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iPad: cronache di un debutto difficile

a cura di Zane
08/04/2010 - news
Hardware & Periferiche - Si blocca se usata sotto il sole, ha problemi con il Wi-Fi e danneggia i file da ufficio: sono solo alcune delle lamentele spuntate negli ultimi giorni. Ma è comunque un successo, con ampi margini di guadagno.

Nonostante i numeri record sul mercato, l'immagine che la rete sta dipingendo del nuovo ed attesissimo iPad non è certo delle più lusinghiere.

A meno di una settimana dal lancio sul mercato americano, gli utenti già segnalano problemi e carenze sotto vari aspetti. Oltre a limitazioni già note, quali la mancanza del supporto a Flash, si parla ora di alcune difficoltà ad agganciare il segnale per la connettività wireless in determinate situazioni. Il difetto, che comunque interessa un numero ristretto di utenti, è stato riconosciuto ufficialmente da Apple: l'azienda suggerisce solamente di modificare il nome dell'access point o di avvicinarsi il più possibile.

Vi sarebbe poi qualche problema di troppo anche con le applicazioni da ufficio: la declinazione della suite iWorks con la quale è possibile equipaggiare il dispositivo non è infatti perfettamente compatibile con l'edizione regolare per Mac. Pages e Keynote espongo solamente un set di funzioni ridotto, e si limitano a rimuovere numerose caratteristiche dai documenti aperti sulla tavoletta, fra le quali spiccano gli oggetti audio e le note per il presentatore dalle slide di Keynote o i link alle pagine web, i piè di pagina e le note dai documenti Pages.

Il problema, di per se accettabile, diviene potenzialmente catastrofico in caso si decidesse di modificare i documenti su iPad e quindi sincronizzarli con il Mac: in questo caso, i nuovi file "ridotti" andrebbero a sovrascrivere quelli regolari.

Si continua con potenziali difetti che potrebbero impedire l'uso di iPad in ambienti caldi: una volta superati i 35° centigradi infatti, iPad va in protezione termica e si arresta mostrando un messaggio di errore. Chiunque desiderasse utilizzare il tablet all'aperto (nonostante i già citati riflessi creati dal monitor lucido) è quindi avvisato.

Mentre Massimo Mantellini di Punto Informatico riflette sulle controverse ripercussioni per l'utente finale del modello chiusissimo adottato da Apple, Paul Thurrott conferma le impressioni negative espresse subito dopo il lancio: il giornalista sostiene che si tratta di un oggetti sì grazioso e piacevole, ma fortemente limitato dai tanti difetti esposti. L'opinione breve è semplicemente quella di attendere la seconda generazione.

I componenti? costano solo 260 $

Frattanto, iSuppli ha sezionato un iPad e, attribuendo un prezzo ad ognuno dei componenti impiegati, è giunta alla conclusione che il modello da 16 GB, commercializzato a 499 $, costi ad Apple 259.60 $.

Sebbene lo studio tralasci altre spese, come possono essere quelle legate al marketing, alla distribuzione e gli stessi margini per i dettaglianti, il ricavo per singolo pezzo sembra comunque considerevole, soprattutto ricordando i volumi di vendita sui quali la maggior parte delle altre spese può essere spalmata, ed il fatto che la maggior parte dei contenuti addizionali (eBook, App e musica) è comunque a pagamento.

D'altro canto, non è la prima volta che si assiste ad una situazione di questo tipo: già nel 2005, in pieno boom iPod, iSuppli aveva scoperto che Apple applicava un ricarico superiore al 100% sul prezzo dei componenti.

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