Io non ne capirò molto di economia, ma due conti semplici sono in grado di farli.
Mi dite a cosa serve ridurre le tasse sui conti correnti bancari dove non si prende in ogni caso niente di niente come interessi.
si tratta di un bel specchietto per le allodole per non farci vedere dove ci metteranno il cuneo fiscale....
E poi parlare, smentire, confermare e seconda di chi parla che verranno aumentate le tasse sui titoli di stato.
Prima solo su quelli futuri, poi no saranno anche su quelli del passato, quindi le tasse aumenteranno in ogni caso.
E non mi si venga a dire che bisogna colpire i ricconi che investono in titoli, perché io non mi sento tale, ma se riesco a mettere da parte due euro li devo investire in un qualche titolo per ricavarne un minimo interesse e non li lascio di sicuro sul conto corrente.
Prodi con una sua legge retroattiva durante il precedente suo governo mi ha fumato circa 6 milioni di lire di interessi su un titolo che avevo in banca.
Quindi che non mi si venga a prendere in giro e non mi vengano a dire che non sarebbe capace di rifarlo.
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E anche Fassino torna alla carica: «Bisogna fare chiarezza sulle tasse, sui Bot e i Cct perché gli altri travisano le nostre proposte: la nuova aliquota del 20% su Bot e Cct vale solo per le future emissioni, non certamente sui buoni emessi fino a oggi, sui quali si continuerà a pagare il 12,5%». Il leader Ds ha poi ribadito che il centrosinistra «vuole ridurre dal 27% al 20% le tasse sui depositi bancari e postali che riguardano i risparmi del 64% delle famiglie italiane» e ha aggiunto: «vogliamo ridurre di 5 punti i contributi pagati da lavoratori e imprese ogni mese. Se questo è il partito delle tasse fate voi». L’accusa a Berlusconi di raccontare «bugie» per spaventare gli elettori è lanciata anche dal presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio. Mentre il segretario dei Popolari- Udeur, Clemente Mastella, garantisce che non ci sarà alcuna tassazione a danno dei piccoli risparmiatori; perché «Prodi è una persona seria», e perché il suo partito, avverte Mastella, non permetterebbe mai «una tassazione spropositata», soprattutto se imposta ai «ceti più modesti».