Mancarsi, dello scrittore campano Diego De Silva, pubblicato nel 2012, comincia con quest’aforisma e affronta il tema della mancanza, della solitudine, della nostalgia di una persona, di un tempo, di un ricordo.
Il romanzo è molto breve, ma per questo ancora più intenso. Lo scrittore riesce con grande sapienza a dirigere con passione i suoi due protagonisti, Irene e Nicola, due solitudini diverse che si incrociano ma non si incontrano mai.
Irene e Nicola sono due personaggi meravigliosi, unici e al limite del surreale: entrambi hanno necessità di ritornare al passato e ancora di più hanno bisogno che un futuro li possa abbracciare con sicurezza e senza più timore.
Siamo tutti noi Nicola e Irene, nei momenti della nostra vita in cui avremmo bisogno di un segno, di una luce che ci indichi dove andare o dove ritornare per non soffrire e per sentirci di nuovo vivi.
Il romanzo è narrato con una voce esterna che riesce a penetrare i personaggi e la trama è condotta sul filo continuo della ricerca dell’amore, quello reale e concreto e mai per questo vicino all’idea di un porno amatoriale italiano o di un video porno gay .
Le storie dei due personaggi vivono in un continuo sovrapporsi che è però coerente alla narrazione. Si sente la forza di un’unica anima che vive in entrambi tanto è che il lettore si può confondere su chi sia Nicola e chi Irene e in particolare sulle loro riflessioni: le emozioni sono quelle di tutti e quindi avviene la magia, ovvero la partecipazione totale del lettore.
Chi non ha mai letto Diego De Silva amerà questo romanzo e chi già lo conosce resterà stupito da questo tono così diverso da quello a cui ci aveva abituati nel celeberrimo Non avevo capito niente e dagli altri romanzi con protagonista l’avvocato Vincenzo Malinconico.