L'esempio di Reader è indubbiamente corretto e anche la successiva analisi su Sumatra.
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Però samp facciamo un discorso più ampio.
L'errore in quel caso è a monte.
Se stiamo allo storico bugs, è già un errore utilizzare Windows e i software per esso disponibili.
Dovremmo probabilmente rivolgerci verso altri sistemi operativi di minor diffusione.
Esistono situazioni inoltre, nelle quali si è obbligati all'uso di un software piuttosto che un altro.
Tu sapresti immaginare un azienda utilizzare Sumatra?
Ritieni che sarebbe in grado di soddisfare pienamente ogni esigenza in ambito aziendale?
Io credo che di base non possiamo non considerare gli standard di qualità nella progettazione di un software.
Prendiamo ad esempio Chrome.
Chrome è indubbiamente tra i browser più utilizzati, eppure non è tra i software maggiormente problematici sotto il profilo sicurezza, semmai il contrario.
Questo perché gli standard di sicurezza sono alti, talmente alti da rendere improduttivo concentrarsi su uno o più exploit per questo browser.
Aziende come MS, Google , Apple, Adobe e via dicendo che producono il meglio del software disponibile in questa era, non potranno mai fare affidamento all'idea che "tanto Itunes, o Windows non verranno mai utilizzati da nessuno"
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Io vedo cosi le cose...non è l'utente che deve andarsi a cercare l'applicazione sconosciuta, con il 2% di diffusione sul mercato , nel tentativo di rendere sicura la propria macchina, semmai è il team che produce l'applicazione che deve alzare gli standard di sicurezza.
Ipotizziamo che io e te utilizzassimo Sumatra, ma gli altri 700 milioni di utilizzatori di Adobe?
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È Adobe che deve alzare gli standard di sicurezza, non io e te che dobbiamo rivolgerci a Sumatra.