che qualcuno possa seguire il nostro operato e raccogliere dati sulle nostre abitudini digitali.
Navigare anonimi non significa certo violare la legge, proprio come non lo è usare un programma di condivisione peer-to-peer.
Lo diventa se usiamo questi sistemi per violare la proprietà altrui o per commettere irregolarità.
Il fatto è che la tutela dei nostri dati, salvaguardare la nostra privacy online, quello che facciamo e che ci interessa, è un diritto!
Due servizi online per navigare in anonimato:
http://www.megaproxy.com/freesurf/
http://www.goproxing.com/
Ma quali informazioni lascio?
È impressionante, ma i nostri computer seminano sul Web una quantità incredibile di informazioni.
Che sistema operativo usiamo, quanti milioni di colori visualizza il nostro monitor, che programmi
abbiamo e quali plugin sono installati, oltre, ovviamente, quali siti abbiamo appena visitato.
Per fortuna esistono vari strumenti online, gratuiti, per controllare quali molliche di pane seminiamo
sulla Rete. E il concetto è proprio questo: qualcuno potrebbe seguirle per rintracciarci.
Oppure potrebbe raccoglierle, per i suoi scopi.
Non ci crediamo? andiamo alla pagina http://anonymous-proxy-servers.net/en/anontest e facciamo clic su Start Test:
il servizio, è gratuito e in lingua inglese, ci dirà addirittura quanti font sono installati nel nostro sistema.
W3: Email anonime
Esistono casi in cui inviare un' email a qualcuno è tanto importante quanto pericoloso o rischioso. Per esempio, se si deve denunciare qualcosa
o i soprusi di qualcuno. Pensiamo a sindacalisti in situazioni difficili, attivisti per i diritti umani, cittadini amanti del rispetto dei diritti e della
libertà altrui che vogliono scrivere a giornali e media ma temono ritorsioni di varia natura. Ebbene, esistono strumenti che permettono di inviare
email completamente anonime e irrintracciabili, a patto che non violino la legge. Uno di questi è W3 Anonymous Remailer. Andiamo all' indirizzo
indicato e compiliamo il messaggio inserendo il soggetto e il destinatario. Purtroppo, non è possibile inserire degli allegati. Attenzione, però,
perché se è vero che quello di inviare email anonime è un diritto riconosciuto negli Stati Uniti e garantito dal Primo Emendamento, il sito è
comunque sorvegliato per assicurare che il servizio non venga usato da malintenzionati o criminali.
E possiamo stare certi che ogni abuso verrà punito.
http://gilc.org/speech/anonymous/remailer.html