Dall'Ubuntu Developer Summit, l'incontro annuale degli sviluppatori della popolare distro GNU/Linux in corso in California in questi giorni, stanno arrivando parecchie novità riguardo i prodotti di Canonical.
Dopo i miglioramenti che verranno introdotti per Gimp nel sistema HUD e le innovazioni riguardanti Ubuntu for Android e Ubuntu TV, in queste ore è giunta una notizia che molto probabilmente farà storcere il naso a tanti appassionati del settore.
Infatti, Canonical ha deciso di non inserire il supporto per i kernel non PAE (che non necessitano quindi dell'estensione fisica degli indirizzi) in Ubuntu 12.10 Quantal Quetzal, tagliando quindi fuori tutti i PC un po' datati, rimuovendo inoltre Unity 2D, la versione della shell grafica presente di default nella distro di Canonical, scritta in Qt proprio per questa categoria di dispositivi meno performanti, e sfruttata tra l'altro per Ubuntu TV.
La decisione farà di certo discutere, in quanto così facendo tutti i PC non abbastanza recenti saranno tagliati fuori dalla possibilità di installare Ubuntu, facendo tramontare così l'era in cui la distro di Canonical era ottima per il recupero dei dispositivi appartenenti a questa categoria.
L'unico modo per poter usare Unity 3D su questi computer sarà sfruttare il nuovo LLVMPipe, un progetto realizzato da Red Hat per consentire di avviare GNOME 3 e tutte le varie shell (Unity compresa) anche senza necessità dell'accelerazione hardware, che verrà tra l'altro incluso di default in Fedora a partire dalla versione 17.
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