''Un laboratorio scientifico indipendente - spiega Greenpeace - ha esaminato 18 componenti interne ed esterne dall'iPhone, confermando la presenza di composti a base di bromo in meta' dei campioni, incluso l'antenna del telefono dove la loro concentrazione arrivava fino al 10% in peso. Sono stati inoltre trovati un insieme di ftalati, additivi tossici usati per ammorbidire il PVC, fino ad un valore di oltre 1,5% in peso dei rivestimenti plastici dei fili dell'auricolare''. Anche se non sono vietati nei cellulari, questi ftalati sono banditi in tutti i giocattoli e articoli per l'infanzia venduti in Europa, ricorda Greenpeace sottolineando che il rapporto e' frutto del ''primo monitoraggio di un prodotto Apple dopo l'impegno preso a maggio 2007 da Steve Jobs, il direttore dell'azienda, a favore di una Apple piu' verde''.
I risultati, aggiunge ancora Greenpeace ''seguono altri due test che l'associazione ha condotto sui prodotti della Apple a partire dal 2006. Queste analisi, effettuate su un MacBook Pro e su un iPod Nano, rivelarono la presenza di ritardanti di fiamma bromurati e PVC in alcune componenti''.
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