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Kim Dotcom colpisce ancora: lanciato ufficialmente "Mega", il nuovo servizio di condivisione file

a cura di farbix89
20/01/2013 - news
Internet - Il cloud storage secondo il creatore di Megaupload: 50GB di spazio gratuito per tutti, file e connessioni con crittografia avanzata e piena responsabilità degli utenti sul materiale condiviso.

Ad un anno esatto dalla vicenda che ha coinvolto il suo servizio di punta, Kim Schmitz "Dotcom" torna a far parlare di sé con il preannunciato ritorno alle scene di Megaupload, stavolta con un nome nuovo, nuovi servizi ed interessanti novità riguardo alla privacy e al rispetto dei diritti d'autore

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La nuova flotta di servizi fa capo al portale Mega, raggiungibile a questo indirizzo.

Quali sono le novità impostate da Kim per prevenire un nuovo sequestro da parte delle autorità americane?

Prima di tutto, una nuova e fiammante flotta di server ultra-veloci, dislocati in ubicazioni sconosciute e in nazioni "accondiscendenti" alla condivisione (più o meno legale) di file e dati.

In secondo luogo, un maggior rispetto della privacy dell'utente, sia in fase di condivisione che di storage vero e proprio;l'immagine sottostante chiarisce le nuove impostazioni disponibili per gli utenti registrati (free e non)

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Possiamo fare l'upload di qualsiasi file in forma codificata, non visibile dall'esterno (Mega garantisce che nemmeno i gestori dei server conoscono il contenuto dei file, perché il codificatore è "invisibile"), accessibile solo dagli utenti esterni mediante una chiave RSA 2048-bit, un livello di cifratura elevato.

Possiamo anche impostare il numero di connessioni in upload e download, per migliorare sensibilmente la velocità di caricamento e di scaricamento dei file.

Ogni utente ed ogni file avrà un tetto massimo di banda ad alta velocità sfruttabile mensilmente, superata questa soglia non si potrà scaricare a più di 45Kb/s.

Le segnalazioni riguardo le violazioni di copyright saranno trattate "con i guanti": l'accusatore dovrà fornire valida documentazione ed essere in possesso della chiave cifrata per dimostrare la condivisione di materiale protetto da copyright.

Ogni utente sarà il diretto responsabile di quello che carica o condivide su Mega: nessun impiegato o addetto di Mega conosce il contenuto dei file o può accedervi, nemmeno sotto mandato giudiziaro: i file sono crittati ed illegibili a chi non ha la chiave.

In caso di segnalazione positiva di violazione, la responsabilità cadrà tutta sull'utente, nessun provvedimento potrà essere preso verso Mega (almeno con la legislazione attuale presente nei vari paesi).

Mega cercherà di "monitorare" i flussi di file con maggiore traffico (anche se cifrati, quindi invisibili), rallentando la velocità di download ai file "sospetti" provenienti da account free, al solo scopo di garantire una equa redistribuzione della banda verso gli utenti in possesso di account a pagamento: nessun file può essere spiato o intercettato con l'attuale livello di cifratura; il monitoraggio servirà solo a non intasare i server.

Per contrastare il successo degli altri siti dedicati al cloud storage (primi tra tutti Dropbox e Skydrive) Mega offrirà tantissimo spazio con l'account free (ben 50 GB) e prezzi popolari per gli abbonamenti a pagamento:

Prezzi davvero concorrenziali, con velocità di punta garantite fino a 400 Megabit al secondo per ogni singolo utente (ovviamente questa velocità è influenzata anche dal carico dei server e da altri fattori della rete).

Quindi il nuovo Mega è semplicemente un servizio di Cloud Storage come qualsiasi altro? Non c'è nessuna reale novità oltre ai prezzi vantaggiosi?

Mega è solo l'inizio, come spesso cita il suo creatore anche sul sito

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In cantiere ci sono (molti progetti non sono confermati, senza alcuna fonte):

Solo per citare alcuni dei nuovi servizi attesi o vociferati.

Al momento solo MegaMovie è stato confermato ed è in arrivo nei prossimi giorni

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Tutti i servizi saranno interconnessi ed accessibili via browser o via apps dedicate.

Alcuni di questi sembrano davvero in grado di surclassare la concorrenza ed imporsi come rivoluzionari: da anni manca un vero avversario di Skype o Gmail/Outlook.com, oppure un valido concorrente alle (costose) piattaforme di distribuzione digitale dei contenuti audiovisivi protetti dai diritti d'autore.

Le carte in tavola per una vera rivoluzione digitale ci sono tutte: bisogna solo sperare che duri, e che tale mole di servizi (in parte rivoluzionari) non calpesti i piedi di qualche multinazionale disposta a tutto pur di mantere l'attuale "status quo".

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