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Liberato il dottor Hamer

Cinema, motori e problemi spirituali: il forum per tutto ciò che non è informatica.

hamer libero

Messaggioda ragazzodel99 » mar mar 14, 2006 12:47 pm

io mi sono informato (su internet e leggendo "e se hamer avesse ragione?)

1) i seguaci di hamer e lui stesso dicono che hanno le prove di guarigioni per oltre il 90% di tumori cosiddetti incurabili. la Nuova Medicina conta 800 associati (perlopiù medici) in italia. Esiste un file pdf che sembrerebbe essere l'attestato di una università della slovenia che certifica il nuovo metodo.

2) i seguaci di hamer e lui stesso chiedono una verifica ufficiale del metodo da molti anni. Questa verifica ufficiale non è ancora stata fatta (diciamo come per il caso dibella). Come mai non la fanno?

3) Hamer dice di aver subito attentati alla sua vita. Non so se sia vero.

4) Hamer è stato incarcerato con metodi veramente al limite della legalità. Non gli è stato dato l'avvocato se non dopo lo scadere del limite per la richiesta d'appello: credo sia tutto vero perché si è mobilitata anche amnesty international.

passiamo alle cose sulle quali mi rimangono pochissimi dubbi

5) l'oncologia fa dei gran buchi nell'acqua. Prego a tutti di informarsi. Le statistiche di guarigione sono falsificate. il problema nasce dallo stesso concetto di guarigione: se non sei morto entro 5 anni sei considerato guarito.
Addirittura ci sono studi che dimostrano che chi non fa chemio ha almeno il doppio d'aspettativa di vita. la ricerca continua ma la percentuale di guarigione non aumenta mai, soprattutto nei confronti di una decina di tumori.

6) informatevi anche sul premio nobel Mullis e sull'aids

7) è strano vedere che Hamer chiede una verifica ufficiale e che le risposte sono: sei un pazzo, ci vogliono le prove!

8) prego informatevi sui vaccini. Esistono i grafici della scomparsa delle malattie in paesi dove il vaccino è obbligatorio e dove non lo è: incredibili!

9) prego informatevi sulle medicine, case farmaceutiche, legge sui brevetti, ricerca. Ricordate grillo? aveva fatto vedere un libro pubblicato in germania, scritto da alcuni primari ospedalieri pubblici. Pubblicavano gli effetti collaterali di 20000 farmaci e protocolli. Le case farmaceutiche hanno vinto la causa obbligando l'editore a rigare di nero circa un 30% delle pagine, un 90% di quelle relative ai 4 farmaci più venduti al mondo, forti della protezione garantita dalla legge sui brevetti.
Non possiamo fidarci neanche dei foglietti illustrativi.
Ognuno è libero di pensare quello che crede. La mia idea ora è quella che la quasi totalità delle medicine siano delle molecole brevettate e pubblicizzate. Effetti collaterali a go-go ed efficacia esclusivamente placebo.

c'è da informarsi: ci sono vari siti di medicine naturali, di informazione, eccetera ma che commentano soprattutto statistiche e dati ufficiali.
L'argomento è veramente serio e le sorprese sembrano non finire mai.
informarsi
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Re: hamer libero

Messaggioda Robby78 » mar mar 14, 2006 1:46 pm

non so che dire... bisognerebbe davvero essere informati molto bene per poter contestare l'una o l'altra parte... mi pare ovvio che entrambe dispongono di fonti più o meno attendibili che dimostrano le relative ragioni.

L'unica cosa che contesto è questa:
ragazzodel99 ha scritto:7) è strano vedere che Hamer chiede una verifica ufficiale e che le risposte sono: sei un pazzo, ci vogliono le prove!

è normale che una verifica ufficiale pretenda determinati requisiti, altrimenti avremmo spreco di tempo e risorse per nulla.
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Messaggioda Boo » mar mar 14, 2006 1:51 pm

Inoltre sta sicuro che "sei pazzo" ce l'ha aggiunto Hamer, nessuno si sognerebbe di rispondere così in questo ambito.
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Messaggioda alb » mar mar 14, 2006 6:15 pm

6) informatevi anche sul premio nobel Mullis e sull'aids

E questo che centra? Comunque ero già venuto a conoscenza di questa notizia leggendo qua: http://www.virusmyth.net/aids/ o qua http://www.reviewingaids.org/awiki/index.php/Main_Page
Questo almeno è più credibile perché di mezzo ci sono un sacco di studiosi, ma appunto il paradosso è che un sacco di studiosi sono in grado di mettere su un sito e nient'altro. Mahh!!
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liberato il dottor hamer

Messaggioda ragazzodel99 » mer mar 15, 2006 12:25 pm

Mullis e aids c'entra secondo me. Siamo di fronte a notizie date per scontate (correlazione hiv aids) che a quanto pare sono state diffuse a mezzo stampa senza nessuno studio scientifico a monte. Mullis (premio nobel chimica) ha cercato lo studio che dimostrava tale correlazione e non lo ha trovato. Non lo ha trovato perché non esiste. Siamo o non siamo di fronte ad una frode? Che senso ha una frode simile? chi l'ha voluta? chi ci guadagna?

il collegamento all'oncologia secondo me è simile: frode. Ricerca senza risultati e statistiche non veritiere, terapie dannose. Anche se è più difficile accorgersene (ammesso che in questo caso di frode possa trattarsi).

sei un pazzo, ci vogliono le prove!

cercando in internet nelle varie discussioni è una frase che compare spesso, anche se forse l'ho esasperata per rendere l'idea. Si contesta ad Hamer che quello che dice è inventato, non vero. Si controbatte che le guarigioni non sono certificate e verificate, quindi non credibili. Ma lui e chi per lui, da molti hanni, chiedono una verifica ufficiale che non viene fatta. Da parte sua le verifiche le avrebbe fatte, e a quelle è certamente difficile credere.
E' un po' come quel tizio che dice: io riesco a rimanere senza mangiare e senza bere per un anno, scommettiamo? No è impossibile, talmente impossibile che non facciamo neanche la verifica. Quanto costerebbe sputtanarlo?
Dato che quello che dice hamer, invece, ha un fascino e una credibilità attenuata ma tangibile, come dimostra la quantità di seguaci (tra cui molti medici), negargli la verifica dimostra in primis la malafede della controparte "ufficiale".

in pratica gli si nega una verifica ufficiale

sarebbe semplice mettere una pietra sopra ad un cialtrone così se dicesse cose senza senso, invece nulla, tutto tace, fatti salvi i tentativi individuali di screditarlo attraverso l'ipotetica (e credibile) follia del suo ribaltamento diagnostico.

a queste conclusioni sono giunto. se qualcuno ha qualche notizia in più....
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liberato il dottor hamer

Messaggioda ragazzodel99 » mer mar 15, 2006 5:38 pm

volevo ricordare che l'antiscientificità di hamer è collegata al fatto che questi dice esattamente il contrario di quello che dice l'oncologia: scientifica, se vogliamo, ma senza risultati.

questo non per difendere hamer. Il mio percorso di ricerca mi ha portato ad indagare su questo medico dopo che avevo scoperto novità (per me) inquietanti riferibili alla medicina ufficiale. La chemioterapia e la radioterapia vanno contro il giuramento di ippocrate e le statistiche dimostrano che i risultati non ci sono, anzi... (soprattutto se rapportati ai soldi che gli girano intorno).
E poi, tornando al discorso cialtroneria/follia, hamer ha tre lauree (medicina, fisica, teologia) oltre ad essere inventore di numerosi strumenti chirurgici. Se non conosce la metodologia scientifica deve essere sicuramente impazzito o quasi: dubbio che sinceramente nutro ancora.
Se poi vogliamo spostare la discussione sulla medicina ufficiale e sui suoi metodi (scientifici), sarò lieto di portare qualche spunto per un dibattito interessante.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda Boo » mer mar 15, 2006 7:12 pm

ragazzodel99 ha scritto:volevo ricordare che l'antiscientificità di hamer è collegata al fatto che questi dice esattamente il contrario di quello che dice l'oncologia: scientifica, se vogliamo, ma senza risultati.

Quali sarebbero questi risultati che la scienza oncologica non ha?

ragazzodel99 ha scritto:La chemioterapia e la radioterapia vanno contro il giuramento di ippocrate

In che modo?

ragazzodel99 ha scritto:hamer ha tre lauree (medicina, fisica, teologia)
La prima e l'ultima cozzano in maniera feroce.

ragazzodel99 ha scritto:oltre ad essere inventore di numerosi strumenti chirurgici.

Quali?
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Messaggioda menefrego » mer mar 15, 2006 8:16 pm

Io ricordo che Di Bella fu osteggiato in maniera quasi arrogante quando asseriva che il suo metodo per la lotta al tumore era efficace. Di Bella mi era sembrato una persona per bene, o almeno in buona fede, buonissima fede.

Io credo che il problema sia non sia tanto nel tipo di cura, ma quanto nel numero dei risultati positivi che si riesce ad ottenere con una cura.
Vi erano pazienti, che sottoposti alla cura Di Bella, dicevano di essere guariti, mentre altri asserivano il contrario. Io mi sono sempre domandato se la medicina ufficilale (che sicuramante deve essere presa come caposaldo di riferimento) a volte non sia un po' troppo talebana, escudendo a priori che per certe forme di tumore, magari meno estese, si possa tranquillamente seguire una terapie alternative a quella ufficiale.

Ad ogni modo, a volte non si capisce cio' che certi personaggi vogliano dimostrare, quando ad esempio dicono che il virus dellHiv non è un virus.
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Messaggioda Robby78 » gio mar 16, 2006 9:16 am

menefrego ha scritto:Io ricordo che Di Bella fu osteggiato in maniera quasi arrogante quando asseriva che il suo metodo per la lotta al tumore era efficace. Di Bella mi era sembrato una persona per bene, o almeno in buona fede, buonissima fede.


anche a me aveva fatto la stessa impressione...
comunque credo che ormai, per tutti i casi analoghi a questo, il livello di condivisione delle informazioni è talmente alto che mi sembra impossibile inventarsi "bufale", o al contrario nascondere scoperte scientifiche.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda ragazzodel99 » ven mar 17, 2006 2:26 pm

Boo ha scritto:
ragazzodel99 ha scritto:volevo ricordare che l'antiscientificità di hamer è collegata al fatto che questi dice esattamente il contrario di quello che dice l'oncologia: scientifica, se vogliamo, ma senza risultati.

Quali sarebbero questi risultati che la scienza oncologica non ha?

ragazzodel99 ha scritto:La chemioterapia e la radioterapia vanno contro il giuramento di ippocrate

In che modo?

Cito alcune dichiarazioni di certo John C. Bailar III, insigne professore di epidemiologia e biostatistica alla Mc Gill University, uno dei più famosi esperti di oncologia degli Stati Uniti e dell'intero pianeta:

Riunione del settembre 1994 del President's Cancer Panel "Tutto sommato, i resoconti sui grandi successi contro il cancro, devono essere messi a confronto con questi dati" diceva, indicando un semplice grafico che mostrava un netto e continuo aumento della mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950 al 1990. "Torno a concludere, come feci sette anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta la linea. Grazie."

e ancora

"Nessun esperto del settore può continuare a credere che dietro l'angolo vi sia necessariamente tutta una serie di magnifiche terapie contro il cancro in attesa di essere scoperte" ribadendo di averne abbastanza della continua sfilata di notizie sensazionali che fanno credere che una cura risolutiva stia per essere messa a punto.

"La guerra contro il cancro è lontana dall'essere vinta. L'efficacia dei nuovi trattamenti contro il cancro sulla mortalità è molto deludente." - 1997

Questa è solo una delle idee possibili, naturalmente, ma non dell'ultimo arrivato. Se cercate bene su internet ne troverete un'infinità di simili.

statistiche dei risultati:

"Il 50 per cento di cui parlano gli oncologi non è effettivamente la metà del numero dei malati di tumore, come si è indotti a credere, ma la media delle varie percentuali di "guarigione" dei diversi tipi di cancro. Per capirci, si somma per esempio, l'87 per cento di guarigione del cancro del testicolo con il 10-12 per cento di quella del polmone e si fa la media delle percentuali di guarigione, non calcolando che i malati di carcinoma del testicolo, in Italia, per fortuna sono solo 2.000 l'anno, mentre le persone che si ammalano di tumore al polmone ogni anno sono attorno a 40.000!" Il Giornale - Inchiesta sul cancro n° 1.

Nella realtà ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 61 sono destinate a morire entro 5 anni dalla diagnosi.

e non solo:

Ogni dimissione ospedaliera risulta una guarigione "Se una persona viene dimessa dall'ospedale si dice che è in remissione. Quando ritorna viene curata e viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, i conti aumentano. E siccome non si può morire più di una volta, se un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola (da un'intervista a Di Bella, gennaio 1998, sullo speciale "Di Bella - La sua cura contro il cancro" in abbonamento con Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione).

Solo un periodo limitato di tempo è considerato ai fini della casistica: quello della chemioterapia. I parametri sui quali viene costruita la casistica di sopravvivenza, sono costruiti in base all'efficacia dei farmaci. Per efficacia della chemioterapia si intende la riduzione o la scomparsa della massa neoplastica e la riduzione almeno del 50% delle metastasi eventualmente presenti.

Dopo sei cicli convenzionali di chemioterapia, che dura circa sei mesi, si può ottenere anche la scomparsa della massa neoplastica. Il paziente risulta così "guarito". Se a distanza di altri sei mesi compaiono metastasi, cioè se il tumore riesplode e in modo non controllabile, quella stessa persona figurerà come un nuovo paziente, perché "quello di prima" risulta guarito. Le casistiche non seguono il paziente, ma restano nell'ospedale

Un altro esempio di come si costruisce la casistica è il seguente: un paziente viene dimesso dopo un ciclo di chemio da un ospedale e risulta guarito. A distanza di un anno si presentano delle metastasi: a questo punto, per le più svariate ragioni, non torna a farsi curare nello stesso ospedale, ma in un altro. Risulterà un nuovo caso. Quello precedente ha avuto esito favorevole: è guarito.

Alla luce di questi dati, che valore possono avere le statistiche che ci vengono propinate ogni volta che la "ricerca" batte cassa? Provate a chiedere le statistiche di sopravvivenza a dieci o quindici anni.


Il giuramento di ippocrate:

al quadro poco rassicurante appena presentato posso aggiungere che esistono studi interessanti sulla chemio.
Uno di questi è la vasta indagine condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones, fisiologo presso l'Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di Cancerologia, presso l'Università di Barkeley. Oltre a denunciare l'uso di statistiche falsificate, egli prova che i cancerosi che non si sottopongono alle tre terapie canoniche sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi riceve queste terapie. Come dimostra Jones, le malate di cancro al seno che hanno rifiutato le terapie tradizionali, mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.
Un altro caso riguarda uno studio condotto da quattro ricercatori inglesi, pubblicato su una delle più importanti riviste mediche al mondo: The Lancet del 13-12-1975 e che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita media di quelli trattati con chemioterapia completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 220 giorni.

Questi studi non sono certamente finanziati da chi guadagna sulla chemio (non so perché ma mi viene da pensarlo).

Credendo a questo genere di notizie, povero me, sono costretto a credere che la chemio vada contro il giuramento di ippocrate. Io, opinioni personali, credo che sia solo veleno e basta.


ragazzodel99 ha scritto:hamer ha tre lauree (medicina, fisica, teologia)
La prima e l'ultima cozzano in maniera feroce.

In un cervello a compartimenti stagni, senza offesa, cozzano certamente. scienza e misticismo sono prodotti umani. E' l'uomo che, grazie all'intelletto, li ha inventati. Leonardo da Vinci, in punto di morte, chiese perdono a Dio per non esser riuscito a dare di più all'umanità. Carità, bontà, amore sono ferocemente opposti alla medicina? Forse hai ragione.
La scienza guarda oggi con fermento alle discipline mistiche orientali. La fisica quantistica e la matematica vanno verso idee nate da quel mondo mistico e antico (vedi "il tao della fisica" di Capra - e le nuove tendenza della fisica quantistica).
p.s.: opinioni di un'ateo, dimenticavo.


ragazzodel99 ha scritto:oltre ad essere inventore di numerosi strumenti chirurgici.

Quali?


purtroppo non so quali. ho letto spesso di cospiqui introiti derivati da tali brevetti: credo siano normali utensili chirurgici per applicazioni classiche.


su Di Bella:

guardate che Di Bella curava esclusivamente malati terminali. Gente devastata da terapie ed operazioni che si giocava l'ultima carta con lui.
Ad un certo punto si guarisce solo con un miracolo, altro che Di Bella.
Il protocollo di verifica, poi, è stato messo a punto in 20 giorni, su uno studio che a Di Bella aveva preso 30 anni di vita, pieno di sottigliezze e di importanti parametri di dialogo e conoscenza del paziente.
Oggi la cura Di Bella è associata quasi sempre a chemio: vuoi vedere che non funziona?



- se studi le stesse cose, ottieni gli stessi risultati -
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Messaggioda incazzato » ven mar 17, 2006 4:12 pm

«Farmaci anticancro, costi alle stelle»


La scienza sconfigge il cancro ma i costi non garantiscono il successo a tutti. Il direttore dello Iov: «Problema di enormi proporzioni etiche e finanziarie»
Spese insostenibili per i farmaci oncologici


Padova
Da un lato terapie sempre più mirate grazie all'utilizzo di farmaci cosiddetti intelligenti che impogono agli standard terapeutici di compiere un salto verso l'alto, dall'altro i costi delle cure antitumorali che schizzano, sforando i budget necessariamente oculati della sanità pubblica. Nel 2005 nel Veneto le spese per i trattamenti antiblastici hanno superato i 55 milioni di euro, in crescita del 25\% rispetto al 2004. Dal 1999 ad oggi il costo del trattamento per tumore al seno, complice l'introduzione di nuovi e più efficaci medicinali, è aumentato di quattordici volte, quello per cancro del colon di quindici volte per non parlare della neoplasia al polmone che richiede una cura chemioterapica venticinque volte più costosa rispetto a sette anni fa. E se da una parte si applaude alla scienza, dall'altra si rischia di rimanere in braghe di tela: entro il 2008 i medicinali anticancro saranno al primo posto nel mercato mondiale del farmaco e l'oncologia comporterà una spesa annua di 41 miliardi di dollari contro i 24 miliardi del 2004.

Si viaggia dunque verso il paradosso: un domani si potrebbero avere le competenze scientifiche e le possibilità terapeutiche per sconfiggere il cancro ma l'amplificazione dei costi sarà tale da non riuscire a garantirle per tutti. A meno che non si rintracci una soluzione prima. Quel "prima" potrebbe iniziare già domani: a lanciare l'Sos è infatti l'Istituto Oncologico Veneto che organizza domani, sabato, ad Abano Terme (Padova) il convegno su "Farmacoeconomia nella gestione del malato oncologico". Una gestione che ha implicazioni economiche, scientifiche, etiche e sociali.

"E' un problema che coinvolge tutti gli attori del sistema sanità ma in nessun caso deve coinvolgere il paziente. Lo IOV in quanto Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico - osserva il commissario straordinario Pier Carlo Muzzio - si avvale della possibilità di ottenere farmaci per la sperimentazione clinica e questo consente di abbattere i costi delle singole terapie ma urge identificare soluzioni omogenee per tutte le aziende sanitarie". La posta in palio è altissima: in futuro l'accesso ai farmaci antitumorali più avanzati potrebbe essere ostacolato dai costi, incompatibili con le casse della sanità.

"Le spese per i farmaci oncologici si avviano all'insostenibilità - conferma Ermanno Ancona, direttore scientifico dello IOV - siamo di fronte ad un problema di enormi proporzioni finanziarie ed etiche". E sostiene che una delle chiavi di volta potrebbe essere l'appropriatezza prescrittiva: "E' questa l'essenza della farmacoeconomia, studiare una razionalizzazione dei percorsi di gestione delle terapie". Un incentivo potrebbe giungere dal Centro di ricerche cliniche per la sperimentazione dei farmaci di fase 1 di Verona con il quale lo Iov sta stipulando una convenzione per lo sviluppo di molecole innovative. "Alcuni trattamenti, ad esempio per il cancro al colon, arrivano oggi a costare anche 29 mila euro l'anno a paziente: ben si capisce - osserva Silvio Monfardini, direttore dell'Oncologia medica dello IOV - come decidere questo percorso terapeutico equivalga a scegliere di comprare un'auto di media cilindrata: otto anni fa per la cura Di Bella si spesero un mucchio di soldi per non arrivare a nulla, oggi i risultati sono promettenti ma mancano i finanziamenti". Tra le proposte avanzate domani, avviare una trattativa diretta tra Regione e Farmindustria per valutare agevolazioni oppure rivedere il Drg (oggi il rimborso regionale può non coprire in toto le spese dei farmaci): si potrebbe ridurre il costo delle degenze scorporando il costo dei medicinali.

Federica Cappellato

Fonte Gazzettino del 17/03/06

per dovere di cronaca......
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Messaggioda VectorSol » mar mar 21, 2006 10:59 am

Su "Tutto ciò che sai è falso 2" c'era un articolo interessante, credo fosse "La CIA e l'atomo". In sostanza gli Stati Uniti volevano costruirsi subito un macello di bombe atomiche, perciò hanno iniziato a costruirsi centrali nucleari nonostante gli alti costi di costruzione e chiusura degli impianti e nonostante non sia ancora stato trovato un modo per smaltire le scorie radioattive (beh, ora c'è. Si chiama fusione fredda). Le centrali nucleari hanno come fine principale quello di produrre armi atomiche.

L'atomo come fonte di energia in realtà fa parte di un'operazione psicologica atta a dare alla gente un'impressione positiva sull'uso del materiale radioattivo. E fin qui tutto normale, senonche l'articolo diceva che, guarda caso, sempre per dare un'impressione positiva si finanziò la ricerca sull'uso di radiazioni in campo medico. La scelta della chemioterapia contro il cancro venne decisa solo per un'operazione psicologica e non per i vantaggi che dava.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda Boo » mar mar 21, 2006 12:53 pm

ragazzodel99 ha scritto:
Boo ha scritto:
ragazzodel99 ha scritto:La chemioterapia e la radioterapia vanno contro il giuramento di ippocrate

In che modo?


Cito alcune dichiarazioni di certo John C. Bailar III, insigne professore di epidemiologia e biostatistica alla Mc Gill University, uno dei più famosi esperti di oncologia degli Stati Uniti e dell'intero pianeta:

Riunione del settembre 1994 del President's Cancer Panel "Tutto sommato, i resoconti sui grandi successi contro il cancro, devono essere messi a confronto con questi dati" diceva, indicando un semplice grafico che mostrava un netto e continuo aumento della mortalità per cancro negli Stati Uniti dal 1950 al 1990. "Torno a concludere, come feci sette anni fa, che i nostri vent'anni di guerra al cancro sono stati un fallimento su tutta la linea. Grazie."

e ancora

"Nessun esperto del settore può continuare a credere che dietro l'angolo vi sia necessariamente tutta una serie di magnifiche terapie contro il cancro in attesa di essere scoperte" ribadendo di averne abbastanza della continua sfilata di notizie sensazionali che fanno credere che una cura risolutiva stia per essere messa a punto.

"La guerra contro il cancro è lontana dall'essere vinta. L'efficacia dei nuovi trattamenti contro il cancro sulla mortalità è molto deludente." - 1997

Questa è solo una delle idee possibili, naturalmente, ma non dell'ultimo arrivato. Se cercate bene su internet ne troverete un'infinità di simili.

statistiche dei risultati:

"Il 50 per cento di cui parlano gli oncologi non è effettivamente la metà del numero dei malati di tumore, come si è indotti a credere, ma la media delle varie percentuali di "guarigione" dei diversi tipi di cancro. Per capirci, si somma per esempio, l'87 per cento di guarigione del cancro del testicolo con il 10-12 per cento di quella del polmone e si fa la media delle percentuali di guarigione, non calcolando che i malati di carcinoma del testicolo, in Italia, per fortuna sono solo 2.000 l'anno, mentre le persone che si ammalano di tumore al polmone ogni anno sono attorno a 40.000!" Il Giornale - Inchiesta sul cancro n° 1.

Nella realtà ogni 100 persone che si ammalano di cancro, 61 sono destinate a morire entro 5 anni dalla diagnosi.

e non solo:

Ogni dimissione ospedaliera risulta una guarigione "Se una persona viene dimessa dall'ospedale si dice che è in remissione. Quando ritorna viene curata e viene dimessa un'altra volta. Se ogni dimissione viene considerata come un dato positivo, i conti aumentano. E siccome non si può morire più di una volta, se un individuo è stato dimesso 9 volte ed è morto una volta sola si avrà un 90% di guarigione e il 10% di mortalità. La fortuna dei medici è che si muore una volta sola (da un'intervista a Di Bella, gennaio 1998, sullo speciale "Di Bella - La sua cura contro il cancro" in abbonamento con Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione).

Solo un periodo limitato di tempo è considerato ai fini della casistica: quello della chemioterapia. I parametri sui quali viene costruita la casistica di sopravvivenza, sono costruiti in base all'efficacia dei farmaci. Per efficacia della chemioterapia si intende la riduzione o la scomparsa della massa neoplastica e la riduzione almeno del 50% delle metastasi eventualmente presenti.

Dopo sei cicli convenzionali di chemioterapia, che dura circa sei mesi, si può ottenere anche la scomparsa della massa neoplastica. Il paziente risulta così "guarito". Se a distanza di altri sei mesi compaiono metastasi, cioè se il tumore riesplode e in modo non controllabile, quella stessa persona figurerà come un nuovo paziente, perché "quello di prima" risulta guarito. Le casistiche non seguono il paziente, ma restano nell'ospedale

Un altro esempio di come si costruisce la casistica è il seguente: un paziente viene dimesso dopo un ciclo di chemio da un ospedale e risulta guarito. A distanza di un anno si presentano delle metastasi: a questo punto, per le più svariate ragioni, non torna a farsi curare nello stesso ospedale, ma in un altro. Risulterà un nuovo caso. Quello precedente ha avuto esito favorevole: è guarito.

Alla luce di questi dati, che valore possono avere le statistiche che ci vengono propinate ogni volta che la "ricerca" batte cassa? Provate a chiedere le statistiche di sopravvivenza a dieci o quindici anni.


Il giuramento di ippocrate:

al quadro poco rassicurante appena presentato posso aggiungere che esistono studi interessanti sulla chemio.
Uno di questi è la vasta indagine condotta per 23 anni dal Prof. Hardin B. Jones, fisiologo presso l'Università della California, e presentata nel 1975 al Congresso di Cancerologia, presso l'Università di Barkeley. Oltre a denunciare l'uso di statistiche falsificate, egli prova che i cancerosi che non si sottopongono alle tre terapie canoniche sopravvivono più a lungo o almeno quanto chi riceve queste terapie. Come dimostra Jones, le malate di cancro al seno che hanno rifiutato le terapie tradizionali, mostrano una sopravvivenza media di 12 anni e mezzo, quattro volte superiore a quella di 3 anni raggiunta da coloro che si sono invece sottoposte alle cure complete.
Un altro caso riguarda uno studio condotto da quattro ricercatori inglesi, pubblicato su una delle più importanti riviste mediche al mondo: The Lancet del 13-12-1975 e che riguarda 188 pazienti affetti da carcinoma inoperabile ai bronchi. La vita media di quelli trattati con chemioterapia completa fu di 75 giorni, mentre quelli che non ricevettero alcun trattamento ebbero una sopravvivenza media di 220 giorni.

Questi studi non sono certamente finanziati da chi guadagna sulla chemio (non so perché ma mi viene da pensarlo).

Credendo a questo genere di notizie, povero me, sono costretto a credere che la chemio vada contro il giuramento di ippocrate. Io, opinioni personali, credo che sia solo veleno e basta.

Io non leggo alcun dato concreto che indichi l'inefficacia ed anzi la nocività della chemio/radioterapia. Le neoplasie sono malattie estremamente variabili e diverse tra loro. Non si può dire "senza chemio questo neoplastico ha vissuto il triplo", magari con la chemioterapia avrebbe campato anche più a lungo.
Inoltre il discorso del Prof Di Bella è sacrosanto ma si riduce ad una semplice distorsione di ciò che è previsto dalla legge. Sappiamo tutti che un neoplastico di messo da un ospedale non è in verità guarito anche se il caso viene archiviato come tale, ma questa è un neo della giurisprudenza italiana (se non addirittura mondiale) non della medicina. Ancora, i numerosi fallimenti del trattamento dei tumori non è affatto una violazione del giuramento di Ippocrate. Ogni medico fa il necessario per curare un proprio paziente, ma non per questo un fallimento è da associare con l'intento del medico di arrecare danno al paziente.



ragazzodel99 ha scritto:
Boo ha scritto:
ragazzodel99 ha scritto:hamer ha tre lauree (medicina, fisica, teologia)
La prima e l'ultima cozzano in maniera feroce.


In un cervello a compartimenti stagni, senza offesa, cozzano certamente. scienza e misticismo sono prodotti umani. E' l'uomo che, grazie all'intelletto, li ha inventati. Leonardo da Vinci, in punto di morte, chiese perdono a Dio per non esser riuscito a dare di più all'umanità. Carità, bontà, amore sono ferocemente opposti alla medicina? Forse hai ragione.
La scienza guarda oggi con fermento alle discipline mistiche orientali. La fisica quantistica e la matematica vanno verso idee nate da quel mondo mistico e antico (vedi "il tao della fisica" di Capra - e le nuove tendenza della fisica quantistica).
p.s.: opinioni di un'ateo, dimenticavo.

Non sono d'accordo, il misticismo è un prodotto umano, la scienza no. La scienza è una scoperta fatta dall'uomo, non un'invenzione.
Non voglio togliere nulla alla teologia in sé; se mi dici che Hamer ha una laurea in Teologia per dimostrare quanto sia acculturato e dedito agli studi tanto di capello, se invece vuoi dirmi che con la sua laurea in Teologia vuole dimostrare fatti scientifici posso solo storcere il naso. Spiegazioni scientifiche su come si forma un organismo, come è strutturato, come funziona, come evolve ecc. non sono spiegati nella bibbia ma nei testi di medicina.

ragazzodel99 ha scritto:
Boo ha scritto:
ragazzodel99 ha scritto:oltre ad essere inventore di numerosi strumenti chirurgici.

Quali?


purtroppo non so quali. ho letto spesso di cospiqui introiti derivati da tali brevetti: credo siano normali utensili chirurgici per applicazioni classiche.

Hai letto dove? Usami la cortesia di farmi documentare dalla stessa fonte. Io non ho mai sentito parlare di strumenti chirurgici inventati da questo dottor Hamer.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda ragazzodel99 » gio mar 23, 2006 11:09 am

ippocrate: ...mi asterrò dal recar danno e offesa.


gli ultimi due studi che ti ho citato dimostrano l'inefficacia, anzi la dannosità della chemio. Non puoi venirmi a dire "con la chemio chissa quanto sarebbero campati". Ti prego di rileggere.
Sarebbe più ragionevole dire:

non credo a questi studi

oppure

questi studi sono credibili ma superati, visto che sono stati fatti più di vent'anni fa.

In effetti la tossicità della chemio oggi è diminuita.
Il problema per quanto mi riguarda è filosofico. Io non credo che una molecola artificiale (e brevettata), inesistente in natura, sia in alcun modo utile ad un organismo così miracolosamente equilibrato e complesso come l'uomo. Io penso che l'uomo, originato da miliardi di anni di mutazioni, sia la risonanza armonica di un mondo naturale, e che di vita e sostanze naturali necessiti. In questo senso hamer fa un discorso che mi affascina, anche se chi sa poi che non dica delle bufale.

medicina/fisica/teologia

le tre lauree non dimostrano nulla. Né l'erudizione né tantomeno l'incoerenza di Hamer. Diciamo allora che siamo di fronte ad un fatto semplicemente inconsueto.
Ti prego di non sottovalutare la laurea in fisica, nella tua analisi fatta di forti e insanabili contrapposizioni. Ti prego di non sottovalutare l'accenno alle ultime scoperte e ricerche di fisica sub-atomica.
Ti ricordo inoltre che la scienza non ha dimostrato il perché esistiamo. Non ha ancora compreso il mistero dell'intelligenza (vedi teorema di godel). Siamo andati sulla luna: per tornarcene indietro. Abbiamo scoperto la tecnologia: quella che sta divorando il nostro pianeta. Abbiamo fatto progressi enormi nella medicina: no comment.
Oggi c'è la qualità, ma non c'è più l'uomo.


strumenti chirurgici


o trovato qualcosa di più preciso su
http://www.macroedizioni.it/autore.php?id_autore=436


"Trascorre poi diversi anni d'intensa attività nelle cliniche universitarie di Tübingen e Heidelberg, e nel 1972 consegue la specializzazione in medicina interna . Impegnato alla clinica universitaria di Tübingen si occupa, quale primario in ginecologia, di molti malati di cancro collaborando con la moglie, anch'essa medico, nello studio privato.
Parallelamente coltiva un hobby particolare: quello dell'inventore. A lui si devono l'invenzione dello scalpello Hamer per chirurgia plastica, a taglio atraumatico, con lama 20 volte più affilata della lametta da barba; della sega speciale per ossa utilizzato sempre in chirurgia plastica, del lettino da massaggio che si adatta automaticamente alla forma di qualsiasi corpo, come pure di un apparecchio per eseguire diagnosi del siero in via transcutanea.
Nel 1976 il dott. Hamer, con la moglie ed i suoi quattro figli, va in Italia, per curare gratuitamente i malati nei quartieri più poveri, dal momento che i brevetti depositati delle sue invenzioni gli permettono un reddito sufficiente."

è una delle tante biografie presenti in internet.

Non sono nato con queste idee. Tuttaltro. Ho faticato a credere alle cose di cui parlo. Lo stupore di scoperte "sgradite" mi ha convinto ad indagare meglio e mi ha portato, gradualmente, a disincantarmi su tutta una serie di luoghi comuni veramente ridicoli. Non posso fare altro che esortare ancora una volta tutti ad informarsi, vista l'importanza dell'argomento.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda Boo » gio mar 23, 2006 12:25 pm

ragazzodel99 ha scritto:ippocrate: ...mi asterrò dal recar danno e offesa.

Preso alla lettera nessun chirurgo potrebbe esercitare. Le ferite chirurgiche sono sicuramente dannose ma non per questo vanno contro il giuramento di Ippocrate. Così come la chemioterapia ha i suoi effetti collaterali ma non per questo vengono somministrati per arrecare danno. Qualsiasi farmaco ha effetti collaterali ma vengono adoperati per le loro proprietà benefiche.

ragazzodel99 ha scritto:gli ultimi due studi che ti ho citato dimostrano l'inefficacia, anzi la dannosità della chemio. Non puoi venirmi a dire "con la chemio chissa quanto sarebbero campati".

Posso invece. Perché questi non sono risultati comparati come si dovrebbe, anche perché non è possibile. Per avere un fedele valutazione della chemioterapia nei confronti di una qualsiasi altra terapia dovresti avere due soggetti perfettamente uguali, così ovviamente impossibile e data la natura mutevole e varia delle neoplasie non si possono fare paragoni in questo modo. Appunto per questo ho usato un'ipotetica.

ragazzodel99 ha scritto:Ti ricordo inoltre che la scienza non ha dimostrato il perché esistiamo.

Ma ha ben spiegato come è possibile esistere.

ragazzodel99 ha scritto:Non ha ancora compreso il mistero dell'intelligenza (vedi teorema di godel). Siamo andati sulla luna: per tornarcene indietro. Abbiamo scoperto la tecnologia: quella che sta divorando il nostro pianeta. Abbiamo fatto progressi enormi nella medicina: no comment.
Oggi c'è la qualità, ma non c'è più l'uomo.

Questo è tutt'altro discorso.

ragazzodel99 ha scritto:Non sono nato con queste idee. Tuttaltro. Ho faticato a credere alle cose di cui parlo. Lo stupore di scoperte "sgradite" mi ha convinto ad indagare meglio e mi ha portato, gradualmente, a disincantarmi su tutta una serie di luoghi comuni veramente ridicoli. Non posso fare altro che esortare ancora una volta tutti ad informarsi, vista l'importanza dell'argomento.

Io non riesco a convincermi di questi studi per la teoria in generale. Per quanto possa aver senso per alcuni tipi di neoplasia la teoria di Hamer cade dinanzi a neoplasie indotte da virus tanto per fare un esempio.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda ragazzodel99 » gio mar 23, 2006 4:17 pm

Boo ha scritto:Posso invece. Perché questi non sono risultati comparati come si dovrebbe, anche perché non è possibile. Per avere un fedele valutazione della chemioterapia nei confronti di una qualsiasi altra terapia dovresti avere due soggetti perfettamente uguali, così ovviamente impossibile e data la natura mutevole e varia delle neoplasie non si possono fare paragoni in questo modo.


Si parla di malate di tumore al seno comparate con altre malate di tumore al seno. Poi di tumore incurabile ai bronchi comparato con tumore incurabile ai bronchi. Non vedo errori di comparazione. Se mi dici che questo è un esempio di impossibilità di valutazione allora non vedo quali possibili valutazioni si possano fare in medicina.

la questione virale

hamer dice che anche il raffreddore ha un'origine conflittuale. Il suo messaggio è quindi coerente. Ed è anche preciso. Nel senso che individua con precisione la causa (trauma e conflitto) e il decorso, corredando tutto con date precise. Se si sbaglia, quindi, si sbaglia di grosso.
La storia del raffreddore mi ha dato e mi da tuttora da pensare.
Ecco cosa dice Claudio Turpiano (ass. ALBA) tirando fuori il raffreddore come miglior esempio per descrivere la nuova diagnostica:

"Parliamo del raffreddore. E' forse il modo più semplice di comprendere la nuova diagnostica del dr. Hamer, perché come da lui dimostrato, non c'è nulla nel nostro corpo che accada senza un senso biologico.
Però ora sedetevi tranquilli, prendetevi una birra, scriverò alcune pagine del forum, perché per il primo intervento non posso non aver la pretesa di essere esauriente.
Cosa dice la Medicina Ufficiale sul raffreddore? Sembra che finalmente si siano convinti che non c'entra nulla il freddo (ammissione recente del dr. Gargiulo nella trasmissione Elisir di RAI3). In effetti basta ragionare: se fosse il freddo la causa, dalla Svizzera in sù dovrebbero avere tutti il raffreddore, avendo temperature molto più rigide e case più calde, ingredienti giusti per un raffreddore vecchia interpretazione. Come nei paesi caldi Africa compresa il raffreddore non dovrebbe esistere, ahimè basta guardare i nasi dei bimbi africani.
Allora ci viene detto che sono i virus, adenovirus, rinovirus ecc. che per la loro azione replicativa indiscriminata non è possibile addirittura preparare un vaccino. Ma da dove vengono questi virus? Non si sa. Di certo saltano da un naso all'altro. Ma perché in una famiglia alcuni nasi si altri no? Non si sa, oppure è una questione immunitaria.
Quale l'errore di indagine? E' il sistema riduzionistico che imperversa dall'Illuminismo scientifico ad oggi per cui tutto deve essere messo sotto un microscopio e quando si trova qualcosa...è lui il colpevole!
Ovviamente la psiche di un essere umano sotto un microscopio e dentro un vetrino non ci sta e allora...non va bene, non c'entra nulla!
Immaginate un extraterrestre che arriva sulla terra e vuole scoprire quale la causa degli incendi. Osserva una casa che brucia e chi vede sotto? a) i pompieri b) i proprietari c) i curiosi. poi osserva un altro incendio cambiano i prprietari e i curiosi, ma ci sono sempre i pompieri. Poi elabora la statistica secondo modelli matematici e su cento incendi si rende conto che la cosa non cambia, ci sono sempre i pompieri. Deduzione ferrea e logica: chi causa gli incendi? I pompieri, ovvio!
Nulla di diverso viene fatto per l'anamnesi del nostro raffreddore.
Sono i virus=pompieri.

SECONDA PARTE
Allora vediamo come interpreta e spiega il raffreddore la NM.
A cosa serve il naso? per annusare e perché annusiamo? Per valutare.
Se ci viene proposto un cibo nuovo che non conosciamo per mangiare, istintivamente lo annusiamo. perché? Per valutare se è buono o no. Noi in effetti abbiamo nella mucosa nasale delle ghiandole, che io definisco degli ottimi professori di chimica, che hanno il compito di valutare se quel cibo è biodegradabile o no. Infatti rifiutiamo istintivamente un bicchiere di benzina, perché i legami chimici delle sue molecole sono così saturi che il nostro organismo non riuscirebbe a sciogliere. Mentre se quell'alimento è biodegradabile ma non ingeribile (scusate, tipo gli escrementi) allora la biologia lo rende repellente all'odore.
Ma ciò che noi dobbiamo annusare quale alimento non è diverso per l'attività olfattiva da ciò che comunque invade la nostra vita, anche in modo traslato.
Gli animali che hanno ancora molto sviluppato questo senso lo usano appunto quando devono entrare in un territorio nuovo che non conoscono. Noi esseri umani compensiamo la vigilanza meglio con altri organi.
Quale dunque il problema che può incidere per noi sull'olfatto?
Il non riuscire a sentire cosa ci sta davanti, cosa sta dietro l'angolo che non riusciamo a cogliere, biologicamente siamo costretti ad attivare di più l'olfatto perché gli altri organi non ci aiutano abbastanza.
A questo punto entra in gioco la scoperta del dr. Hamer. per cui il conflitto biologico si riversa sul nostro corpo, nell'organo funzionale al conflitto, quando è costituito da uno choc inaspettato e acuto.
Mi rendo conto che chi sente questi concetti per la prima volta può risultare perplesso.
Allora niente meglio degli esempi ci può aiutare.

TERZA PARTE

Innanzitutto avviene che durante il conflitto della paura incognita attiviamo la mucosa nasale per annusare meglio (bruciore) quando poi il conflitto è risolto, abbiamo cioè preso visione e risolto la paura, avviene il processo di riparazione: la produzione di muco, elaborata dai nostri virus=pompieri.
Osserviamo i bambini che vanno all'asilo per la prima volta. Non siamo di fronte ai virus che hanno deciso di mettere su casa all'asilo, ma è il bambino che biologicamente vive per la prima volta un territorio nuovo a lui sconosciuto, una paura incognita, e tornando a casa risolve e arriva il raffreddore. Non caso non tutti prendono il raffreddore, perché non tutti vivono quella paura incognita. Osservate lo studente che deve superare un esame per lui difficile e incognito, dopo arriva il raffreddore. Osservate chi prende l'aereo per la prima volta o chi va in vacanza in un paese nuovo.
Ricordo il caso di una signora che aveva un raffreddoreper tre mesi di seguito. Non erano i virus che avevano trovato di gradimento il suo naso, ma era semplicemtente accaduto questo: il suo datore di lavoro, alla festa di capodanno aveva deciso, inaspettatamente per lei, di promuoverla caporeparto, comunicandolo con gioia. Ma per lei diventò una continua apprensione perché ogni giorno viveva l'angoscia di non riuscire. Fu sufficiente renderla consapevole e migliorare la sua sicurezza che il suo raffreddore sparì.
A questo aggiungete una ciliegina sulla torta.
C'è un conflitto di paura incognita che ci siamo costruiti con le nostre mani. Quando le nostre mamme sin da piccoli hanno continuato a dirci :"Mettiti la maglietta, altrimenti prendi il raffreddore" Era sufficiente prendere un colpo di freddo per fare scattare, come ancora oggi scatta in molti, la paura incognita di prendere il raffreddore e lui immancabilmente arriva. Da quando ho conosciuto la NM vi assicuro che a me come a molti che l'hanno sperimentato, il freddo non fa più.... nè caldo, nè freddo. E i raffreddori da freddo sono spariti. Si, certo ho avuto di recente due raffreddori, uno per una richiesta improvvisa di svolgere anticipatamente un compito al quale non ero preparato, e l'altro per un viaggio di mia figlia a Londra dopo l'attentato terroristico.
Ma allora mi chiederete: "Quale la terapia?" Innanzitutto togliamoci una volta per tutte la paura del freddo (ovviamente questo non vuol dire che si debba stare al freddo, vuol dire solo non averne paura, perché al caldo si sta meglio) poi togliamoci la paura che il virus salti da un naso all'altro.
Avremo fià eliminato l'80% dei raffreddori. Poi quando non potendo comunque eliminare il conflitto di paura incognita ci viene il raffreddore aiutiamoci certamente con qualcosa di balsamico e lenitivo o meglio riscaldante...il vecchio e saggio consiglio dei nostri nonni...vin brulè e sotto le coperte per accelerare quello che è semplicemente un programma di riparazione per la guarigione definitiva.
Non mi stupisco se la perplessità è ancora sovrana nelle vostre menti, ma i conti di un processo biologico sensato tornano!
Non mi resta che l'ultima prova. Al prossimo raffreddore verificate la paura incognita che avete vissuto poco prima.
A disposizione.
C.T."
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda Boo » gio mar 23, 2006 6:44 pm

ragazzodel99 ha scritto:
Boo ha scritto:Posso invece. Perché questi non sono risultati comparati come si dovrebbe, anche perché non è possibile. Per avere un fedele valutazione della chemioterapia nei confronti di una qualsiasi altra terapia dovresti avere due soggetti perfettamente uguali, così ovviamente impossibile e data la natura mutevole e varia delle neoplasie non si possono fare paragoni in questo modo.


Si parla di malate di tumore al seno comparate con altre malate di tumore al seno. Poi di tumore incurabile ai bronchi comparato con tumore incurabile ai bronchi. Non vedo errori di comparazione. Se mi dici che questo è un esempio di impossibilità di valutazione allora non vedo quali possibili valutazioni si possano fare in medicina.

Sarai daccordo con me che un tumore al seno di una 20enne ed uno stesso tumore di una 75enne non sono proprio sovrapponibili.

Per il resto scusami ma non ho letto a fondo la questione virale, ho perso interesse per l'argomento, non perché mi trovi in disaccordo con te.
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Re: liberato il dottor hamer

Messaggioda ragazzodel99 » ven mar 24, 2006 11:07 am

Boo ha scritto:
ragazzodel99 ha scritto:
Boo ha scritto:Posso invece. Perché questi non sono risultati comparati come si dovrebbe, anche perché non è possibile. Per avere un fedele valutazione della chemioterapia nei confronti di una qualsiasi altra terapia dovresti avere due soggetti perfettamente uguali, così ovviamente impossibile e data la natura mutevole e varia delle neoplasie non si possono fare paragoni in questo modo.


Si parla di malate di tumore al seno comparate con altre malate di tumore al seno. Poi di tumore incurabile ai bronchi comparato con tumore incurabile ai bronchi. Non vedo errori di comparazione. Se mi dici che questo è un esempio di impossibilità di valutazione allora non vedo quali possibili valutazioni si possano fare in medicina.

Sarai daccordo con me che un tumore al seno di una 20enne ed uno stesso tumore di una 75enne non sono proprio sovrapponibili.

Per il resto scusami ma non ho letto a fondo la questione virale, ho perso interesse per l'argomento, non perché mi trovi in disaccordo con te.


C'erto che sono d'accordo, ma non vedo perché proprio in quegli studi si possa aver commesso uno sbaglio del genere. La tua mi sembra sfiducia. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio: questo modo di dire va usato o sempre o mai.

Non mi resta che augurare a tutti una buona salute....salute a tutti!
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Messaggioda alb » ven mar 24, 2006 11:45 am

Comunque la storia del raffreddore è ridicola!!
Non so dove vive quel tizio ma a casa mia se uno prende il raffreddore è facile che lo prendano anche gli altri della famiglia. E poi che dovrei dire io che ho il raffreddore praticamente cronico???
La componente psicologica è importante, questo è certo, ma è solo una componente non la causa di tutto.
E comunque quando prendo freddo (prendere freddo non vuol dire stare al freddo, significa avere un rapido raffredamento del corpo; tipo ti fai palestra e poi esci in mutande quando fuori ci sono 2 gradi) il raffreddore mi peggiora.
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Messaggioda ragazzodel99 » ven mar 24, 2006 3:08 pm

caro alb, è ridicolo anche avere il raffreddore cronico?
forse sei debole, e i virus ti aggrediscono continuamente.
forse sei perpetuamente stressato e facile alla destabilizzazione per quel conflitto di paura incognita.
Sei libero di avere le certezze che vuoi e anche di ridere del raffreddore. Ma non ridiamo delle malattie più serie, almeno quelle.
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