Giovedi 19 il sindacato dei lavoratori ha accettato 60 euro nette di aumento, necessarie ad arrivare a fine mese per la maggior parte delle famiglie, in cambio di un aumento della flessibilità dell’orario settimanale.
In altre parole il datore di lavoro si inventa l’orario dalle 32 alle 48 ore a settimana (flessibile appunto) obbligandoti a fare per esempio tutti i sabati, o come gli pare, e di settimana in settimana senza che noi lavoratori si possa dire di no ,non più straordinario pagato in busta, sia ben inteso, ma ore che verranno ritornate quando non c’è lavoro, (forse...) insomma stai a casa magari quando non te ne può fregar di meno.
Sia chiaro, una cosa è chiedere di contrattare con le RSU le esigenze di flessibilità del lavoro, e un'altra cosa è comunicare a posteriori che una determinata flessibilità è stata attuata.
Il tutto è gestito dal padrone che con ricatti di vario tipo mette il lavoratore in condizione di sottostare alla supremazia del datore di lavoro.
Si potrebbe obbiettare che questa manovra verrebbe attuata su un pacchetto di ore relativamente ridotto (64 ore), ma è chiaro che una volta passato il principio sarà più semplice andare verso un ulteriore peggioramento della situazione. Così come è avvenuto altre volte su altri istituti contrattuali come la scala mobile ad esempio.
Va evidenziato che se si dovesse concedere ad padrone la possibilità di allungare e accorciare l'orario di lavoro a seconda delle esigenze aziendali e di mercato, sparirebbe nei fatti il lavoro straordinario, pertanto il disagio del lavoratore non sarebbe in nessun modo compensato. (lavori di più, ma niente soldi!)
E' chiaro che se una linea di questo tipo passasse, rappresenterebbe un pericoloso precedente per il mondo del lavoro, vista l'importanza che riveste nel panorama economico complessivo il contratto di lavoro dei metalmeccanici. (fine della dignità e della libertà ...)
Ora, dopo la firma dell'accordo, la palla passa ai lavoratori. Venerdì si terranno i direttivi dei tre sindacati e nel pomeriggio l'assemblea dei 500 che compirà una valutazione, che dovrà dare un mandato a chiudere l'accordo. Dopo di che partiranno le informative in tutte le fabbriche per poi arrivare a metà febbraio a un referendum dei lavoratori.
Vi prego di rendervi conto della gravità della situazione, non permettiamo che questo accada, dopo l’enorme passo indietro fatto con la comparsa del lavoro interinale (da me la gente viene sfruttata con false promesse e poi, quando non ce la fa più a sostenere ritmi e condizioni insostenibili, non gli rinnovano il contratto) dopo il fondo Cometa, dopo il tentativo di truffa con il nostro TFR, dopo tanto lavoro sporco fatto da chi è pagato (tessera sindacale) per difendere i diritti dei lavoratori e che invece fa politica per le proprie tasche.
Mi raccomando alle prossime assemble dimostratevi contrarie a questo rinnovo, abbiamo ancora una possibilità con il referendum, non sprechiamola o sarà finita) no alla flessibilità.
Fate attenzione che i nostri datori di lavoro se la gestiranno al meglio questo “periodo sperimentale” tirando fuori il peggio (vedi sopra) solo dopo che la legge sarà definitivamente approvata, attenti anche al Sindacato che vi verrà a trovare e che vi racconterà ulteriori nocciole per convincervi che approvare la flessibilità è la decisione più proficua per noi, del resto sono quelli che con le volpi (i nostri datori) sono a stretto contatto e imparano sempre di più, diamogli contro!