parlare di progetti più contenuti, che prevedono per ora lo storno soltanto del 2% dei contributi, da mettere intanto in conti di risparmio individuali per i lavoratori più giovani ed eventualmente investibili in borsa.
Quanto alla riforma del welfare sanitario, pur all’interno di una comune logica che nega un’assistenza sanitaria pubblica, è su questo piano che si individuano le maggiori differenze tra i programmi repubblicano e democratico. Lo si misura anche dalla generale propensione verso Bush delle industrie farmaceutiche associate in "Big Pharma" e delle società che gestiscono assicurazioni sanitarie. Infatti, benché i costi dell’assistenza sanitaria siano profondamente condizionati dal peso degli interessi delle industrie farmaceutiche, l’amministrazione Bush, che con la riforma del 2003 ha reso impossibile comprare i farmaci in Canada dove costano assai meno, conferma ora un approccio privatistico che allontana la possibilità di interferenze governative nella fissazione dei prezzi. Vediamo in breve le differenze tra i due programmi. Quello democratico prometteva un’espansione dell’utilizzo dei programmi federali Medicare e Medicaid attraverso agevolazioni fiscali per favorire l’accesso dei disoccupati a questi programmi. Contemplava inoltre il conferimento di poteri al programma federale Medicare per negoziare direttamente con le case farmaceutiche i prezzi dei medicinali in vista di possibili sconti, oltre alla possibilità, parziale, di importare farmaci dal Canada. Prevedeva, infine, la riduzione dei costi delle polizze assicurative private per aziende e assicurati per allargare la platea di chi si assicura privatamente. Bush, invece, in linea con la riforma del 2003, punta a spostare assistiti dai programmi federali all’assistenza privata e dunque a estendere il settore privato. In buona sostanza le sue proposte attengono a come "aiutare" le persone senza assistenza o, più realisticamente, che a causa della sua riforma vengono escluse dai programmi federali a pagarsi un’assicurazione privata. E le ricette sono: crediti fiscali a persone a basso reddito ($1.000 a singolo e $3.000 a famiglia); creazione di associazioni di piccoli imprenditori per l’acquisto di polizze ai dipendenti a prezzi scontati; introduzione di conti di risparmio sanitari esentasse per la copertura delle spese sanitarie. Ancor qui, a fronte di chiarissime intenzioni, insorge il limite dei costi ingenti per agevolare il passaggio dai programmi federali all’assicurazione privata, a fronte di un deficit di bilancio già di notevoli dimensioni. E’ stato calcolato che tutte le proposte di riforma del welfare ipotizzate da Bush in 10 anni porterebbero il deficit a 1.330 miliardi di dollari.
Il suo programma, infine, nega la cittadinanza immediata agli immigrati illegali e prevede invece permessi di lavoro temporanei. Contempla accordi commerciali bilaterali e l’area di libero scambio delle Americhe, ma non la sottoscrizione del protocollo di Kioto. Esclude di attingere alla riserva strategica di petrolio per calmierare i prezzi.
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Messaggioda -DrAma- » dom feb 25, 2007 1:39 pm

I copia e incolla non dimostrano conoscenza...
Esistono moltissime formule per agevolare i "poveri" medicaid ne è una dimostrazione, ship ne è una dimostrazione medicare ne è una dimostrazione, per non parlare dei piani sanitari...
Non esiste una formula publlica perché il meccanismo sanitario non ne permette una visto che la maggior parte delle strutture sanitarie sono private e questo ha portato ad avere negli stati uniti fondi e strutture per la ricerca che nel mondo non hanno eguali.. ricordiamoci che la maggior parte delle cure d'avanguardia provengono da USA e Giappone.

In Italia lo statalismo fino alla riforma del 92/93 ha portato a creare un mostro che mangia soldi e offre discreta salute. Adesso con i DRG c'è un po' di pepe al c..o, peccato che grazie alle lobby sindalistica l'Italia è un paese con un esubero di medici che è 4 volte tanto quello che c'è in Europa grazie a queste spese non può investire in salute, ma lo fa solo in sanità che sono due cose ben diverse.
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Messaggioda tubercolo1 » dom feb 25, 2007 2:38 pm

D'accordo per la ricerca, è forse la maggiore delle nostre pecche, credo .
Sui DRG nutro grosse perplessità, o per lo meno sull'uso che se ne fa nei nostri ospedali o nelle nostre cliniche universitarie.

Il copia/incolla : qual è il problema, non l'ho capito bene.... si può concordare o no, ma rifiutarlo a priori, cosa significa?
Vogliamo parlare male anche dei motori di ricerca? [rolleyes]
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Messaggioda -DrAma- » dom feb 25, 2007 4:26 pm

E' la fonte che è il problema...che deve essere superpartes e non mi sembra che lo sia... io non obbietto che uno sia antiamericano o di sinistra, ma obietto inesattezze d'informazione...anche perché credo che le classi politiche abbiano sempre basato la loro storia e il loro potere sulla disinformazione.
Il tuo copia e incolla e quello che hai scritto prima li trovo disinformanti, facili informazioni, per facili aplausi.

Scusa se sono brusco ma certe cose mi fanno proprio incavolare, quindi prima di degenerare smetto.
Ciao
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Messaggioda tubercolo1 » dom feb 25, 2007 5:18 pm

Bè, basterebbe confutare le affermazioni che non si condividono ; sono d'accordo con te sulla necessità del "super partes ", ma l'obbiettività deve essere una caratteristica di un giudizio, non di un dato di fatto , che è quello riportato nell'articolo.... et de hoc satis! [boh]
Scusami se ti ho fatto innervosire. [V]
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Messaggioda Robby78 » lun feb 26, 2007 10:28 am

tubercolo1 ha scritto:E' un male non volere che torni colui che rappresenta le leggi ad personam, il conflitto di interessi, lo scadimento del welfare, la finanza corrotta , la delegittimazione della magistratura, i paradisi fiscali alle Cayman, i condoni......?! [8D] [devil] [B)]

parole sante!
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Messaggioda tubercolo1 » lun feb 26, 2007 1:53 pm

Evvvvaiii........siamo in DUE !!! [cry] [8)] [cry+] [cry+]

( ..... non è che mi prendi per il mulo, vero?! [:)] [:D] )
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Messaggioda crazy.cat » mar feb 27, 2007 6:59 pm

Ma come mai, tutta la ripresa economica, tutte le persone che sono corse a pagare le tasse, non era tutto merito suo e del suo favoloso governo.
Tutti gli italiani erano terrorizzati dalla sua sola presenza ed hanno pagato quel mucchio di milioni di tasse in più.
comincia a calarsi le braghe, o qualcuno gli ha spiegato finalmente che stava dicendo delle grandi cavolate.

Prodi: "Tempi rapidi per la Tav"
Senato, "L'Italia farà la sua parte"

"Sono consapevole che non tutto il merito dei risultati" riguardanti la ripresa economica "sia da attribuire al nostro governo". Ma ora "ora ci dobbiamo a impegnare a non vanificare gli importanti risultati conseguiti. L'Italia può mettere a segno ritmi di crescita anche superiori al 2% registrato nel 2006". Il premier ha poi parlato di un altro dei punti caldi, assicurando che la "la Tav si farà, così come le autostrade del mare".

http://www.tgcom.mediaset.it/politica/a ... 0965.shtml

Ti aspettiamo al capitolo pensioni......
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Messaggioda ingmotty » mar feb 27, 2007 7:05 pm

Cominciamo a vedere come andrà la votazione mercoledì, poi vedremo quale direzione prenderà la maggioranza.
Oramai mi sono convinto che Il governo influisce poco sull'andamento dell' economia.
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Messaggioda bandrew » mer feb 28, 2007 7:06 pm

ingmotty ha scritto:Cominciamo a vedere come andrà la votazione mercoledì, poi vedremo quale direzione prenderà la maggioranza.
Oramai mi sono convinto che Il governo influisce poco sull'andamento dell' economia.


In parte sono d'accordo con te, purtroppo il governo influisce poco nell'economia, e parlo dei vari governi italiani, perché rinuncia a mettere in atto vere riforme liberali per sbloccare punti chiave.
In parte però bisogna dare atto anche ai meriti che comunque ci sono nonostante i tanti errori, del governo precedente, che ha contribuito in maniera determinante a rilanciare l'economia, anche con decreti forse non troppo "giusti" come condoni e rientro di capitali dall'estero. Non saranno stati la giustizia vera ma hanno fatto girare davvero miliardi di euro, basta leggere le statistiche, e quei soldi servono per investimenti e hanno ricadute sui salari.
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Messaggioda ingmotty » mer feb 28, 2007 7:20 pm

bandrew ha scritto:
In parte però bisogna dare atto anche ai meriti che comunque ci sono nonostante i tanti errori, del governo precedente, che ha contribuito in maniera determinante a rilanciare l'economia, anche con decreti forse non troppo "giusti" come condoni e rientro di capitali dall'estero. Non saranno stati la giustizia vera ma hanno fatto girare davvero miliardi di euro, basta leggere le statistiche, e quei soldi servono per investimenti e hanno ricadute sui salari.


Sarà anche come dici tu, anche swe ho i miei dubbi, ma comela metiamo con tutte quelleimprese che anche se stentatamente hanno sempre assolto ai loro doveri?

A questo punto chi glielo fa fare di rispettare la leggese poi c'è una legge che condona le inadempienze?

A parte questo, ora secondo me è importante tener sotto controllo che imprese che avvalendosi del condono, è come se si fossero auto denunciate.
Azzerato il loro debito passato,ora magari potrebbero nascondersi di nuovo fino a quando magari non si presenti unnuovo colpo di spugna.
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Messaggioda The King of GnG » mer feb 28, 2007 11:51 pm

L'Amaca di Michele Serra

(da qualche parte della fine di febbraio)


Si capisce, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l'onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c'erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi co***oni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo. Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d'oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell'applauso ai Cavalieri dell'Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.
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