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Genitori deboli, in famiglia dilagano i "figli padroni&

Cinema, motori e problemi spirituali: il forum per tutto ciò che non è informatica.

Messaggioda crazy.cat » mar nov 20, 2007 8:32 am

Qui entra in gioco la tv tanto odiata (giustamente) da King, l'importante è apparire in tv, l'importante è darla via alla persona giusta che poi ricambi, l'importante è sballare.
Poi si trovano i genitori, gli "esperti" che li giustificano dicendo ma tanto sono giovani, sono annoiati, bisogna capirli, bisogna giustificarli.
Che brutto mondo....


Le ragazzine e il sesso: a 12 anni senza limiti

ROMA — L’allarme è stato come un fascio di luce che acceca: ci sono baby squillo sulle strade. Ce l’hanno messe i loro coetanei, per pagare debiti del gioco d’azzardo. Giuliano Amato, ministro dell’Interno, ha lanciato un sasso, l’altro giorno. E adesso rischia di venire giù una montagna. Perché quella del titolare del Viminale è la punta dell’iceberg. Ma basta fermarsi un attimo e scoprire che l’infanzia più tradizionale, ormai, non riesce a superare le classi elementari. Perché: c’erano una volta i bambini. E le bambine che giocavano con le bambole. Avevano dodici-tredici anni. E la Società italiana di pediatria (la Sip) li interrogava con domande tipo: che giornali girano in casa tua? Usi il computer? Qual è l’avvenimento che ti ha colpito di più quest’anno? L’ultima ricerca fatta così è datata 2003: non serviva più a niente. Non di certo a fotografare la realtà. E adesso a leggere l’ultima ricerca della Società dei pediatri presieduta da Pasquale Di Pietro, quella del 2006, vengono i brividi. Proprio oggi che anche in Italia celebriamo la Giornata dell’Infanzia. Il campione: 1.251 bambini tra i 12 e i 14 anni. Una domanda. Una delle tante del questionario: «Hai mai visto un tuo amico ubriaco?». Sì, dice il 37,4% del campione. Non solo, l’8,4% aggiunge: spesso. Un’altra domanda: conosci qualcuno tra i tuoi amici che ha fumato una canna? E questa volta è quasi uno su due (44,3%) a rispondere un tondo: sì. Un altro esempio? Tre ragazzini su quattro non esitano a confessare di fare cose che loro stessi definiscono rischiose, come ubriacarsi, appunto, bere liquori, prendere farmaci, uscire da soli la sera tardi, avere rapporti sessuali non protetti. Già: hanno rapporti sessuali frequenti, i nostri ex bambini.

Modelli educativi
Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra dell'età evolutiva, non ha dubbi: «L'anticipazione delle tappe dello sviluppo è dovuta ai modelli educativi. Come dire? Sono stati mamma e papà che hanno voluto che succedesse, si sono dati da fare per diversificare il modello culturale che loro avevano ricevuto. Hanno accelerato le capacità di socializzazione dei loro figli. Hanno tolto loro il senso di colpa, il senso della paura. Basta provare, per credere. Basta entrare in una qualsiasi seconda media d'Italia e capire che è impossibile far sentire in colpa questi ragazzi o mettere loro in qualche modo paura». Succede così anche nella seconda media statale di Gela, Sicilia? «I ragazzi sono molto decisi, è vero», garantisce Ela Aliosta, preside della scuola media alle soglie della pensione. Sono quarant'anni che la signora Aliosta ha a che fare con i ragazzi delle medie. Dice adesso: «Sono cambiati. E molto. Fisicamente, prima di tutto: un tempo le femmine arrivavano ragazzine in terza media. Oggi assomigliano a donne già quando entrano in prima. Soprattutto per come si vestono, si truccano, si pettinano i capelli. Con la complicità dei genitori, è ovvio».

«Faccio la velina»
Oppure la cubista, la show girl, la ballerina. Alla più tradizionale delle domande: «Cosa vuoi fare da grande?», le bambine intervistate dalla Società dei pediatri hanno infatti messo al primo posto: voglio fare il «personaggio famoso». E fino a qui non sarebbe una scoperta sensazionale. È che però, tolta questa prospettiva, rimane il vuoto: al secondo posto delle preferenze delle bambine c'è, infatti, un disarmante: «Non lo so». «Ho dodici anni faccio la cubista mi chiamano principessa», è il titolo del libro di Marida Lombardo Pijola, una giornalista-mamma che non a caso ha gettato scompiglio tra mamme e papà. Ha scoperchiato il mondo delle discoteche pomeridiane, lasciando disorientati nugoli di genitori davanti a frasi di bambine come: «Se fai la cubista sei una donna. Non più una ragazzina. Con i clienti della disco treschi soltanto se ti va. E puoi farti pagare...». Non è fantasia. È qualcosa che da noi è arrivato da pochissimi anni, probabilmente importato ancora una volta dagli Stati Uniti. Era del 2003 «Thirteen, 13 anni», il film-choc ambientato a Los Angeles con protagoniste due ragazzine (tredicenni, appunto) che vivono vite sempre più pericolose tra sesso promiscuo, droga, fumo, alcol, piccoli furti, accenni di lesbismo. «Sono vent'anni che insegno nella scuola media di Centocelle, a Roma», dice Margherita D'Onofri, insegnante di scienze. E spiega: «Soltanto negli ultimi anni, però, ho visto cambiare gli atteggiamenti durante i campi scuola, ovvero quelle gite che consentono ai ragazzi di dormire fuori dalla propria città. Adesso anche nelle prime classi stanno svegli tutta la notte e si mescolano dentro le stanze. Fino a poco tempo fa non succedeva».

http://www.corriere.it/cronache/07_nove ... anni.shtml
Quando i molti governano, pensano solo a contentar sé stessi, si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà.
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Messaggioda EntropheaR » mar nov 20, 2007 9:04 am

Sempre lì il problema...troppi capricci, pochi schiaffi!
Altro che metodi educativi alternativi...
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Messaggioda -DrAma- » mar nov 20, 2007 4:13 pm

EntropheaR ha scritto:Sempre lì il problema...troppi capricci, pochi schiaffi!
Altro che metodi educativi alternativi...

Si ma qua mancano anche i calci nel posto dove non batte mai il sole.
In settimana voglio mandare una mail alle Iene, io lavoro in un multimediastore in centro a Milano e abbiamo un sacco di demostation, DVD da vedere etc, al mattino fuori dal negozio c'è la coda di bambini ragazzini che bigiano per passare la giornata tra videogiochi, DVD e limonate sui divanetti della libreria.
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Messaggioda Amantide » mar nov 20, 2007 5:14 pm

Uff... [acc2]
Dopo avervi letti non mi sento più tanto mostro [rolleyes] A quanto pare i miei metodi educativi (che erano anche dei miei genitori) vanno ancora apprezzati [uhm]
Sarò un po' dura a volte, ma in ricompenso ho un figlio abbastanza educato, gentile e che chiede il permesso prima di fare le cose... ma soprattutto sa bene il significato della parola NO [^]
...per volare alto, bisogna saper cadere...
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Messaggioda ninjabionico » mer nov 21, 2007 11:17 pm

Lo so che forse vi sembrerò monotono, ma per me buona parte della colpa va alla TV!!! (ed all'influenza negativa che spesso ha anche su di noi!!!)

Con tutto il sesso, implicito ed esplicito, di cui sono imbottiti tutti i programmi, basti pensare a quanto sono vestite, o meglio svestite, le ballerine dei vari quiz e varietà...
... se continuiamo così ce le ritroviamo in perizoma e un mini-reggiseno...
... la gatta nera "del Mercante in fiera" è già in tuta in pelle (quasi stile s@t0m@s0)...
... un po' come la Cat-woman (Michelle Pfeiffer) in Bat-man... ma molto più provocante... insomma capite quello che intendo.... [devil] [devil] [devil] [devil] [devil]

... e sono tutti trasmessi alle ore più frequentate dalle famiglie intere, inclusi bambini/e e ragazzi/e.

Se poi pensiamo ai film, anche in prima serata, dove le scene di sesso vanno da night-club con ballerine di lap-dance che si fanno riempire di DOLLARI gli elastici dei perizoma, rigorosamente in top-less, a rapporti sessuali veri e propri "velati" da lenzuola o brandelli di abiti (nel caso in cui i protagonisti siano seminudi)... tutto ciò è uno schifo!!

Non mi si venga a dire della storia dei bollini... quelli vanno bene mettere in pace la coscienza dei genitori...
... vorrei sapere quanti ragazzi 12/13enni non hanno mai visto almeno l'inizio di una puntata di "Dottor House" che sia iniziata con una scena di sesso (che saranno si e no l'80%, trasmesse di solito alle 21).

Mi fermo qui altrimenti continuo fino a domani mattina a scrivere di comportamenti sbagliati, falsi principi e stereotipi della nostra TV con tanto di esempi.

[ciao]

Ninja [:)]
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Messaggioda wulma » gio nov 22, 2007 11:16 pm

non aggiungo nulla... c'è poco da dire.
dovessi fare un'osservazione a parte, direi che indipendentemente dai genitori o la tv, chi è nato dopo l'80 o l'84 (come me), non si "salva".

perché aldilà degli schiaffi ricevuti dai genitori, delle regole a scuola e di altro ancora... prima che si diano una regolata, chissà cosa vorranno/"dovranno" provare..
per di più, anticipandolo a 12 anni, invece che ai "normali" (se così si può dire) 16-18 anni..

ormai tutto quello che ci circonda, è irrecuperabile.. come fa un genitore...?? [nonono]
ogni anno si peggiora sempre..
esempio: se IO alle scuole medie mi truccavo, mi guardavano male.
un paio di anni dopo, alle medie, tutte truccate con cellulare..
e questo esempio è il più innocuo, direi.
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Messaggioda ninjabionico » ven nov 23, 2007 9:56 pm

wulma ha scritto:non aggiungo nulla... c'è poco da dire.
dovessi fare un'osservazione a parte, direi che indipendentemente dai genitori o la tv, chi è nato dopo l'80 o l'84 (come me), non si "salva".
...


Dalla mia esperienza ho notato che in realtà alcuni si salvano...
... sono circa un terzo del totale... e noto che spesso questi sono figli di genitori che "si interessano" personalmente dell'educazione e non "delegano"... sono coloro che si "informano" su ciò che fanno e non fanno i propri figli, nonostante gli impegni ed il lavoro, che dimostrano ai propri ragazzi di essere "veri genitori" e vengono ricambiati con "soddisfazioni", "rispetto" e "stima".

Poi, come sempre ogni caso è un caso a parte, le "teste calde" ci sono sempre state in tutte le famiglia, ma normalmente potrai constatare che è così.

Ciao. [;)]
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