Una motivazione che pesa come un macigno. Sono state depositate, alla cancelleria del tribunale di Torino le motivazioni della sentenza del processo doping alla Juventus che ha portato alla condanna a un anno e dieci mesi per frode sportiva del medico sociale bianconero Riccardo Agricola.
"Il medico - scrive il giudice, Giuseppe Casalbore - ha utilizzato "tutti i possibili espedienti per ottenere miglioramenti nelle prestazioni dei giocatori".
"Il medico - si legge inoltre - ha ottenuto il risultato di potenziare fraudolentemente e non fisiologicamente la prestazione agonistica dei calciatori, così conseguentemente influendo anche sul risultato della competizione sportiva nella quale i giocatori stessi venivano schierati, alla quale cioè prendeva parte la società Juventus".
"E' ampiamente messo in evidenza - prosegue - in forma acuta nei segnalati casi riguardanti Conte e Tacchinardi e nelle altre circostanze, in forma cronica, ai vari calciatori pure specificamente presi in esame, con particolare riferimento a quelli destinati ad uno sforzo più intenso dal punto di vista aerobico e con riferimento a particolari periodi, rispetto ad altri"
"L'Epo, l'eritropoietina è stata sicuramente acquistata ed è stata somministrata ai giocatori della Juventus - scrive il giudice - e il medico sociale non può avere fatto tutto da solo".
Si punta il dito anche sulle testimonianze dei giocatori. Secondo il giudice, alcune sono state costruite ad arte per aiutare Agricola. In particolare si fa riferimento alla versione dei fatti fornita da Moreno Torricelli, una versione "verosimilmente costruita ad arte". Nei confronti del difensore ci sarà "un ulteriore accertamento giudiziario".
Anche Alessio Tacchinardi a sua volta ha reso "false dichiarazioni con "comportamenti che integrano estremi di reato". Il giudice è critico anche nei confronti di Attilio Lombardo e Gianluca Vialli, la cui testimonianza è stata "fumosa" e "poco convincente". Stesse "considerazioni vanno fatte per le dichiarazioni rese da Amoruso, Baggio, Ferrara, Inzaghi, Montero, Peruzzi".
Dalla sentenza emergono anche le motivazioni che hanno portato all'assoluzione dell'amministratore delegato del club, Antonio Giraudo, "perché - si legge nella sentenza - la prova a suo carico non risulta completa e sufficiente".
"A tal riguardo, dunque, si può logicamente ipotizzare, sotto vari profili, che Giraudo avesse autorizzato e finanziato l'operazione, garantendo ad Agricola ogni utile copertura e mettendogli a disposizione i fondi necessari per l'acquisto. Il problema è che in atti - scrive Casalbore - come si è visto, non emergono elementi obiettivi, né di tali acquisti, né dei fondi ai quali si sarebbe attinto per effettuare i pagamenti".
"Motivazioni per nulla convincenti". E' questo il primo commento dei legali di Riccardo Agricola e Antonio Giraudo alle motivazioni della sentenza sul processo Juve. "Nella sentenza i giudici hanno riservato lunghe ed approfondite difese dei periti d'ufficio, mentre ci sono state poche risposte alle obiezioni sollevate dai difensori".
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