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da TheQ. » mer nov 06, 2013 11:13 am
la stampa digitale laser ed a getto inchiosto ha sancito la fine dei fotografi. 9 negozi su 10 i fotografi hanno chiuso.
La stampa 3D sancirà la chiusura forse di fabbriche di stampi, calzature, produzione giocattoli e modellini, artigianato, formazione metalli, gadget, ecc... ?
Nel caso in questione chiunque superi la noia di mettersi ad un programma CAD potrebbe farsi le sue scarpe. Designer, progettisti (ingegneri, architetti, meccanici), coloro che valutano la resistenza del prodotto agli urti o studiano la meccanica per la forgiatura non servirebbero più.
Certo in America cavalcano questa rivoluzione perché essendo un paese liberista, hanno già annientato il loro artigianato (peraltro molto scarso) facendo fallire milioni di persone e non spendendo niente per ricollocarle.
Geni ovviamente che non ne hanno approfittato per mandare a quel paese il loro governo, anche se non mi è ben chiaro
se siano fondate le voci secondo cui negli USA la percentuale di voto spesso scende sotto il 50% dei registrati (perché pare che se non ti registri per uno dei due partiti, rep o dem non hai diritto di voto
)
Qui invece ci preoccupiamo (beh a parte chi ci governa, ovvero PD e PDL da 40 anni di Democrazia Cristiana) se qualcuno non lavora, e come netta conseguenza non ha soldi da spendere per consumare, e come conseguenza calano i consumi.
Quindi una domanda interessante è se questa innovazione convenga veramente per uno Stato che non opprime i suoi cittadini.
evviva
Poi ci sono altre questioni di interesse.
Il costo: un kg di ferro (1 dm^3) ricavato da colata e forgiato costa 8 euro al kg (densità 7.8 Kg/dm^3). Una stmapa 3D con i servizi online costa 7-8 euro al cm^3. Certo le cose cambiano se si considera il costo di progettisti e disegnatori, della fabbrica, degli operai addetti alla colata... ma quelli solo Unimpresa e gli industriali imbecilli li considerano costi. Gli stipendi sono consumi che sostengono la vendita di prodotti.
Poi tralasciando per un momento i polimeri utilizzati (alcune stampanti fanno anche il ceramico) ci sarebbe la questione del metallo, che se colato e raffreddato in officina si forma come austenitico, mentre se stampato si raffredda velocemente ed esce come martensitico. La differenza sta nelle proprietà di resistenza, specie agli urti.
Poi la questione ecologica. Molti dicono che utilizzando questo sistema si trasportano meno i materiali. Chi non ha la cava di polvere di ferro nel giardino di casa? io no, quindi mi farei comunque trasportare il materiale dalla cava all'industria che me lo sbriciola in polvere (con consumo di energia) per poi farmelo mandare a casa per la stampa 3D. Cosa cambia dall'estrarre ferro, mandarlo all'altoforno e poi spedirlo alle officine per la forgiatura? boh
Con le stampanti a carta spesso si mandano in stampa boiate pazzesche, che costituiscono uno spreco, tanto che chi spedisce email ed è sensibile al tema ecologico spesso aggiunge a fine email di non stampare l'email. Con le 3D si può ingenerare lo stesso fenomeno.
Poi non si sa se i prodotti in polimero stampabili siano riciclabili, così come spesso non si valutano i fumi tossici prodotti nella forgiatura.
Quindi il pregio è la possibilità di creare parti minute ed alleggerite che in colata difficilmente si riusciva a ricavare per gli spessori esigui o per la difficoltà di eliminare eventuali bolle d'aria che intrappolate rovinano la formatura del prodotto.
Ma tutto è utile in campo industriale e non nell'ambiente domestico.
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TheQ.
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