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Un'alternativa al client FTP per aggiornare siti web con semplicità

a cura di Zane
24/02/2010 - articolo
Tecniche Avanzate - Se stanchi di perdere tempo a caricare i file aggiornati che compongono il vostro sito Internet in maniera manuale, potete affidarvi ad una pratica utility capace di fare tutto in automatico. È gratuita, facile da configurare e non richiede l'installazione di alcun componente addizionale sul server.

Se avete mai avuto la necessità di gestire un sito Internet non-professionale, vi sarete sicuramente accorti quanto risulti scomoda l'operazione di aggiornamento: dovete prima lavorare ai vari file in locale, quindi utilizzare il client FTP per caricarli sul server in maniera selettiva

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Certo, potete pensare di modificare una serie di file e quindi caricarli tutti in una volta sola... ma è un'operazione delicata, e rischiate di dimenticare qualcosa per strada.

Potete pensare di caricare ogni volta tutto quanto, ma si tratta comunque di un'operazione tediosa e, potenzialmente, alquanto lunga.

Fling alla riscossa!

Fling (scaricabile dalla scheda allegata) non è un semplice client FTP: è uno strumento gratuito e completo che permette di caricare automaticamente su di un server tutti i file creati o modificati in locale.

Alla pagina di riferimento, l'autore spiega di aver realizzato questo software per poter gestire in maniera più semplice l'aggiornamento del sito web dell'azienda per la quale lavora: una volta configurato Fling per tenere d'occhio la cartella locale nella quale vengono creati e modificati i vari file che costituiscono le pagine in questione, il programma si occupa di caricarli sul server incaricato di erogare il sito al pubblico.

Aggiornare un sito web automaticamente con Fling

Dopo aver concluso la breve installazione (due sole schermate, in una delle quali viene proposto anche l'accesso ad altri software sviluppati dalla stessa software house) si viene accolti da una procedura guidata: per gli scopi del presente articolo, procederemo con To upload and mantain files on a web site using FTP

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Al secondo passaggio, è necessario immettere le consuete coordinate d'accesso. Si noti il pulsante Test FTP Settings, da utilizzarsi assolutamente prima di proseguire.

Vi è anche un campo Directory: tale percorso deve essere compilato in caso i file che compongono il nostro sito web sul server non risiedano immediatamente nella cartella root, ma siano invece annidati in una sotto-directory

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La terza schermata richiede di specificare il percorso locale da tenere sott'occhio: bisognerà indicare qui la cartella che contiene la copia locale dei file che si vorrà auto-caricare sul server.

Si noti anche l'importantissima Mark any existing files as being already transferred: se abilitata, solo i file creati da qui in avanti saranno presi in considerazione. In caso contrario, tutto il contenuto già presente nella cartella verrà caricato immediatamente

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In seguito, è possibile configurare le modalità con cui Fling caricherà i file: sono offerte quattro differenti possibilità:

Per il momento, selezioniamo appunto Scan folder on demand: apparirà un messaggio di conferma e l'operazione sarà conclusa.

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Create ora file e cartelle a piacimento nella directory locale indicata in fase di configurazione.

Tornate quindi al programma, cliccate con il pulsante destro sulla risorsa creata in precedenza nella lista presente nella parte alta, quindi selezionate Scan. Fling dovrebbe trasferire tutti i nuovi file e le cartelle (non-vuote) sul server

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Provate ora a modificare uno dei file locali, quindi ripetete l'operazione: noterete che solo il file modificato verrà ricaricato.

Limitazioni

Fling è un buon programma, ma è interessato da due limiti abbastanza importanti per quanto riguarda le cancellazioni e le operazioni di rinomina.

Per quanto riguarda le prime, è indispensabile ricordarsi di cancellare i file in locale che si desidera rimuovere anche dal server remoto tramite l'apposita voce Fling Delete del menu contestuale di Windows Explorer. Utilizzando la tecnica tradizionale infatti, la cancellazione non verrà propagata al server.

Le cose vanno ancora meno bene per quanto riguarda il rinomina: per cambiare nome ad un file è necessario copiarlo, rinominarlo, e quindi cancellare la vecchia istanza con il comando appena indicato. Insomma: una cosa piuttosto tediosa.

Ad attenuare notevolmente la gravità di questi problemi interviene la funzione Housekeeping.. raggiungibile dal menu contestuale dei "lavori" configurati nel programma. Nella relativa finestra di dialogo vengono elencate tutte le differenze riscontrate fra la copia locale e quella remota, offrendo la possibilità di cancellare i file assenti dal server oppure scaricare quelli mancanti

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In caso si scelga di utilizzare questo strumento in modo intensivo quindi, è bene ricordarsi di effettuare questa "pulizia" di tanto in tanto.

Conclusioni e l'alternativa Subversion

Gli utenti più esperti potranno certamente osservare che un risultato analogo (e, anzi, con molti vantaggi in più) è ottenibile impiegando il controllo di versione offerto da uno strumento come Subversion.

Sebbene questo sia indubbiamente vero, è anche importante precisare che un'architettura del genere è nettamente più complessa da predisporre e configurare (sia lato-server, sia lato-client).

Inoltre, gli utenti che utilizzano uno spazio web in hosting non hanno la possibiltà di installare sul server il software indispensabile per il funzionamento di Subversion.

Fling, al contrario, permette di ri-utilizzare il server FTP (che affianca pressoché sempre il server HTTP) ed ottenere uno strumento di gestione semplice ed in grado di garantire un buon livello di comodità, realmente utilizzabile per lavorare da subito.

Consigliato.

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