
Il futuro dell'archiviazione è nel DNA? - Commenti
Un esperimento ai confini della fantascienza condotto da ricercatori di Harvard potrebbe aprire la strada ad una nuova e pionieristica tecnologia basata sulla molecola di DNA per archiviare informazioni a lungo termine. [continua...]


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comunque la domanda non è banale... quello che la maggior parte delle persone pensa è che tutto il DNA è codificante, mentre è ampiamente dimostrato che solo una minima parte del messaggio genico è codificante. Lo scopo delle restanti parti? Alcune sono sequenze regolatorie, altre sono troppo variabili per avere funzione (ci sono delle sequenze che hanno una variabilità spontanea talmente grande da persona a persona da essere usate nel "fingerprinting" del DNA, la così detta "tipizzazione" usata per esempio in certi test forensi e di medicina legale), altre sembrano apparentemente spazzatura o residui dell'evoluzione del genoma. D'altra parte l'evoluzione si basa essenzialmente su eventi casuali che, se vantaggiosi per l'individuo nell'ambito dell'ambiente, vengono trasmessi alla prole e conservati. Questo "procedere per tentativi" potrebbe spiegare molte cose circa quello che ho chiamato "DNA neutro". Qundi, non avendo apparentemente alcuna funzione potrebbero in teoria essere interrotte senza problemi con l'inserzione di un nuovo messaggio. A differenza dei genomi complessi, quelli più "antichi" sono molto semplici, per esempio nei batteri sono davvero scarse le sequenze interposte tra quelle codificanti... e addirittura in certi virus il materiale genetico può essere letto in un verso e nell'altro, o nello stesso verso ma con un "frame" di lettura differente per ottenere diversi prodotti.![Smile [std]](http://www.megalab.it/forum/images/smilies/happy.gif)