da ste_95 » lun mag 09, 2011 8:23 pm
Mandrake ha scritto:il nero assoluto non sarebbe percepibile perché significa che un oggetto assorbe completamente tutta la luce e non riflette nemmeno un po! il nero assoluto è il buio assoluto, quello che vedresti nello spazio, nel vuoto... in fotografia, perlomeno in ripresa dovresti riuscire a far entrare nella gamma del sensore/pellicola quante più info possibili, per poter scegliere poi in post produzione quanto contrastare e cioè "tagliare" toni di grigio. Questo "principio" vale ancora di più col digitale, poichè il sensore reagisce alla luce in modo lineare e non curvilineo come la pellicola, ed accumula il rumore nelle ombre e sopratutto nel canale blu, perciò per avere la massima resa si dice che si 'espone a destra', o meglio si cerca di spostare l'istogramma quanto più a destra possibile senza fare uscire le alte luci dall'istogramma/gamma del sensore (è un discorso un po' lungo e da approfondire). In questo modo avrai dettaglio anche nelle ombre, ed eviterai i buchi di nero. In post poi contrasti quanto vuoi, controllando sempre l'istogramma!
D'accordo per tutto, ma penso di aver posto la mia domanda, perché non ne trovo la risposta. Io chiedevo cosa mi dovrebbe spingere a mantenere dei neri quasi puri (dove, per comodità, puro significa 0,0,0) al posto di appiattarli a puri.
Mandrake ha scritto:Ma era illuminato con le candele il set?
![Fragorosa risata [:D]](http://www.megalab.it/forum/images/smilies/fragorosa_risata.gif)
ISO 800 f2.8 1/100
Non me ne parlare, ho dannato quel giorno... Infatti sono andato molto di controluce. C'era solo un faretto lontano laterale, ogni tanto ne aggiungevano un secondo. In alcuni casi andavo di schiarita con il flash esterno. Se non avessi avuto la possibilità del 2.8, sarei stato benedetto (questo mi scrive benedetto, veramente io avevo scritto fucked in italiano
)!
«A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.» Oscar Wilde