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Film del giorno

Cinema, motori e problemi spirituali: il forum per tutto ciò che non è informatica.

Messaggioda The King of GnG » gio set 28, 2006 12:49 am

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Divorzio all'italiana (1961 - regia di Pietro Germi) yyy yyy yyy / yyy yyy yyy yyy yyy

Ecco, una volta gli italiani i film li sapevano fare, prima che le ficscion in televisione azzerassero la fantasia del popoli di poeti, santi, navigatori e registi, e prima che la televisione stessa sdoganasse gentaglia (tipo barbareschi) che ha cominciato la sua "brillante" carriera girando snuff movie in cui si ammazzano gli animali.....

Divertente commedia dal spore antico, racconta le vicende di un nobile annoiato della retrograda e sonnecchiosa Sicilia: insoddisfatto della sua unione coniugale, decide di "provocare" il tradimento di sua moglie per poter vivere liberamente le sue fantasie amorose con quel gran....con la cugina carnale appena sedicenne, interpretata da una favolosa Stefania Sandrelli agli esordi.

Il divorzio di cui si parla nel titolo.....beh più che all'italiana è alla siciliana, ma comunque il film in bianco e nero diverte ancora, segno evidente che l'opera ha qualità che non appassiscono col passare del tempo.....Merito del protagonista, certo (Marcello Mastroianni), ma non solo....da vedere.
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Messaggioda The King of GnG » dom ott 01, 2006 11:31 pm

Doom (2006) yyy su yyy yyy yyy yyy yyy

Non vale nemmeno la pena di mettersi a cercare delle immagini in rete [:p]

Disgustoso: fa il verso ad un po' di classici del genere "horror-fantascientifico-claustrofobico" (Alien su tutti), ma rimane un aborto di film. Piuttosto bizzarramente, le scene più riuscite sono quel ridicolo scimmiottamento della prospettina in prima persona (con la telecamera che simula una vera e propria partita a Doom 3) tipica dell'FPS di casa ID.

Ma anche in quel caso, dico io, c'è il videogioco che vale molto molto di più.

Ridicolo: fin quando i film maker non si renderanno conto del fatto che videogiochi e film sono due cose un pelino diverse, meritano solo di ricevere fango in faccia, imbecilli ^_^

Non vale i vostri soldi, non vale un download, non vale la banda occupata sul mulo, non vale un fitto, non vale niente [:-D]
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Messaggioda M@ttia » lun ott 02, 2006 1:15 am

Bom devo dire che a me Doom l'ha passato un mio amico e me lo sono visto una serata, d'accordo che mi aspettavo molto di più, però proprio schifissimo non mi faceva, diciamo che le sue due orette me le ha occupate (ma se avessi dovuto acquistarne il dvd allora la starei pensando alla stessa identica maniera! [!!!]).
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Messaggioda The King of GnG » mar ott 03, 2006 11:53 pm

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Rashomon (1951, regia di Akira Kurosawa) yyy yyy yyy su yyy yyy yyy yyy yyy

Un "giallo orientale" in un giappone sospeso nel tempo, tra la psicanalisi e la difficoltà di arrivare alla verità confrontando le versioni di un omicidio delle parti in causa. Il famoso bandito Tajomaru viene incolpato dell'omicidio di un uomo che viaggiava nel bosco con la moglie. Nel giardino del tribunale viene imbastito un processo per stabilire come siano andati realmente i fatti, attraverso l'interrogatorio della moglie dell'uomo, di Tajomaru, di un bonzo, un boscaiolo, il responsabile della cattura del bandito e anche dell'uomo morto, che parla attraverso una medium.

Un giallo, appassionante, visto che tutte le versioni, persino quella dell'assassinato che comunica dall'oltretomba, sembrano non coincidere. Oltre a sondare le meschinità dell'animo umano, il film è rinomato per essere ponte tra il cinema muto (che Kursawa ammirava) e un cinema più moderno, complesso e dalla tecnica (registica, recitativa, fotografica) elaborata. Ha vinto il leone d'oro a Venezia nel '51.

Molto lontano, tra l'altro, rispetto al Kurosawa che conoscevo finora (quello di RAN, e in misura minore I Sette Samurai), ma altrettanto apprezzabile, per quanto mi riguarda.....
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Messaggioda The King of GnG » ven ott 06, 2006 9:01 pm

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Alexander (2005 - regia di Oliver Stone) yyy yyy yyy

Il colossal moderno di Hollywood dedicato al più grande conquistatore di tutti i tempi, girato da un regista che ha il cinema nelle vene. Emozionante, soprattutto nelle scene delle battaglie......magari è un po' riduttivo, visto che 3 ore di pellicola comunque non sono sufficienti per raccontare la conquista di un impero. Ma piuttosto efficace, per quanto mi riguarda, nel raccontare un erede dei Titani e la sua personale visione-illusione-cupidigia di un mondo in espansione......
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Messaggioda The King of GnG » sab ott 14, 2006 11:46 pm

ESSI VIVONO. NOI DORMIAMO

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Essi Vivono (1988, regia di John Carpenter) yyy yyy yyy yyy

OBBEDITE

Il mio regista mito per uno dei miei film mito.......

A conti fatti è un b-movie girato a basso costo, ma è uno dei film fantastici (o di sci-fi, se preferite) più originali e geniali degli anni scorsi......

Grazie all'utilizzo di messaggi subliminali che arrivano, non visti, direttamente nel nostro cervello, una razza di alieni usa il pianeta e le sue risorse a proprio piacimento, corrompendo con il denaro, il lusso e i privilegi dell'agiatezza gli esseri umani. Un uomo, un operaio morto di fame che non ha nemmeno dove dormire, entra in possesso di un paio di occhiali che gli permettono di vedere com'è fatto realmente il mondo, come in realtà la televisione sia la grancassa di questo potere discreto e invincibile, come l'America in cui lui diceva di credere è in realtà un nugolo di serpenti che si cibano delle teste degli uomini per i loro interessi corporativi extra-galattici......

Gli alieni, in questa piccola, misconosciuta gemma, al contrario di quanto succedeva nei classici della filmografia fantastica della metà del secolo scorso non sono più i comunisti, il diverso, l'altro da se.....ma i liberi imprenditori foraggiati dalla disgustosa politica americana, che passano sopra le vite delle persone con in testa un solo obiettivo: il profitto ad ogni costo.

Ecco, finalmente, che sono diventato consapevole (dopo aver visto per la 10a volta circa la pellicola), dell'origine della mia profonda, profonda, profonda ritrosia a quella cacca in forma di scatolotto che taluni chiama televisione [std]
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Messaggioda kap » dom ott 15, 2006 2:19 am

well well [:-D] [:-D]

mi sono segnato un po' di film da "noleggiare"...ghghgh ;-)

strano che nessuno (credo) abbia inserito un film mOOOOOlto figo che ho rivisto di recente......

IL NEMICO ALLE PORTE
(ENEMY AT THE GATES)
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http://www.tempimoderni.com/2001/maggio ... nemico.htm

molto moooolto carino ;-)...byezzzzz
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Messaggioda Xerex » dom ott 15, 2006 3:24 am

kap ha scritto:IL NEMICO ALLE PORTE
(ENEMY AT THE GATES)


Molto bello...
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Messaggioda kap » dom ott 15, 2006 10:38 am

ah.. e poi una trilogia che il signore degli anelli in confronto pare un telefilm....


AMICI MIEI I, II e III ;-)


imperdibiliiiiiiiiiii!!!! [8D] [8D]
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Messaggioda Mr.TFM » lun ott 16, 2006 6:42 pm

Topic segnalato qui [8D] [8D] [8D]
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Messaggioda kap » mar ott 17, 2006 1:06 am

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l'ho visto ieri sera....divertente

non è il film clamoroso che stanno pubblicizzando ovunque a milano, non temete.......è comunque un bel film per passare la serata [:-D] [:-D]
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Messaggioda The King of GnG » mar ott 17, 2006 5:57 am

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Kagemusha - L'ombra del guerriero (1980, regia del maestro Akira Kurosawa) yyy yyy yyy yyy

Un altro grandissimo film dal maestro del cinema orientale, ma soprattutto del cinema tout-court. Al contrario del RAN che seguirà dopo cinque anni (vedi segnalazione precedente), questa vivida rappresentazione delle lotte per il potere nell'antico giappone ci mostra la vicenda umana di un ladro condannato a morte preso per recitare il ruolo di Kagemusha (letteralmente guerriero ombra), sfruttando la sua somiglianza con Shingen, principe del potente clan dei Takeda, per fingersi lui nei tre anni successivi alla morte del principe per nascondere l'evento ai suoi nemici, come da sua volontà prima di morire.

Il bandito si cala talmente nella parte che, una volta che l'inganno viene rilevato, e il figlio legittimo di Shingen assurge al comando del clan e dei vassalli (i potenti e valorosi generali che istruiscono e controllano l'attore nel corso degli anni della recita), il ladro fatica a rimettere i panni della sua vecchia vita, preferendo una morte tra il tragico e il bizzarro sul campo di battaglia su cui lo stesso figlio di Shingen ha mandato a morte le legioni di guerrieri del potente clan Takeda.

Il film è incentrato tutto sulla figura dell'attore che si innamora troppo della sua parte, al punto di annullare se stesso per "diventare" il personaggio interpretato, e rifiutarsi, al termine della recita, di rendersi conto del fatto di aver vissuto solo una fantasia. Sullo sfondo, le vicende del clan, e le mosse dei suoi nemici per tentare di sbrogliare il mistero che da qualche tempo sembra avvolgere Shingen (la sua morte viene sospettata, ma un sosia così ben figuranti li trae comunque in inganno).

Al solito, nei film di Kurosawa si mescolano elementi di natura psciologica/psicanalita, ricostruzione di antichi fasti orientali, predestinazioni di ogni grandezza alla caduta e alla morte......

Tutte le parole di questo mondo non bastano, bisogna vederli, i film di Kurosawa. [std]

Vincitore della Palma D'Oro al Festival di Cannes del 1980.
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Messaggioda The King of GnG » lun ott 23, 2006 1:52 am

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Contact (1997, regia di Robert Zemeckis) yyy yyy yyy

Film positivista che vorrebbe in qualche modo riscattare tutta la fuffa prodotta dal clima di fobia generato dalla mitologia degli alieni conquistatori, diretta coseguenza dalla contrapposizione delle due superpotenze dopo la seconda guerra mondiale. E se non basta un film a cancellare una storia ignobile (ma anche divertente, a ben vedere, vista la quantità di letteratura e rappresentazioni artistiche che ha generato e continua a generare), la regia di Zemeckis risulta piacevole, e interessante è l'accostamento di religione e scienza come strade diverse di raggiungere lo stesso fine: la verità.

Il merito in questo caso credo dipenda dal libro alla base del film (non l'ho letto ma è sulla mia lista infinita). Eppoi, cavolo, worm-hole, viaggi spazio temporali, progetto SETI. Insomma un appassionato di fantascienza difficilmente rimane indifferente di fronte a cose del genere [:-D]

Se ci si mette poi che Jodie Foster è una delle mie attrici preferite.......
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Messaggioda The King of GnG » mer nov 01, 2006 1:29 pm

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The Departed - Il bene e il male (2006, regia di Martin Scorsese) yyy yyy yyy yyy yyy

Un film troppo, esageratamente violento. E se lo dice un appassionato "sfegatato" delle budella dei film sugli zombi ci potete credere [:-D]

A parte questo, è un capolavoro da "colpo allo stomaco": sarà un film di genere, sarà una palla vedere ancora film polizieschi/poliziotteschi in giro ma wow, prende senza scampo. La storia parellela di un bravo poliziotto condannato dalla sua storia familiare a fare la talpa in un clan malavitoso di Boston e di un "bravo ragazzo" cresciuto e divenuto l'informatore principale del violento e mezzo matto boss della zona nella polizia si incrociano e si confondono, al punto che la stessa distinzione di bene e male, di moralità e principio minimo di giustizia vanno a farsi fott....benedire.

La morale? La solita vecchia storia: tutti corrotti, tutti doppiogiochisti e i pochi "buoni" se lo prendono a quel posto......ma la cosa è sviluppata ad un livello mai visto, con colpi di scena continui e un finale......senza speranza e senza respiro!

Grande, grande Scorsese.....Eppoi la colonna sonora con "I'm Shipping Up To Boston" dei Dropkick Murphys sparata a palla nel Dolby Surround della sala.... Esperienza cinematica intensa, indubitabilmente [:-D]
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Messaggioda The King of GnG » mer nov 01, 2006 3:08 pm

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John Carpenter's Halloween (1978, regia di John Carpenter) yyy yyy yyy yyy yyy

Tradizionale visione d'ognissanti per il sottoscritto [std]

Ancora il mio mito John Carpenter, ancora cinema fantastico di razza, questa volta addirittura il precursore di un intero genere.

Conosciuto in Italia come "Halloween, la notte delle Streghe", è una delle infinite gemme realizzate dall'artigiano del cinema fantastico americano (soprattutto agli inizi della carriera faceva di tutto nei suoi film, dalla sceneggiatura, alla regia e alle entusiasmanti colonne sonore a base di elettronica low-fi e stringhe digitali usate come tappeti di tensione infinita).

Iniziatore del fortunato genere degli "slasher movie", i film che verrano poi fatti con lo stampiono e quasi con il medesimo canovaccio ripetuto fino alle reazioni di vomito (del genere adolescenti trombanti, assassino punente con coltellaccio e gran spargimento di frattaglie umane assortite). Sam Raimi ("La casa"), Wes Craven ("Nightmare", "Scream") e gli altri devono TUTTO a questo film.

Prima di Freddy Krueger e Jason Voheress, del demone assiro (?) e di Bruce Campbell e di quell'idiota dell'assassino di Scream (mai visto, e non credo lo vedrò mai se non in un "incidente" fortuito [:-D]) c'era comunque solo lui: Michael Mayers, gli occhi del diavolo, l'ombra della strega che ritorna per la notte di Halloween nei tranquilli sobborghi bene della provincia americana a falciare il loro puritanesimo ipocrita e le loro fallaci sicurezze di tranquillità e alterità dalle brutture del mondo.

Michael Mayers è il prodotto più genuino del male, invincibile, venuto al mondo solo per uccidere (e infatti comincia giovanissimo, beata gioventù! [:-D]) i propri simili: non esiste coltellaccio da macellaio, fendente o colpo di 44 Magnum che possano fermarlo. Mayers è.....il male, e il male non può essere ucciso.

Quel che è venuto dopo è relativamente poco importante. QUESTO film è una pietra miliare.
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Messaggioda The King of GnG » dom nov 05, 2006 7:55 pm

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Per un pugno di dollari (1964, regia di Sergio Leone) yyy yyy yyy yyy yyy

Un precursore, di nuovo [:-D]. Nei fatti, l'iniziatore del genere spaghetti-western. Sarà pure un remake di Yojimbo (che vedrò a breve così verifichiamo finalmente stà cosa....) di Akira Kurosawa, ma la gemma del maestro Sergio Leone (un'altro di quelli, assieme a Kurosawa e Kubrick, che il cinema lo ha saputo fare, anche se in modo diverso) offre una tale compresenza di elementi vincenti da renderlo incomparabilmente superiore a qualunque tentativo di classificarlo come un semplice "rifacimento".

La regia tutta primi piani di Leone, l'archetipo del pistolero silenzioso di Eastwood, la musica di Ennio Morricone, i duelli, la violenza di un vecchio West in cui la vita vale meno di una moneta bucata, eccetera eccetera.....cinema che si guarda a occhi sgranati, e iniziatore della serie che verrà poi ricordata con l'appellativo di "Trilogia del Dollaro".
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Messaggioda The King of GnG » dom nov 12, 2006 9:06 pm

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Per qualche dollaro in più (1965 - Sergio Leone) yyy yyy yyy yyy yyy

Il secondo episodio della Trilogia del dollaro.

Un anno dopo l'incredibile esordio del genere Spaghetti-Western, Leone se ne esce con questo nuovo episodio della sua personale visione del vecchio West. Questa volta, nessun problema di diritti: il regista dimostra di essere perfettamente in grado di lavorare con elementi originali tratti dall'iconografia del vecchio west, ancorché reinterpretandoli da par suo.

Elemento centrale della vicenda questa volta è la classica rapina alla banca super-protetta, con il bandito interpretato dal solito superlativo Gian Maria Volonte' (un villain di quelli duri e spietati, d'antologia [:-D]). Assieme allo straniero solitario, stavolta chiamato "il Monco" e che fa il bounty killer, un altro attore-personaggio fa la sua comparsa sullo scenario leoniano, quel Lee Van Cliff che per l'occasione recita il ruolo del bounty killer vecchio e tormentato dai ricordi, ma che da' ancora la birra al più giovane e baldanzoso Eastwood.

Ennio Morricone, per me, si supera nell'orchestrazione di quest'opera: potente ed evocativa, come un Carmina Burana tutto fischi, clavicembali e strumenti tradizionali a corda (chiedo venia, ora come ora non so come altro definirli :P) usati in una maniera insolita ma estremamente coinvolgente.

Eppoi la regia: altro che scopiazzatore di Akira Kurosawa, Leone è uno che usa la macchina da presa da DIO! Per l'occasione, nasce anche il tipico duello con sequela infinita di primi piani e musica usata come climax per far crescere a dismisura la tensione.....

Mi commuovo ogni volta che lo vedo, non so che altro dire......ah si, SO cos'altro dire, in effetti [:-D]

Le case logore e solitarie fatte di semplice calce bianca, i paesini semi-deserti in cui l'unica cosa che conta non è avere la pistola, ma essere abbastanza veloce da riuscire ad usarla, i "magnifici caratteristi", come li chiamo io, che danno un po' un sapore da operetta al tutto.....Leone non è ancora arrivato al livello di affresco, di istantanea della memoria a catturare lo spirito di un dato luogo in un dato tempo che caratterizzeranno le sue produzioni più premiate ("C'era una volta il West" e "C'era una volta in America", nella fattispecie), ma gioca con molti degli elementi finali della sua visione registica costruendoci sopra cinema....

Ed è puro cinema....puro intrattenimento, pura macchina da presa, il meglio della settima arte.....

* my two cents, king *
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Messaggioda The King of GnG » lun nov 20, 2006 9:01 pm

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Il buono, il brutto, il cattivo (1966 - Sergio Leone) yyy yyy yyy yyy yyy

Un forziere misterioso che passa di mano, un uomo senza occhio che cambia nome, un assassino senza scrupoli che gode ad ammazzare la gente, un pezzente che si arrangia a fare il bandito e che sopperisce alla sua scarsa astuzia con la velocità con la pistola, uno furbo, troppo furbo, parecchio abile a sfruttare gli altri a proprio vantaggio, anche se di solito non è il solo a guadagnarci, una cassa da morto piena di dollari dal nome sconosciuto, e sullo sfondo la guerra di secessione americana....

Leone, per il capitolo conclusivo della sua personalissima Trilogia del Dollaro, ci mette di tutto, a cominciare dallo sfondo della vicenda: al contrario dei due episodi precedenti, il racconto si svolge sullo sfondo della guerra tra nordisti e sudisti, guerra nella quale i tre contendenti al bottino verranno loro malgrado coinvolti. Non è ancora quel respiro di affresco che renderà celebri opere come "C'era una volta il West" e "C'era una volta in America", ma il tutto contribuisce a contestualizzare la faccenda e a renderla cinematograficamente ancora più verosimile.

La regia di Leone continua a raffinarsi, e a canonizzarsi: i primi piani diventano quasi una sorta di ritratto pittorico dei personaggi, e il regista ne abusa coscientemente nei duelli, e in genere in ogni occasione utile alla bisogna....

La musica di Morricone: anche quella, in un certo senso, si trasforma e si evolve. A parere di chi scrive palma di colonna sonora più ricca va a "Per qualche dollaro in più", ma la soundtrack di questa pellicola è oramai divenuta sin proverbiale. Per non parlare di quell'apoteosi filmica che è "L'estasi dell'oro": il brano scelto dai Metallica per fare da apripista ad ogni loro concerto si fonde perfettamente con le immagini della corsa impazzita del "brutto" Wallach che corre a perdifiato tra le tombe del cimitero, alla ricerca della maledetta tomba di Arch Stenton nella quale crede si nasconda il bottino....Semplicemente emozionante.....

Eppoi il triellio finale, i continui capovolgimenti di fronte, tutti quei ruoli e quei personaggi entrati nell'immaginario collettivo e cinematografico: "Il buono, ..." è l'apoteosi dello Spaghetti Western, dopo di che verranno solo epigoni immeritevoli, mediocri imitazioni e qualche variazione sul tema recente come quella di quel pazzo di Raimi che ha rifatto La Casa II in salsa western.....

Un film coerente con la visione del regista, che semplicemente trasuda cinema. Il suo problema è quello di essere sin troppo famoso e risaputo: le televisioni usano ormai questo genere di film come riempitivo per le serate smorte, per propinare tanta pubblicit-ura (pubblicità e spazzatura fuse in un unico concetto) quando invece meriterebbero un'atmosfera e un'occasione a se.....Anche per questo io odio visceralmente la televisione, soprattutto quella commerciale mi piacerebbe tanto che sparisse dalla faccia della terra, all'improvviso e senza avvisare [std]
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Messaggioda Mr.TFM » lun nov 20, 2006 9:08 pm

Bellissima la scena in cui paco si monta una pistola prendendo i pezzi dai migliori revolver..... [applauso]

(vebbè, non solo quella scena....)
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Messaggioda The King of GnG » lun nov 20, 2006 9:17 pm

Mr.TFM ha scritto:Bellissima la scena in cui paco si monta una pistola prendendo i pezzi dai migliori revolver..... [applauso]

(vebbè, non solo quella scena....)


Tuco Benedicto Pacifico Quan Maria Ramires, detto il porco [:-D]
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