v3n0m ha scritto:domanda...ma secondo voi l'apertura di queste case eliminerebbe davvero la prostituzione per le strade? la stessa cosa varrebbe anche per le droghe leggere, nel senso che la legalizzazione NON elimina lo spaccio illegale (ma vale anche per le sigarette e per tutto..). Nel caso della prostituzione, oltre a una questione di difesa della libertà individuale e a un guadagno per lo stato , si avrebbe una forma di tutela su queste persone.. però credo che affrontare la questione nei termini "si eliminano le donne per strada" non sia propriamente corretto, cosi come per le droghe del resto..
Io penso che quasi sicuramente ci sarebbe una specie di mercato nero a basso (bassissimo) costo.
Diciamo molto banalmente che la legalizzazione in quel settore farebbe scomparire il giro di lenoni che si intascano tra il 15% e il 90% dell'incasso della prostituta.
Chiaramente questo porterebbe con se una stesura di un tariffario tassato che alzerebbe sensibilmente il prezzo delle prestazioni.
Il problema vero è di ordine morale.
E secondo me dire che la borghesia è scomparsa è un po estremo.
Diciamo che si è annacquata verso il basso e si è dunque estesa.
In parole povere anche una famiglia operaia è passata da uno stato di proletariato (che letteralmente appunto indica il solo possesso della prole) ad una condizione decisamente più borghese: tanti per esempio hanno auto, casa, casa al mare e via dicendo (hi-fi, pc, dvd e display dolby surround).
E' quindi difficile riferirsi a divisione di classi ottocentesche.
Anche la mentalità è divenuta più diffusamente "borghese".
E cioè la mentalità del "si fa ma non si dice", della convenienza a tenere tutto dentro le mura domestiche in ogni caso, basta che non si sappia in giro.
In quest'ambito fa buon gioco anche la morale cattolica, ovviamente.
E tutto questo si incastra con la ricerca del consenso nella politica.
Chiaro no?
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