Alcune volte può accadere che a causa di problemi durante il download di un file o semplicemente dopo uno sfortunato recupero dei dati cancellati, l'audio e/o il video possa risultare danneggiato, mostrando da semplici imprecisioni di riproduzione fino a veri e propri blocchi del player multimediale.
Esistono tuttavia dei software capaci di rimediare questi errori, mediante i quali tentare un ripristino del file multimediale.
Sebbene la buona riuscita dell'operazione dipenda sopratutto dall'entità del danno, è relativa anche al formato del file in questione.
In questa guida proveremo a riparare o recuperare file multimediali codificati secondo i formati:
In ogni modo, vista la delicatezza delle operazioni, le probabilità di riuscita non sono ottime: durante le mie prove infatti, diverse volte i tentativi sono risultati vani.
Tutti i software menzionati sono in allegato a questo articolo.
Dunque voltiamo pagina ed iniziamo...
Il DivX è una tecnologia proprietaria volta ad comprimere il contenuto multimediale ottimizzando il rapporto qualità/dimensione: questo vantaggio l'ha portato a diventare il formato più usato per i video di lunga durata.
Un famoso software per tentare di riparare un file DivX danneggiato è DiVFix++ (download in allegato all'articolo); si tratta di un freeware dall'aspetto semplice e intuitivo:
Appena aperto clicchiamo su Add Files e selezioniamo il file bacato. Lasciamo pure inalterate le opzioni proposto di default e clicchiamo su Check Errors per avere la lista degli errori riscontrati (che compariranno sul riquadro di destra).Successivamente clicchiamo su Fix per (tentare di) risolverli.
Personalmente sconsiglio l'utilizzo del pulsante Strip Index in quanto, modificando l'indice del file, la maggior parte delle volte finiva per peggiorare le cose.
A procedura completata verrà creato il nuovo file fixato nella medesima cartella del file di partenza.
Sinceramente devo ammettere che a volte questo software ha davvero funzionato, correggendo piccoli errori che avevo introdotto all'interno del file (nel flusso video).
Se invece i danni sono nella parte dell'header, credo che ci sia ben poco da fare.
Tuttavia vista la complessità del formato, non mi sorprenderei qualora si verificasse la totale impossibilità di recuperare i nostri film danneggiati.
Un altro formato degno di nota è senza dubbio l'MPEG (che tratteremo nella sua seconda versione).
Grazie alla sua qualità ha rivoluzionato il video digitale tramite un discreto (ma non troppo) sistema di compressione.
Il programma che utilizzeremo per riparare un file corrotto in formato MPEG-2 è MPEG-Corrector (download in allegato all'articolo).
Questo freeware si presenta in maniera davvero intuitiva e minimale.
Basta andare sul menu File, Open MPEG e selezionare il nostro file danneggiato, dopodichè cliccare su Apri. Subito dopo comparirà una maschera identica dove sceglieremo il nome e la cartella di destinazione del nuovo file riparato.
Clicchiamo su Fix It! per avviare l'operazione di riparazione.
Leggendo le specifiche del formato MPEG-2 si comprende subito la sua robustezza sotto il profilo dell'affidabilità.
Infatti questo formato è costituito da tanti piccoli frame indipendenti fra loro e muniti di un proprio header. Questo implica che qualora venga danneggiata una parte del flusso, il problema rimanga circoscritto al singolo frame coinvolto preservando l'integrità del file.
Ne ho avuto conferma quando nonostante avessi danneggiato diverse parti del flusso del file: esso continuava ad essere operativo senza inceppare il player e senza mostrare particolari problemi.
Ma dopo aver corrotto definitivamente il file, è bastato utilizzare il sopracitato programma per ripristinarlo e renderlo di nuovo funzionante.
Questo formato è una revisione di casa Microsoft dello standard MPEG-4.
Offre un'eccellente compressione unita ad una qualità accettabile.
Purtroppo però, questo formato sembra non avere molta tolleranza alla riparazione: infatti ogni mio tentativo di riparare un wmv anche leggermente corrotto, è risultato sempre vano.
Inoltre in giro per il web scarseggiano i programmi freeware che promettono di riparare un file in wmv. Tuttavia sono riuscito a trovarne uno open source sviluppato da un programmatore cinese che come obiettivo si pone proprio quello di ripristinare un file wmv o asf danneggiato.
Il programma si chiama Steeper (ed è allegato a questo articolo) e dopo averlo estratto in una cartella, aprendolo si presenta così:
Cliccando su Open file si aprirà la solita maschera che permette di selezionare il file da riparare, dopodichè clicchiamo su Repair file per tentare la riparazione.
A operazione terminata comparirà una nuova maschera che ci inviterà a scegliere la cartella dove salvare il file riparato.
Come precedentemente accennato, non sono riuscito a riparare neanche un wmv, nonostante avessi provato diverse volte, sia che l'avessi danneggiato profondamente, sia dopo averli rimosso anche un solo byte.
Forse questo programma si presta meglio all'editing più che al repair; in ogni modo, se a chiederlo è il bisogno, fare un tentativo diventa obbligo.
Dunque siamo davanti al formato principe della musica digitale. Realizzato ancora una volta dal gruppo MPEG, questo formato ha reso possibile tenere la musica all'interno di ogni tasca, grazie ad un sistema di compressione che, se da una parte riduce vertiginosamente le dimensioni del file, dall'altra garantisce un'eccellente "trasparenza" all'orecchio umano.
Circa la sua robustezza alla corruzione, c'è ben poco da dire se non sottolineare la sua grande resistenza agli errori del flusso.
Infatti difficilmente un file MP3 danneggiato si rifiuterà di partire: piuttosto, in caso fosse significativamente corrotto, si avrà solamente un "salto" di riproduzione nel rispettivo momento, "saltellamento" che sarà maggiormente percettibile quanto più grande sarà il danneggiamento.
Personalmente ho iniziato a rivelare un percepibile sobbalzo della riproduzione solo dopo aver danneggiato lo 0.2% del file in maniera contigua.
Sebbene sia ovviamente impossibile recuperare i pezzi tagliati volontariamente, vi presento un famoso software capace di identificare le imperfezioni dell'MP3 e di editarne i tag ID3: si tratta di MP3Diags.
Il programma permette di scegliere una directory contenente i file da esaminare mediante il primo pulsante in alto a sinistra.
Una volta scansionata la directory possiamo spostarci nei singoli file MP3 e notare nei due quadranti sottostanti le caratteristiche del flusso multimediale e gli eventuali errori riscontrati nel file. Il programma ci fornisce perfino l'indirizzo dell'errore.
Per riparare gli errori riscontrati basta cliccare sull'icona a forma di martello numero 4 e confermare i successivi punti.
Ma la funzione più importante del programma è il tag editor, avviabile cliccando l'icona che raffigura un portachiave.
Qui possiamo modificare completamente i tag ID3 del file MP3 selezionato mediante un'interfaccia intuitiva. Appena fatto clicchiamo sull'icona raffigurante un floppy per salvare le nostre modifiche.
Un programma davvero ben fatto e di facile utilizzo che opera su di un formato multimediale che offre garanzia ed efficienza.
Per riparare i flussi multimediali nel contenitore RealMedia ci affidiamo ad un altro programmino che si propone proprio come strumento per recuperare dati corrotti nei file con formato di casa RealNetworks.
Il nome del programma è RealMedia file inspector ed è sempre allegato a questo articolo.
Ancora una volta siamo difronte ad un software molto intuitivo:
Carichiamo il file da riparare cliccando su File e scegliendo Open .
Le informazioni del file vengono mostrate secondo il formato RealMedia e la riparazione è teoricamente possibile solamente ripristinando i frame che vengono chiamati di INDEX. Ciò è fattibile cliccando su Process e scegliendo Rebuild index chunks: il programma tenterà così di ricostruire le porzioni dell'header corrotte.
Eravamo abituati alla robustezza MPEG, ma con il formato RealMedia dobbiamo ridimensionarci un po'. Infatti solo il 20% dei tentativi di riparazione sono andati a buon fine, ma molto dipende dal punto in cui il file è danneggiato: sopratutto in questo caso quindi, dobbiamo affidarci anche alla fortuna.
Come anticipato in apertura, le probabilità di riparare un file corrotto non sono molto alte: abbiamo notato una maggiore possibilità di riuscita per i formati della famiglia MPEG, ma per il resto tendo ad evitare grandi illusioni.
Ribadisco quindi ancora una volta che oltre ai precedenti tool, qualora si presenti il bisogno di usarli, è necessario avere dalla propria parte anche un po' di fortuna.
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