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Mississipi: Microsoft dovrà pagare

a cura di Zane
17/06/2009 - news
Mondo Windows - Una parte allo stato, un'altra ai clienti, per un totale di 100 milioni di dollari. Si chiude così l'ultimo procedimento ai danni di Microsoft in corso negli Stati Uniti.

Sebbene la diatriba fra Microsoft e l'Unione Europea per l'integrazione di Internet Explorer in Windows sia attualmente la vicenda su cui sono puntati tutti i riflettori, il gigante del software ha ancora qualche questione in sospeso anche di là dall'oceano per motivi del tutto simili.

L'agenzia Reuters segnala che il gruppo ha siglato un accordo con lo stato del Mississipi che pone fine al procedimento antitrust a proprio carico. In particolare, si tratta dell'ultimo (ma anche il più gravoso) di una lunga lista di azioni giudiziarie intraprese dagli stati federali USA a seguito della celebre sentenza del 2000 che aveva trovato Microsoft colpevole di pratiche monopolistiche.

Ora il gruppo dovrà pagare una penale e rimborsare i clienti, per un ammontare complessivo di 100 milioni di dollari di sanzione, pari a pocopiù di 72 milioni di euro.

"Microsoft stava applicando tariffe eccessive ai consumatori e creando un monopolio" - ha commentato un portavoce del procuratore distrettuale - "Chiunque avesse acquistato un prodotto dell'azienda fra il 01/01/1996 e l'11/06/2009 potrà richiedere una quota di quanto sanzionato."

Secondo i termini dell'accordo, Microsoft dovrà pagare 40 milioni allo stato entro 40 giorni, mentre i restanti 60 saranno da dividersi fra i consumatori: privati, imprese, scuole ed enti governativi che avessero acquistato software dal gigante di Seattle.

Importante notare però che, per quanto riguarda il rimborso ai singoli, Microsoft è stata chiamata ad erogare buoni spendibili per l'acquisto di nuovi prodotti del settore informatico (di qualsiasi produttore): ogni ticket avrà un valore di 5 dollari per gli acquirenti di Microsoft Office, Windows 1.xx o Windows 3.xx, Windows NT workstation, Windows 2000 Professional e Windows XP, mentre sarà di 12 dollari per chi avesse comprato Windows 95, Windows 98 oppure Windows ME.

Se, come probabile, tutti i buoni non dovessero essere riscossi però, Microsoft sarà costretta a versare altri 8 milioni di dollari allo stato.

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