
Software con la spia dentro - Commenti
In questo nuovo appuntamento analizzeremo le strategie difensive per individuare e neutralizzare i programmi spia e le contromisure adeguate da adottare per proteggere il proprio sistema. [continua...]


inanzitutto complimenti per questa serie di articoli legati al mondo della sicurezza e della crittografia, che ritengo ben scritti e di facile comprensione per un utente medio come me. Volevo solo dare un mio parere anche se detto da una persona che ne capisce poco o niente di questa materia particolarmente complessa quale è la crittografia e la protezione dei dati: in un articolo da lei scritto viene indicato il giusto metodo e criterio per la creazione di una password efficiente e tale da essere resa inviolabile, facendo anche un esempio pratico, e specificando di evitare caratteri doppi, simili, parole dizionario ecc... volevo solo aggiungere, per mia conoscenza, che fra le altre cose potrebbe risultare utile anche l'iinserimento di caratteri speciali quali: ? * # e altri ancora, questo al fine di rendere ancora di più difficile comprensione la password. Viene poi da lei fortemente sconsigliato creare archivi o database di dati protetti da un unica password generale, in quanto se scoperta comprometterebbe l'integrita dei dati nella loro interezza. In merito a ciò ritengo e sono dell'idea che secondo me la maggioranza delle persone usi internet per navigare quà e la fra i vari siti, vedere film in streaming, giocare online, scaricare contenuti di vario tipo ecc, e per tutto questo sarebbe più che sufficiente una protezione composta da firewall, antivurus e antimalware. Penso che proteggere i propri dati su più locazioni ciascuno con una differente password può non sempre risultare utile ed efficace, a seconda anche dei casi e di come l'utente abbia cura delle proprie cose. Potrebbe a volte rivelarsi magari più utile proteggere tutte le proprie password con un password manager (ad esempio keepass che ritengo buono) e definire una key principale di protezione, particolarmente lunga e complessa, ma che sia l'unica da ricordare e, soprattutto, che dia accesso a tutte le altre. Infine c'è da dire che l'utente medio oggi non necessità di misure di protezione più elevate da quelle descritte, questo perché per compiere un attacco ad un sistema sono davvero poche le persone in grado di riuscirci, oltretutto bisognerebbe avere la giusta conoscenza del sistema che si vuole violare, ma, più di ogni altra cosa, bisognerebbe conoscere l'utente che utilizza e che è amministratore del computer che si vuole attaccare. Tutto questo per dire che oggi per proteggere il proprio pc da attacchi e intromissioni non occorre per forza diventare paranoici, ma basterebbe prendere tutte le contromisure necessarie per una giusta protezione. Questa regole chiaramente valgono per la stragrande maggioranza di persone che usa il pc e intenet per le cose già dette, non certo per aziende, banche o altre strutture che necessitano di configurazioni avanzate. Saluti








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